TuttoscuolaFOCUS N. 8/104
Data: Lunedì, 19 maggio 2003 ore 09:51:55 CEST
Argomento: Comunicati


 

   
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lunedì 19 maggio 2003

 
TuttoscuolaFOCUS N. 8/104

SOMMARIO

  1. Riforma/1: ancora un rinvio in Consiglio dei ministri. Che succede?
  2. Riforma/2: verso un maxi-sperimentazione a settembre?
  3. Riforma/3: non basta l'informazione, serve il coinvolgimento
  4. Contratto/1: la firma a luglio e i soldi ad agosto
  5. Contratto/2: gli arretrati lordi, da un minimo di 795 euro a un massimo di 2.437
  6. Contratto/3: un esercito di beneficiari
  7. Contratto/4: quello che il contratto non dice
  8. Contratto/5: il sindacato che non firma è escluso dalla contrattazione
  9. Contratto/6: come la mettiamo con l'orario d'insegnamento nella primaria?
  10. Contratto/7: dirigenti ingabbiati
  11. Contratto/8: la spartizione del potere tra dirigente scolastico e Rsu
  12. Contratto/9: gli effetti del conglobamento dell'indennità integrativa speciale
  13. Alla ricerca di una soluzione per l'obbligo scolastico abrogato
  14. TuttoscuolaMEMORANDUM n. 8/104


 

Le scadenze in TuttoscuolaMEMORANDUM di questa settimana:

19 maggio – Presentazione domanda di trasferimento personale ATA inidoneo
20 maggio/31 maggio– adozione libri di testo
22 maggio – Integrazione domande graduatorie permanenti
22 maggio - Termine ultimo domande per INCARICHI DI PRESIDENZA
23 maggio - Pubblicazione TRASFERIMENTI docenti SECONDARIA II GRADO
25-26 maggio - Dopo feste, vacanze e ponti, ancora uno stop alle lezioni
30 maggio - Borse di studio per AGGIORNAMENTI ALL'ESTERO
31 maggio - Bandi ENAM per l'assistenza scolastica
31 maggio - Termine per iscrizione a CORSI PER ADULTI (differito al 15 settembre)
3 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale EDUCATIVO
5 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI docenti di SCUOLA dell'INFANZIA
7 giugno - Presentazione Progetti PON – Misura 6
9 giugno – Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di SCUOLA MEDIA
10 giugno - monitoraggio PIANI DELL'OFFERTA FORMATIVA
16 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale ATA
25 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di scuola ELEMENTARE


1. Riforma/1: ancora un rinvio in Consiglio dei ministri. Che succede?

Venerdì 16 maggio sembrava destinata ad essere una giornata quasi storica per la scuola: la firma del contratto da una parte e l'avvio del primo decreto di riforma dall'altra.
L'intesa per il contratto, come si sa, c'è stata, ma quella per il decreto legislativo sul primo ciclo di istruzione non si è concretizzata: la trattazione dell'argomento non è stata nemmeno inserita all'ordine del giorno dei lavori del Consiglio.
Lo schema di decreto sembra sia riuscito ad evitare l'insidia delle coperture finanziarie per le quali il ministro Tremonti aveva richiesto chiarimenti, ma è tornato in alto mare proprio quando era vicino all'approdo: scoglio insuperabile la nuova formula organizzativo-didattica della scuola primaria.
La formula Moratti prevede il superamento dei moduli didattici nati nel 1990, con l'introduzione della figura del docente tutor coordinatore. A questo docente verrebbero affidate almeno 18 ore d'insegnamento settimanali in presenza degli alunni affidati, modificando l'attuale rapporto sostanzialmente paritario tra i docenti del team.
L'Udc non è d'accordo su questa piccola rivoluzione e ha puntato i piedi, determinando l'impasse.


