Napolitano: «Sulla scuola non si può dire soltanto no». Ii Capo dello Stato a un gruppo di studenti: «Basta allarmismi»
Data: Lunedì, 20 ottobre 2008 ore 14:45:31 CEST
Argomento: Rassegna stampa


ROMA. «Basta allarmismi. Non si può dire solo no». Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, prende posizione sulle misure della scuola decise dal ministro Mariastella Gelmini e oggetto di contestazione in questi giorni da parte di insegnanti, genitori e studenti. «Io non sono il ministro della Pubblica istruzione – dice il capo dello Stato incontrando alcuni studenti a Castel Porziano per la "Festa d’Autunno" –; posso avere un mio pensiero fino a un certo punto, perchè guardo a quello che fanno il governo e il Parlamento. So che si discute, che ci sono proposte e scelte del governo che saranno discusse in Parlamento e anche con i rappresentanti delle scuole e con i sindacati».

Ma di una cosa Napolitano è sicuro: «Bisogna essere un po’ attenti a non farsi prendere da alcuna esagerazione e da alcun allarme. Certamente – spiega – bisogna cambiare parecchie cose nella scuola, perchè è una scuola che non dà tutto quello che dovrebbe dare ai ragazzi; non dà tutto ciò che sul piano della formazione e sul piano della preparazione al lavoro e alla vita la scuola dovrebbe dare». Dunque, «bisogna discutere sui cambiamenti da fare. Si può essere d’accordo su certe proposte e su altre non esserlo, ma non bisogna dire soltanto dei "no" né farsi prendere dalla paura».

Una linea, quella del presidente della Repubblica, già espressa altre volte. «Per avere un’Italia migliore, abbiamo bisogno di una scuola migliore – aveva detto Napolitano in occasione dell’inaugurazione, al Quirinale, del nuovo anno scolastico –; le condizioni del nostro sistema scolastico richiedono scelte coraggiose di rinnovamento: non sono sostenibili posizioni di pura difesa dell’esistente». E ancora: «Nel campo della scuola non si tratta di ripartire da zero ogni volta che con le elezioni cambia il quadro politico». E dopo aver ribadito che anche in questo settore occorre un clima di dialogo tra maggioranza e opposizione, il capo dello Stato aveva pure sottolineato la necessità di un contenimento della spesa anche nel settore della scuola.

R. I. (da www.lasicilia.it)







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