''MA PERCHE' NON SI POSSONO METTERE IN SCENA RECITE CONTRO LA GELMINI?''
Data: Luned́, 27 ottobre 2008 ore 00:05:00 CET
Argomento: Opinioni


Ma qual è il problema … oggi nella scuola non si possono più  fare o inscenare spettacolini? … se lo possono fare in televisione con la satira (vedi la Littizzetto, la Cortellesi, …), perché gli insegnanti non possono far fare uno spettacolo satirico contro un decreto che fa piangere docenti precari, docenti di ruolo e famiglie mentre fa ridere solo quelli che stanno al governo? … Casualmente la notizia è presa da un giornale a caso, LIBERO di Vittorio Feltri (condannato ad un anno e sei mesi di carcere per diffamazione nei confronti del senatore Ds Gerardo Chiaromonte, radiato per un periodo dall’albo dei giornalisti, ..) non mi stupirebbe se Emilio Fede aprisse il suo TG con questa notizia … ma smettiamola con ste stupidate, voi giornalisti andare a cercare e ricercare notizie che possano soltanto buttare fango sulla povera gente che ha paura di perdere il proprio posto di lavoro. Gli illeciti penali si trovano in questa scenetta mentre in tutto quello che stanno facendo al governo non si trova nulla ….
Il Presidente del Consiglio Berlusconi ha dichiarato che non ci saranno licenziamenti nella scuola, ma il piano programmatico di attuazione dell’art. 64 della legge 133/08 prevede i seguenti tagli:
Personale docente
Anno scolastico 2009/10: 42.105
Anno scolastico 2010/11: 25.560
Anno scolastico 2011/12: 19.676
TOTALE: 87.341
Personale ATA
Anno scolastico 2009/10: 15.167
Anno scolastico 2010/11: 15.167
Anno scolastico 2011/12: 14.167
TOTALE: 44.500
In che modo il miracolo dei tagli senza licenziamenti è realizzabile?
Semplice: cancellando le cattedre assegnate ogni anno ai docenti precari.
Che cosa è questo se non licenziamento?
Non tutti sanno che il precariato ha costituito negli anni la forma ordinaria di reclutamento nella scuola italiana.
Con gli attuali tagli una parte consistente degli insegnanti precari verrà estromessa dall’insegnamento; un’altra parte dovrà elemosinare a vita uno stipendio sempre più scarnificato dalle scuole private, un salario che, già oggi, è ai limiti della sussistenza; un’altra parte ancora vedrà l’assunzione in ruolo come una prospettiva lontanissima.
Per anni i vari governi ci hanno educato ad essere i precari del domani in nome di una flessibilità patinata di ottime prospettive future; adesso che la nostra precarietà minaccia di trasformarsi in disoccupazione è giunto il momento di rivendicare la trasformazione delle cattedre a tempo determinato in cattedre a tempo indeterminato e, per raggiungere quest’obiettivo, è imprescindibile escludere qualsiasi prospettiva di tagli dalla scuola pubblica.
E poi sentiamo dire che in una scuola di Bracciano fanno spettacolini contro il decreto Gelmini, ma che ben vengano queste recite, facciamoci sentire che non siamo d’accordo con loro, facciamo capire loro che prima di mettere mano sulla scuola debbono sentire le voci della scuola, non è vero che i bambini non capiscono e che sono costretti ad inscenare determinate recite, i bambini hanno un cervello ed un’intelligenza superiore e sono con noi, non con loro … i miei alunni, quando ho spiegato loro le motivazioni dello sciopero si sono alzati e mi hanno detto in coro “NOI SIAMO CON TE!” ….  quindi smettiamola con queste dicerie, che dei docenti hanno costretto degli alunni a fare una recita contro la Ministro & co … hanno semplicemente espresso un legittimo parere … siamo o non siamo in democrazia?
 
Sebastiano Consoli






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