2. Riforma/2: verso un maxi-sperimentazione a settembre?

Non facilitano questo passaggio né la genericità della legge né i numerosi ordini del giorno, che hanno evidenziato i molti nodi che la formulazione del decreto legislativo - almeno nella versione fino ad oggi nota - ancora non dirime. Resta tutta aperta la questione della quantificazione della quota da riservare alle Regioni, decisione che permette poi l'emanazione del regolamento relativo alla materia del nucleo fondamentale nazionale dei piani di studio (discipline, orari, flessibilità).
Questioni, dunque, determinanti e che andranno a caratterizzare il nuovo sistema.
La riforma però non può permettersi il lusso di un ulteriore slittamento nella partenza, che avrebbe ripercussioni a catena sui tempi dell'intero sistema da riformare. A meno che non si rinunci a partire con le prime classi a settembre e si parta direttamente con più classi nel 2004/05.
Alla vigilia delle elezioni amministrative il Governo, dopo aver incassato l'accordo sul contratto, sperava insomma di fare altrettanto per la riforma, che sta diventando invece una pericolosa mina vagante.
Difficile a questo punto sapere se e quando il Consiglio dei ministri affronterà nuovamente la questione. E ancora più difficile capire cosa succederà a settembre: è alle porte, invece dell'avvio della riforma, la prosecuzione, ed eventualmente l'ampliamento, della sperimentazione nella scuola primaria?


3. Riforma/3: non basta l'informazione, serve il coinvolgimento

Prime impressioni registrate da chi ha partecipato ad alcune iniziative di informazione sulla riforma promosse sul territorio dal MIUR: sembra prevalere un atteggiamento di "disimpegno" della scuola reale.
Insomma i rischi per la riforma non sono solo quelli organizzativi, strutturali ed economici, al centro del conflitto della Moratti con Tremonti e l'Udc. Il rischio maggiore potrebbe essere la condizione psicologica dei docenti, che non essendo forse stati adeguatamente coinvolti sulle motivazioni allo stop dato ai processi di riforma già avviati, né sull'attuazione della nuova legge, potrebbero ora non sentirsi motivati ad assumere un protagonismo attivo e responsabile.
Se le cose stanno così, dove sta il problema: nella carenza di strategia di comunicazione o nella mancanza di condivisione sui valori e sugli interessi in campo?
Poiché i segnali fanno propendere per la seconda ipotesi, si ritorna a un concetto ben noto: le leggi sulla scuola possono anche essere approvate in tempi contenuti, ma i processi di attuazione e ancor più i risultati hanno bisogno di tempi distesi. E così si avvalora anche l'altro concetto, quello della necessità del coinvolgimento, e del confronto più ampio possibile. Per l'approvazione della legge 53/2003 non c'è stato il dialogo con l'opposizione, per la fase attuativa è indispensabile che non manchi quello con la scuola reale e non sia sostituito da indagini campionarie.
Il rischio, confermato da questi primi segnali raccolti sul territorio, è che una riforma non conosciuta a fondo dalla maggior parte dei docenti e percepita come fonte di maggiori compiti e di tagli agli organici, possa incontrare nella base una resistenza, anche inconsapevole, ai prossimi cambiamenti.


 


"TRIS" PER LA RIFORMA

Il numero di maggio del mensile Tuttoscuola affronta e spiega i principali aspetti della legge n. 53/2003 (riforma Moratti).

Lo speciale sulla riforma segue quelli pubblicati sullo stesso tema nei precedenti numeri di aprile e marzo, attraverso i quali si delineano con chiarezza, punto per punto, i cambiamenti rispetto alla situazione esistente (anche con l'ausilio di tabelle comparative).

Molte scuole ci hanno richiesto delle copie aggiuntive di questi numeri, trovando particolarmente efficace il nostro lavoro per comprendere le novità, le problematiche e i nodi da sciogliere del progetto.

