Settimana cortissima con la scusa della Gemini. Gli studenti si fanno la riforma: un corteo ogni venerd́. Canne, birra, insulti :la scuola dei bamba
Data: Sabato, 11 ottobre 2008 ore 12:22:11 CEST
Argomento: Opinioni


Dal sito web “LiberoMilano “
CAMILLAMONTELLA  

Ieri il corteo di Milano è partito alle 9,30 dal Castello ed è terminato tre ore dopo al Parco Ravizza. L'idea iniziale era quella di arrivare fino al Proweditorato di via Ripamonti, ma la strada è lunga e a mezzo giorno i ragazzi erano già stanchi. Dietro al camioncino rosso che diffondeva musica Ska, si sono mossi circa cinquemila liceali (gli organizzatori parlano di trentamila), . portando lo striscione "Gelmini bocciata. Studenti in rivolta".

Le motivazioni della manifestazione sono le stesse della settimana scorsa (a onor del vero, però, ieri sono mancati gli imbrattatori e i vandali), ma i promotori sono diversi: ieri sfilavano l'Unione degli Studenti e SinistrArtista, mentre l'ultima volta marciavano i Collettivi e i Centri Sociali. Ma tanti si sono guardati bene dal fare una scelta e si sono accodati a entrambi i gruppi: «E che, sono scemo che me ne vado a scuola?», dice Alessandro durante il corteo.  

«Trentamila studenti hanno riempito le vie di Milano per dire no all'attacco frontale mosso dal ministro Mariastella Gelmini nei per richiedere investimenti sull'istruzione, maggiore democrazia all'interno delle scuole e per rivendicare il diritto a essere ascoltati quando si tratta di mettere mano al sistema scolastico», fanno sapere gli organizzatori. «Esprimiamo profonda soddisfazione per la grande partecipazione che ha caratterizzato non solo il corteo milanese, ma anche tutti i cortei che si sono svolti in centinaia di piazze italiane. Comples-sivamente hanno partecipato trecentomila studenti in tutto il Paese e tanti studenti scenderanno in piazza il 30 ottobre a fianco dei sindacati confederali».  

Tra gli slogan dei manifestanti: "Andate a lavorare" e "Gelmini, Gelmini..." seguito da una serie di parolacce che avrebbero fatto rabbrividire uno scaricatore di porto. Chi non aveva né microfono né striscione faceva fatica a spiegare per quale motivo fosse in piazza. «Il maestro unico... Non so. Però so che io sono venuto su con tanti maestri e sono cresciuto bene», sosteneva un sedicenne dell'Istituto Falck di Cinisello  

mentre sorseggiava una birra alle dieci del mattino «Siamo qui contro il taglio dei fondi », aggiunge Fabio, del Perito Agrario di Limbiate. «Di maestri unici e tempi pieni invece non so niente».  

I primi scaglioni di studenti si sono persi al bar accanto all'Istituto Cavalieri e al McDonald's della Darsena. Chi però ha resistito fino a Parco Ravizza si è potuto sedere sull'erba bevendo le birre offerte dagli organizzatori e rollando qualche canna portata da gasa Gli studenti, poi, hanno fatto girare un foglio per le adesioni alla prossima manifestazione,fissata per venerdì 17. Poi i partecipanti sono stati congedati con un "Hasta la vittoria companeros". Appuntamento al prossimo fine settimana lungo: come diceva uno striscione, "Non è che l'inizio".







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-12456.html