Napolitano: 'Non posso intervenire'
Data: Marted́, 14 ottobre 2008 ore 15:46:03 CEST
Argomento: Redazione



- Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha diffuso una nota di precisazione in merito agli appelli che, in queste ore, sono giunti al Quirinale per sollecitare il capo dello Stato a non promulgare il decreto di riordino della scuola elementare (ancora all'esame delle Camere), una volta approvato dal Parlamento. E - nel giorno dell'ennesima protesta del mondo delle università - ricorda che "Il presidente della Repubblica non può esercitare ruoli che la Costituzione non gli attribuisce".

"Pur nella viva attenzione e comprensione, da parte del presidente, per le motivazioni di tali appelli - prosegue il comunicato - si deve rilevare innanzitutto che il Parlamento non ha ancora concluso l'esame del provvedimento in questione. Inoltre, secondo la Costituzione italiana, e' il governo che si assume la responsabilita' del merito delle sue scelte politiche e dei provvedimenti di legge sottoposti al Parlamento, che possono essere contrastati e respinti, o modificati, solo nel Parlamento stesso".

"Il capo dello Stato - sottolinea il Quirinale - non puo' esercitare ruoli che la Costituzione non gli attribuisce: la stessa facolta' di chiedere alle Camere una nuova deliberazione sulle leggi approvate incontra limiti temporali oggettivi nel caso della conversione di decreti-legge, ed il presidente ha in ogni caso l'obbligo di promulgare le leggi, qualora le stesse siano nuovamente approvate, anche nel medesimo testo".

Nonostante molti riconoscano le scarse probabilità che il bombardamento di mail possa avere effetti sul percorso della legge, c'è chi assicura che "l'iniziativa si sta diffondendo tanto. Ho già ricevuto molti sms, anche da altre regioni d'Italia e non solo dalle mie conoscenze locali".





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