Per informazioni sulle modalità di richiesta del "Tris per capire la Riforma", come abbiamo denominato la piccola raccolta, cliccate qui: http://www.tuttoscuola.com/offerta/tris/
oppure,
telefonate al n. 06/6830.7851


4. Contratto/1: la firma a luglio e i soldi ad agosto

Venerdì 16 maggio Aran e sindacati hanno raggiunto l'intesa al termine di un lungo negoziato che si era aperto circa sette mesi fa per rinnovare il contratto di lavoro scaduto il 31 dicembre 2001.
Il rinnovo riguarda l'aspetto normativo che avrà durata quadriennale (1° gennaio 2002-31 dicembre 2005) e l'aspetto economico di durata biennale (1° gennaio 2002-31 dicembre 2003). Ciò vuol dire che tra sette mesi Aran e Sindacati dovranno nuovamente ritrovarsi per trattare la parte economica del biennio 2004-2005. Nulla vieterà, come è già successo in passato, che nell'occasione si possa mettere mano anche alla parte normativa.
L'intesa del 16 maggio non è ancora il contratto vero e proprio, ma ne costituisce l'ipotesi sostanziale che i sindacati sottoporranno alla consultazione della categoria. Vediamo l'iter che porterà alla sottoscrizione formale.
Nelle prossime settimane e comunque prima di entrare in zona scrutini ed esami, si terranno in tutte le scuole le assemblee consultive di contratto.
Poi i sindacati ritorneranno all'Aran e convalideranno il testo, con eventuali modifiche (e saremo oltre la metà di giugno). Il testo costituirà l'accordo formale che l'Aran invierà prima al Comitato di settore presso la presidenza del Consiglio (che avrà cinque giorni di tempo per esaminarlo) e poi, se non verranno richieste precisazioni o correzioni per adeguarlo alle linee direttive emanate, verrà inviato alla Corte dei conti per l'autorizzazione definitiva.
Dopo l'autorizzazione della Corte (esplicita o con il silenzio-assenso dopo quindici giorni), il testo sarà pronto per essere sottoscritto formalmente dalle parti, prevedibilmente intorno al 10-15 di luglio.
Solamente dopo la sottoscrizione del contratto sarà possibile corrispondere gli aumenti e gli arretrati che, anche nella migliore dell'ipotesi, difficilmente potranno essere corrisposti prima di agosto.


5. Contratto/2: gli arretrati lordi, da un minimo di 795 euro a un massimo di 2.437

L'effetto del contratto in busta paga si farà sentire nei prossimi mesi in due momenti distinti: prima sarà adeguato lo stipendio mensile alle nuove misure e poi verrà corrisposto (agosto?) l'arretrato per gli aumenti decorrenti dal gennaio 2002 e dal gennaio 2003.
Gli aumenti che riguardano lo stipendio vero e proprio hanno effetto su tutte le mensilità (13.ma compresa); quelli relativi al compenso accessorio (CIA per il personale Ata e RPD per i docenti) hanno effetto sulle normali 12 mensilità (esclusa la 13.ma).
Considerato che con tutta probabilità gli arretrati verranno liquidati in un'unica misura e riguarderanno tutto il 2002 e almeno i primi sette mesi del 2003, si può stimare che al lordo raggiungeranno questa misura complessiva, variabile secondo l'anzianità di servizio:
- docenti delle superiori: da 1.444 a 2.437 euro
- docenti della scuola media: da 1.444 a 2.364 euro
- docenti diplomati della secondaria: da 1.366 a 2.261 euro
- docenti di materna ed elementare: da 1.366 a 2.219 euro
- assistenti amministrativi: da 905 a 1.184 euro
- guardarobieri: da 812 a 1.027 euro
- collaboratori scolastici: da 795 a euro 1.009
Per stimare il netto effettivo che verrà messo in busta paga, si può calcolare mediamente una riduzione complessiva (per contributi ed Irpef) di oltre un terzo: 795 euro lordi corrispondono quindi a circa 550 netti e 2.437 euro lordi valgono circa 1.600 netti.


