Scuola, studenti in piazza contro la Gelmini.I manifestanti chiedono il referendum
Data: Domenica, 12 ottobre 2008 ore 16:58:27 CEST
Argomento: Redazione


«Ci mobilitiamo contro i tagli di 8 miliardi di euro alla scuola pubblica - hanno spiegato - che è la vera riforma messa in campo dal Governo Gelmini-Tremonti-Berlusconi. Contro un governo che racconta balle, per rivelare la verità all'opinione pubblica». 

Firenze. Cinquemila gli studenti scesi in piazza a Firenze. Tra gli striscioni: «Outlet: -50% docenti -7% studenti ricercatori 3x2», «Gelmini rimanda a settembre».

A Genova
la manifestazione, durante la quale sono stati lanciati anche fumogeni e insulti rivolti al ministro, è stata aperta da uno striscione con su scritto «Scuole come prigioni ci avete rotto i ...». Alcuni studenti hanno poi indossato magliette con su scritto «Moratti+Fioroni+Gelmini=una scuola senza cervelli».

Le cinque proposte di Milano. Migliaia di studenti hanno sfilato a Milano (10 mila secondo gli organizzatori): «Non è che l'inizio», recitava lo striscione alla testa del corteo dei ragazzi delle scuole superiori: «Con il voto di condotta ci tappano la bocca», hanno urlato i manifestanti, che hanno contestato in particolare cinque provvedimenti del ministro dell'Istruzione e rilanciato con altrettante proposte: un piano di investimenti straordinario per l'edilizia scolastica, il progressivo innalzamento dell'obbligo a 18 anni, la convocazione del Forum delle associazioni studentesche più rappresentative, una circolare che impedisca l'uso del voto di condotta come strumento censorio e un legge nazionale sul diritto allo studio. 

Anche a Napoli migliaia di studenti in strada; otto i cortei in tutta la regione. Alcuni manifestanti hanno sfilato in mutande «come metafora della condizione di precarietà della scuola».

Palermo. A Palermo sono stati circa 5mila i ragazzi che dalla centralissima piazza Politeama hanno sfilato in un corteo sino alla Prefettura. La manifestazione è stata organizzata dai Giovani Comunisti, da Rete degli studenti e dai Collettivi studenteschi.

Il corteo a Roma. Nella capitale gli studenti sono partiti da Piazza di porta San Paolo, attraversando via del campo Boario, via Zabaglia, ponte Sublicio fino ad arrivare a viale Trastevere per un'assemblea a cui partecipano anche rappresentanti del Cidi (centro di iniziativa democratica degli insegnanti), della Flc-cgil e genitori rappresentanti ella scuola Iqbal Masic. Durante il corteo in scena lo «SConcerto» degli studenti contro il ministro Gelmini, per «suonargliele» con pentole, fischietti, strumenti musicali.

Torino. Circa 15mila persone, studenti delle scuole superiori e universitarie, sono scese in piazza a Torino. Ai 10mila partiti da piazza Arbarello si sono aggiunti gli studenti della provincia di Torino e il corteo ha ora raggiunto via Sant'Ottavio. Nessun disordine, ma solo un lancio di uova contro la sede del Miur in via Pietro Micca. La manifestazione è stata caratterizzata da slogan contro la Gelmini e contro il premier Silvio Berlusconi.

Gli studenti chiedono un referendum sulla riforma. Una delegazione di cinque rappresentanti degli studenti è stata poi ricevuta al Ministero. Tra questi, i delegati dell'Unione degli studenti universitari, e per le scuole superiori i rappresentanti dell'Unione degli studenti e della Rete degli studenti medi. La delegazione ha chiesto un referendum per conoscere il parere degli studenti sulla riforma, e che sul voto in condotta venga fatto un decreto che spieghi i motivi in base ai quali vengono dati i voti bassi. Gli studenti hanno poi chiesto maggiori finanziamenti per l'edilizia scolastica e la convocazione del Forum delle associazioni studentesche e del Consiglio nazionale degli studenti universitari. 

Trecentomila in piazza. Secondo Unione degli studenti, oggi in 300mila hanno manifestato nelle piazze di tutta Italia: «Ora - sostiene l'associazione studentesca - la Gelmini deve starci a sentire».

Nasce il Comitato insegnanti e genitori vittime della Gelmini. Oggi si è costituito inoltre il «Comitato nazionale Insegnanti e Genitori Vittime della Gelmini»; Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons, si è fatto promotore del movimento "Salvare la scuola italiana". Il comitato, che ha già le sue prime due sedi a Roma e Catania, entro il mese di ottobre sarà presente in tutte le regioni italiane. La lotta dei consumatori per una scuola al passo con i tempi e le plurime esigenze dei lavoratori e degli alunni sono al centro della nuova iniziativa.

da il  messaggero







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