Il Ministro Gelmini. «Premi ai prof meritevoli: Fino a 7.000 euro all’anno»
Data: Lunedì, 20 ottobre 2008 ore 14:43:56 CEST
Argomento: Rassegna stampa


ROMA. 18.10.2008. Otto slide, più una copertina con tre parole d’ordine: «Educazione, merito, efficienza. La scuola cambia». Ai senatori del Pdl e della Lega che l’ascoltavano l’altra sera, nell’aula della Commissione difesa di Palazzo Madama, il ministro Mariastella Gelmini ha illustrato i punti della riforma su cui il Senato si pronuncerà la prossima settimana.

La prima slide è d’attacco: da 40 anni la sinistra rovina la scuola. La causa, spiega Gelmini, è nella cultura del ’68 che ha eliminato il merito e livellato tutto verso il basso. La scuola deve educare – spiega – così come gli ospedali devono curare. Il 97% delle risorse servono a pagare gli stipendi «rimangono solo le briciole per merito, ricerca e formazione». Capitolo due: il ministro rinnova una garanzia: «Il tempo pieno alle elementari sarà aumentato del 50%» ridistribuendo i maestri non più impegnati nella compresenza in classe. E il voto in condotta «per combattere il fenomeno del bullismo», ma anche per valutare gli studenti sul piano del comportamento. La terza slide del ministro è una «tirata» per il maestro unico. «Solo in Italia – recita la slide – ci sono più maestri per alunno. Tutti i Paesi d’Europa hanno il maestro unico, per garantire ai bambini un punto di riferimento chiaro e sicuro».

La slide si chiude con l’elogio del grembiule: educa all’eguaglianza di tutti i bambini e mette fine alla corsa alla griffe. Dunque, conclude il ministro, un risparmio.

TORNA IL VOTO: Per tornare alla chiarezza «contro giudizi confusi e incomprensibili per gli alunni e per le loro famiglie. «Discreto è ambiguo – spiega il ministro –. Un 7 è un 7».

PREMI AI DOCENTI. Premiare i docenti meritevoli, investendo così sulla qualità e sulla loro preparazione. Il governo prevede per questa voce premi di produttività quantificati nella slide «fino a 7000 euro annui entro il 2012».

PIÙ BIDELLI CHE CARABINIERI. Nella sua battaglia contro gli sprechi il ministro Gelmini accende un riflettore sul numero dei bidelli: sono 167 mila, più numerosi dei Carabinieri (116 mila). La media è di un bidello ogni due classi e sono esentati dal servizio di pulizia. E le classi? Sono più di 10 mila quelle con meno di 10 alunni. In Italia c’è un docente ogni 9 alunni, in Europa uno ogni 13. Nelle scuole 1.350.000 dipendenti sono troppi. La slide regala anche due casi limite: a Mestre, in una scuola serale, ci sono 11 insegnanti ma nessun alunno iscritto; a Como, invece, una sola classe elementare è gratificata dalla presenza di 9 maestre.

TEMPO PIENO. Le cattedre saranno diminuite limitando le nuove assunzioni nei prossimi 3 anni (come già deciso dal governo Prodi).

da (www.lasicilia.it)







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