6. Contratto/3: un esercito di beneficiari

Questo è il primo contratto della scuola nel quale non sono rappresentati i capi d'istituto e il personale delle Accademie e dei Conservatori, che hanno un contratto a parte.
Sono rimasti quindi nel contratto del comparto scuola «solamente» i docenti e il personale Ata.
Ma non sono pochi. Anzi, sono quasi un esercito, nonostante le riduzioni di organico che da anni, anche prima dell'avvento del ministro Moratti, venivano operate dalle varie leggi finanziarie.
I posti di insegnante, coperti da personale di ruolo o a tempo indeterminato, sono in tutto attualmente 747.155, di cui 83.626 nella scuola dell'infanzia, 252.266 nella scuola elementare, 176.358 nella scuola media e 234.905 negli istituti secondari superiori.
Se a questi docenti se ne aggiungono altri 20 mila operanti su posti in deroga per il sostegno, altrettanti e più insegnanti di religione, oltre ai 18 mila fuori ruolo o distaccati dalla scuola per svolgere altri incarichi, si arriva a superare le 800 mila unità, senza contare le migliaia di supplenti che lavorano per contratti brevi e che, calcolati in persona/anno, sono più di 50 mila.
Il personale Ata si è arricchito, come si sa, degli organici del personale già dipendente dagli enti locali. Mettendo insieme una squadra (tra bidelli e impiegati) che sfiora le 200 mila unità.
Con questo milione di addetti il contratto della scuola è indubbiamente quello di maggior rilievo all'interno dei comparti pubblici. Comprensibile quindi la soddisfazione dei sindacati firmatari e, soprattutto, del Governo che incassa un buon risultato politico proprio alla vigilia di una tornata elettorale.


7. Contratto/4: quello che il contratto non dice

È già stato giudicato un buon contratto e, sotto diversi punti di vista, certamente lo è.
Ma non è un contratto di svolta, di scelte nuove e innovative. Sembra piuttosto un contratto che potenzia e razionalizza l'esistente, un contratto di conservazione, quasi di attesa.
È costituito da 141 articoli, 11 tra tabelle e allegati, raccolti in 529 pagine che comprendono anche tantissime note di riferimento legislativo e contrattuale e i vecchi contratti coordinati e raccolti. Una mole di norme che sembra dare risposta a tutto, ma che nasconde invece alcuni vuoti clamorosi.
A cominciare dal mancato obiettivo dei livelli retributivi europei che, grazie ai non disprezzabili incrementi retributivi del contratto, sono ora meno lontani, ma di là da venire. In effetti l'atto di indirizzo con il quale la trattativa è partita parlava di "riallineamento graduale", ma mentre l'Italia si avvicina gli altri Paesi non restano in attesa.
Quel che è mancato del tutto, invece, è stato il contestuale riallineamento ai livelli di prestazione (carichi di lavoro, orari, ecc.). Gli orari di servizio non sono stati toccati e l'organizzazione del lavoro non ha subito sostanziali modifiche. Qui l'Europa resta lontana.
Ben più clamoroso è tuttavia il mancato incontro tra contratto e riforma. Il primo ha ignorato la seconda, perché non vi è nel testo contrattuale nulla di specifico e intenzionale che vada a diretto sostegno dell'innovazione indotta dalla riforma Moratti, come invece avvenne quattro anni fa con il CCNL del 26 maggio 1999 a sostegno della riforma, allora imminente, dell'autonomia scolastica.
Un altro vuoto significativo riguarda il nuovo ruolo del dirigente scolastico che avrebbe dovuto trovare attuazione per la prima volta anche all'interno del contratto degli insegnanti, dopo il recente riconoscimento contrattuale della dirigenza.
Vi è stato un lungo braccio di ferro che si è risolto a favore della "base".


