GODIAMOCI ALLORA QUESTI 100 € DI AUMENTO, CARI COLLEGHI …
Data: Sabato, 24 maggio 2003 ore 08:57:03 CEST
Argomento: Opinioni


GODIAMOCI ALLORA QUESTI 100 € DI AUMENTO, CARI COLLEGHI …
Bisogna che tutto cambi… perché tutto resti com’è…ennesima gattopardesca manovra del Ministero dell’Istruzione per maltrattare gli eterni ripetenti…-prof.ssa Silvana la Porta

Ricordo un favoloso titolo da prima pagina di qualche anno fa.Recitava enfaticamente: “Più soldi agli insegnanti!”.Allora ho immaginato i lettori, inconsapevoli della triste realtà della scuola, pensare, dinanzi a quella affermazione, quello che Sandro Onofri scriveva riguardo alla considerazione di cui la classe docente gode nel nostro paese. Sentite un po’: “Ma, insomma, cosa vogliono questi professori? Hanno tre mesi di ferie l’anno, lavorano mezza giornata, non fanno un tubo, sono ignoranti come capre, c’hanno tutti il doppio lavoro, e adesso si mettono pure a protestare? Ma che non ce li mandiamo noi i figli a scuola? Che non lo sappiamo noi chi sono i professori? Sono tutti raccomandati, sono troppi, sono comunisti, sono terroni, vanno a simpatie, non sanno come gira il mondo, sono i sacerdoti della banalità, gli appaltatori dell’ovvio, i sabotatori di ogni innovazione, buoni soltanto a soffocare ogni genialità, a mortificare la cultura.”

In queste significative parole sono, a mio parere, meravigliosamente sintetizzate le critiche serrate rivolte dalla società a noi insegnanti…figuriamoci quando ci vedono gratificati, di tanto in tanto, da un aumento di stipendio. Si urla allo scandalo. Ci si indigna.

Senza pensare che è da decenni che a ogni rinnovo del contratto, ci promettono grandi cambiamenti, si vocifera che finalmente è la volta buona, che riconquisteremo la nostra dignità di uomini e di professionisti.Poi passano i mesi, ci rendiamo conto che gli euro di aumento ci bastano appena per continuare a sopravvivere, che le clausole del famigerato, rivoluzionario, innovativo contratto si sono tramutate nell’ennesimo grande bluff.

Come il principe Fabrizio di Salina nel “Gattopardo” capiamo allora che bisogna che tutto cambi perché tutto resti com’è, che hanno giocato con noi come si gioca con i cani, ai quali si finge di lanciare il bastone che invece resta nella mano, per farci correre a vuoto.E ricomincia l’attesa di un nuovo rinnovo contrattuale, in una girandola senza fine, di speranze e disillusioni.

Godiamoci allora questi 100 €, cari colleghi, peraltro astutamente  centellinati goccia a goccia, perché la gioia si prolunghi nel tempo, sognando i prossimi 100 €, suddivisi in comode rate da 25 €….

Silvana La Porta





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