Lombardo dal ministro schiarita sul «sostegno» ma niente retromarcia
Data: Domenica, 12 ottobre 2008 ore 12:46:12 CEST
Argomento: Rassegna stampa


PALERMO. 11.10.2008. Il presidente della Regione, Lombardo, ha incontrato, ieri, a Roma, il ministro dell’Istruzione, Gelmini. L’incontro si è svolto alla presenza del ministro Alfano, nella sede del ministero della Giustizia di via Arenula, a Roma. Un vero e proprio vertice, dunque, dal sapore squisitamente politico.

L’Mpa nei giorni scorsi ha contestato duramente il decreto legge sui tagli nella scuola, dando vita a manifestazioni anche eclatanti in Sicilia. Però, nonostante le prese distanze, ha votato la fiducia al governo. Alfano, benché ufficialmente non svolga più le funzioni di coordinatore regionale di Forza Italia, con la sua presenza ha comunque dato un imprimatur politico al «chiarimento » tra la Gelmini e Lombardo che ha manifestato la sua preoccupazione per la riduzione del numero degli insegnati nelle scuole dell’obbligo e, principalmente, per quelli di sostegno la cui carenza si ripercuoterebbe sui più deboli.

Il ministro dell’Istruzione, da parte sua, ha assicurato l’impegno del governo per salvaguardare il rapporto di un docente ogni due allievi, smentendo così la voce, circolata con insistenza, sull’abolizione della figura dell’insegnante di sostegno al servizio dei diversamente abili. Gelmini ha anche garantito che, utilizzando le economie programmate, con fondi dell’istruzione e della Protezione civile, saranno realizzati interventi straordinari per la nuova edilizia scolastica e per la messa in sicurezza degli edifici già esistenti.

Nel corso dell’incontro è stata anche affrontata la problematica delle criticità delle scuole nelle isole minori e nei comuni montani e disagiati. Il ministro ha assicurato l’impegno per garantire la piena fruizione del diritto allo studio, in attesa di una dettagliata elencazione delle località interessate. Una schiarita, dunque, sul fronte della delicata questione dell’istruzione nelle scuole dell’obbligo che nei giorni scorsi ha indotto l’Ars ad approvare all’unanimità un ordine del giorno che impegnava il presidente della Regione a intervenire per evitare gravi penalizzazioni.

Nella capitale, il presidente della Regione ha avuto anche modo di intrattenersi a lungo con il nuovo direttore generale della Programmazione, Robert Leonardi, che prenderà il posto di Gabriella Palocci. Insieme hanno affrontato la delicata questione dei fondi strutturali. Entro l’anno si deve chiudere Agenda 2000-2006. Una vera e propria corsa contro il tempo per impedire che scatti il meccanismo del «disimpegno automatico» che equivarrebbe alla restituzione all’Ue di qualche milione di euro.

Leonardi, che ha una lunga esperienza di fondi strutturali europei, arriverà a Palermo mercoledì prossimo. Lo attende una difficile scommessa: non solo chiudere Agenda 2000-2006, ma anche avviare immediatamente la spesa dei fondi europei 2007-2013. La Sicilia ha già un ritardo di quasi due anni: nei rimanenti cinque dovranno essere speci circa dieci miliardi di euro tra quota Ue e cofinanziamento nazionale e regionale.

«Leonardi - ha detto il presidente Lombardo - ha la necessaria autorevolezza e preparazione per consentire alla Sicilia di utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione da Bruxelles». Adesso bisognerà verificare come lo accoglierà la burocrazia regionale.

(da www.lasicilia.it)





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