8. Contratto/5: il sindacato che non firma è escluso dalla contrattazione

Alla trattativa contrattuale sono stati ammessi solamente i sindacati "rappresentativi", cioè quelli che, tra quota di rappresentanza associativa (gli iscritti con delega) e quota di rappresentanza elettorale (i voti nelle elezioni delle Rsu) hanno conseguito una percentuale complessiva di rappresentanza di almeno il 5%.
Hanno raggiunto questo limite minimo e sono stati ammessi alla trattativa cinque sindacati: Cisl-scuola, Snals, Cgil-scuola, Uil-scuola e Gilda.
Non sono stati ammessi i Cobas, gli Unicobas e gli altri sindacati minori. La condizione di sindacato rappresentativo conferisce anche il diritto di indire assemblee in orario di servizio.
La Gilda non ha stipulato l'intesa del 16 maggio. Potrebbe però ricredersi e firmare a luglio il contratto definitivo.
Solamente chi sottoscrive il contratto resta nella contrattazione integrativa successiva per l'intero quadriennio.
Se la Gilda non sottoscriverà il contratto, non parteciperà alle trattative per il secondo biennio economico, alle contrattazioni integrative nazionali (sui trasferimenti, sulla formazione, ecc.), alla contrattazione regionale e a quella integrativa di istituto (nelle relazioni sindacali di istituto, oltre alle Rsu, sono ammessi i rappresentanti dei sindacati firmatari del contratto nazionale).


9. Contratto/6: come la mettiamo con l'orario d'insegnamento nella primaria?

L'orario d'insegnamento dei maestri di scuola elementare non si è spostato di un minuto: 22 ore settimanali a cui si aggiungono altre 2 ore di programmazione collegiale. Tutto come prima.
Ma la riorganizzazione della nuova scuola primaria con il docente tutor che dovrebbe prestare almeno 18 ore in presenza dei suoi alunni per le prime tre classi, fa pensare ad un altro modello organizzativo con più ore dedicate alla nuova funzione tutoriale, anziché all'insegnamento.
Nei primi modelli orari sperimentati nelle 251 istituzioni scolastiche si prevedevano almeno tre ore di coordinamento e programmazione, aumentabili anche fino a sei ore settimanali.
Orario contrattuale e nuova organizzazione oraria avrebbero dovuto armonizzarsi.
Se la previsione delle 18 ore settimanali in presenza degli alunni affidati al tutor, contenuta nella bozza di decreto, verrà confermata, vi sarà uno iato stridente tra vincoli orari d'insegnamento di tutti i docenti ed esigenze organizzative della scuola del tutor.
Contratto e riforma non andranno sicuramente a braccetto e potranno nascere pesanti problemi organizzativi nelle scuole primarie. Perché questa incongruità?
I sindacati hanno opposto resistenza per non sostenere la riforma oppure il problema è stato complessivamente sottovalutato?


10. Contratto/7: dirigenti ingabbiati

La figura del dirigente scolastico non esce certamente rafforzata dal contratto della scuola sottoscritto dal quartetto CGIL-CISL-UIL-SNALS. Non è che l'ANP (che ora si chiama «associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola») non se lo aspettasse, come mostrano sue prese di posizione anche recentissime (www.anp.it). Era perfino circolata l'ipotesi che il vicario sarebbe stato scelto dal collegio dei docenti in una rosa di cinque (tre per i convitti) proposti dal dirigente: il perfetto rovesciamento della regola, in vigore da moltissimo tempo, che consente al dirigente di scegliere tra i docenti votati dal collegio. Il vicario sarebbe diventato il rappresentante del collegio anziché la persona di fiducia del dirigente, del quale era chiamato a esercitare le funzioni vicarie in caso di assenza o impedimento. Alla fine l'accordo al tavolo contrattuale è stato raggiunto, ma con una soluzione inattesa: il rischio dell'attenuazione della figura del vicario, o vicepreside (alcune sue attribuzioni dovrebbero ora essere definite dal collegio docenti, art. 35), proprio la più emblematica tra quelle figure ad "alta professionalità" alle quali l'ANP aveva rivolto le sue proposte di collaborazione e rappresentanza con il suo convegno del 7 maggio 2003. Pur non essendo esplicitamente richiamata nel testo contrattuale la figura del vicario (ma c'è un rinvio all'art. 37 del CCNI del 21/8/99), resta comunque la disposizione del Testo unico (art. 7) che prevede la conferma di questa funzione, di un docente collaboratore che "sostituisce il direttore didattico o preside in caso di assenza o impedimento". Il decreto legislativo 165/2001 consente al dirigente di scegliere collaboratori di sua fiducia, ai quali delegare "specifici compiti", nell'ambito delle "proprie funzioni organizzative e amministrative", ma per due di loro dovrà discuterne prestazioni e compensi con le RSU, che non escono affatto indebolite da questo contratto, come mostra il lungo elenco delle materie di contrattazione ad esse attribuite (art. 6). Un altro organo che non esce ridimensionato dal contratto è il collegio dei docenti, al quale spetta tra l'altro di identificare con propria delibera le "funzioni strumentali" alla realizzazione del POF e di individuare i docenti che le svolgeranno. Se l'intenzione dei sindacati era quella di ingabbiare i dirigenti scolastici, e di contrapporsi all'ANP sul piano della rappresentanza delle figure professionali intermedie, sembrano voler fare sul serio.


11. Contratto/8: la spartizione del potere tra dirigente scolastico e Rsu

La spartizione del potere dentro la scuola è passata attraverso la definizione delle nuove relazioni sindacali, con una soluzione finale che non ha premiato i dirigenti scolastici ai quali, in un primo momento, l'Aran aveva proposto di assegnare molte competenze già appartenenti alla contrattazione integrativa di istituto.
Le rappresentanze sindacali nella scuola (Rsu) fino all'ultimo contratto avevano acquisito diritto di contrattare con il dirigente scolastico undici materie relative all'organizzazione del lavoro e ai compensi accessori.
Più volte da fonti governative e parlamentari erano corse voci per un drastico ridimensionamento del potere di contrattazione delle Rsu della scuola, anche per consentire al capo d'istituto, diventato dirigente scolastico, un più ampio esercizio delle responsabilità proprie della funzione.
L'Aran, dopo l'interruzione della trattativa, si è presentata con una proposta di forte riduzione quantitativa (da undici a quattro) delle materie soggette a contrattazione integrativa di istituto.
La reazione sindacale è stata pesante e l'Aran ha presentato una nuova proposta (12 maggio) di lieve modifica della precedente. Alla fine della trattativa però l'hanno spuntata i sindacati che hanno ottenuto che otto delle undici materie continuino ad essere oggetto di contrattazione.
Ma c'è di più. Molto di più. La materia dell'organizzazione del lavoro e dell'articolazione dell'orario di servizio, già oggetto in precedenza di contrattazione integrativa ma limitata al personale Ata, viene ora estesa anche al personale docente, limitando le tradizionali competenze del dirigente scolastico (art. 396 del Testo Unico) e quelle dello stesso collegio docenti.


12. Contratto/9: gli effetti del conglobamento dell'indennità integrativa speciale

Il contratto ha compiuto un'operazione attesa da anni e destinata a rendere semplificata la struttura della retribuzione e controllabile la dinamica degli stipendi. L'indennità integrativa speciale (la cosiddetta scala mobile dei dipendenti pubblici), corrisposta in misura uguale per i dipendenti di ciascun settore senza variazioni legate alla anzianità di carriera, e «congelata» da anni nel suo importo (una scala immobile, si potrebbe dire), è stata conglobata nello stipendio, diventando quindi un'unica voce retributiva indistinta. Gli effetti concreti di questo conglobamento sono diversi e quasi tutti vantaggiosi per il dipendente, tanto che c'è da chiedersi se il settore di controllo che dovrà dare l'ok all'accordo e la stessa Corte dei Conti che dovrà registrare il contratto saranno completamente d'accordo sulla scelta. L'effetto maggiore riguarderà, al momento del pensionamento, l'indennità di buonuscita da corrispondere al dipendente con il computo del 100% dell'indennità integrativa speciale anziché del 60% come avviene oggi. Un prof. di scuola media che va in pensione con 40 anni di servizio andrà a percepire, grazie a questo conglobamento, circa 7.460 euro di buonuscita in più. Un effetto negativo riguarderà l'applicazione, anche all'indennità integrativa, delle stesse ritenute contributive che gravano sullo stipendio, con conseguente recupero delle maggiori contribuzioni dal gennaio 2003. Aumenterà la misura del compenso per ore eccedenti l'orario obbligatorio che attualmente viene calcolato sulla sola voce stipendiale.


13. Alla ricerca di una soluzione per l'obbligo scolastico abrogato

 

La legge di riforma Moratti, all'ultimo comma dell'ultimo articolo, ha disposto l'abrogazione della legge n. 9/1999 che aveva innalzato l'obbligo scolastico da otto a nove anni.
Quell'anno in più, come è noto, è già stato applicato dal 1° settembre 1999 impegnando annualmente circa 45-50 mila ragazzi che diversamente, dopo la terza media, avrebbero fatto altre scelte. In questi quattro anni quell'obbligo, anche se immesso in modo un po' posticcio, ha prodotto l'effetto di mantenere a scuola migliaia di quei ragazzi che, dopo il primo anno di superiori, hanno deciso di continuare gli studi.
La riforma intende fare di più, prevedendo un diritto-dovere della durata di almeno dodici anni, ampliando e ridefinendo il "vecchio" obbligo scolastico.
Ma la fretta di cambiare è stata una brutta consigliera e quell'abrogazione tout court rischia di creare fin dal prossimo settembre un vuoto pericoloso. In assenza di apposita disposizione di prosieguo dell'obbligo, molti ragazzi che a gennaio hanno dovuto iscriversi per quel nono anno di obbligo, liberati dal vincolo per effetto della frettolosa abrogazione, potrebbero infatti abbandonare (diversi segnali raccolti confermano questo rischio).
Per far fronte a tale rischio, nei giorni scorsi il ministro Moratti ha incontrato gli assessori regionali e ha concordato con loro la possibilità di adottare apposite convenzioni con ciascuna regione per mettere in atto interventi di mantenimento e prosecuzione dei percorsi formativi dei ragazzi.
A breve dovrebbe essere resa nota la modalità delle soluzioni "salva-obbligo".

 


14. TuttoscuolaMEMORANDUM n. 8/104


Dentro le scadenze della scuola

 

N. 8/104, 19 maggio 2003

 

INDICE
19 maggio – Presentazione domanda di trasferimento personale ATA inidoneo
20 maggio/31 maggio– adozione libri di testo
22 maggio – Integrazione domande graduatorie permanenti
22 maggio - Termine ultimo domande per INCARICHI DI PRESIDENZA
23 maggio - Pubblicazione TRASFERIMENTI docenti SECONDARIA II GRADO
25-26 maggio - Dopo feste, vacanze e ponti, ancora uno stop alle lezioni
30 maggio - Borse di studio per AGGIORNAMENTI ALL'ESTERO
31 maggio - Bandi ENAM per l'assistenza scolastica
31 maggio - Termine per iscrizione a CORSI PER ADULTI (differito al 15 settembre)
3 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale EDUCATIVO
5 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI docenti di SCUOLA dell'INFANZIA
7 giugno - Presentazione Progetti PON – Misura 6
9 giugno – Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di SCUOLA MEDIA
10 giugno - monitoraggio PIANI DELL'OFFERTA FORMATIVA
16 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale ATA
25 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di scuola ELEMENTARE


19 maggio – Presentazione domanda di trasferimento personale ATA inidoneoIl Miur, con una nota del 29 aprile 2003, ha segnalato che alcuni CSA (ex Provveditorati) non hanno rispettato il termine del 30 aprile per assegnare la sede al personale ATA dichiarato inidoneo, data ultima, questa, per poter presentare eventuale domanda di trasferimento.
Per questo motivo, solo il personale che alla data del 30 aprile non abbia ancora ottenuto l'assegnazione di una sede, può presentare domanda di trasferimento entro 3 giorni dall'assegnazione della sede; non deve, comunque, essere superato il termine ultimo del 19 maggio 2003 (settimo giorno antecedente la data di comunicazione al CED delle domande di mobilità).

 

20 maggio/31 maggio– adozione libri di testoEntro la seconda decade di maggio i Collegi dei docenti, sulla base dei pareri dei Consigli di classe, devono operare la scelta dei libri di testo da adottare per l'anno scolastico 2003/04 nelle scuole secondarie di secondo grado.
Per le scuole elementari e per le scuole secondarie di primo grado la scelta deve, invece, essere effettuata entro la terza decade di maggio.
Disposizioni e modalità operative per la comunicazione delle adozioni effettuate dalle singole istituzioni scolastiche sono state impartite con la nota Prot. n. 5036 del 13 marzo 2003, disponibile sul sito www.istruzione.it. Per la gestione telematica delle adozioni si può consultare anche il sito www.aie.it

 

22 maggio – Integrazione domande graduatorie permanentiCon una nota del 13 maggio scorso, il MIUR ha prorogato fino al 22 maggio 2003 i termini per l'integrazione delle domande di iscrizione o aggiornamento delle graduatorie permanenti del personale docente, esclusivamente per coloro che, entro il termine già fissato del 17 maggio, abbiano prodotto una domanda incompleta rispetto all'idoneità linguistica o al titolo del sostegno.
In particolare, possono integrare la domanda gli aspiranti, laureati in scienze della formazione primaria, il cui piano di studi possa dare titolo al possesso dell'idoneità linguistica, relativamente alla lingua straniera studiata.
I docenti che hanno integrato il piano di studi con sei semestralità nell'area dell'integrazione scolastica possono, invece, essere inseriti negli elenchi del sostegno della scuola materna od elementare.
In entrambi i casi, dovrà essere integrata la domanda già inviata trasmettendo copia delle pagine 1 e 2 del modello 1 e delle pagine 1 e 3 del modello 2, debitamente sottoscritte e datate, con l'indicazione che si tratta di "Integrazione".

 

22 maggio – Termine ultimo domande per INCARICHI DI PRESIDENZA
Ultimo giorno per i docenti di scuola secondaria di I e di II grado per presentare domanda per l'inclusione nelle graduatorie provinciali relative al conferimento degli incarichi di presidenza in tutti gli ordini di scuola.
La circolare n. 34 del 3 aprile 2003 del MIUR ha confermato il contenuto dell'ordinanza dello scorso anno, fissando dal 23 aprile al 22 maggio il periodo utile per l'inoltro delle domande al direttore generale dell'ufficio scolastico regionale.
Hanno titolo a presentare domanda di incarico i docenti di scuola secondaria con anzianità di servizio di almeno cinque anni prestati con il possesso di laurea.
Non è invece previsto l'accesso agli incarichi di presidenza per i docenti di scuola elementare e materna, nonostante nei loro confronti vi siano pronunce favorevoli di TAR e il riconosciuto diritto a partecipare al concorso ordinario di reclutamento dei dirigenti scolastici.
I sindacati della scuola hanno protestato per questa nuova esclusione e hanno avviato una campagna di sostegno per i ricorsi contro l'esclusione.



23 maggio – Pubblicazione TRASFERIMENTI DOCENTI SECONDARIA II GRADODopo i rinvii di pubblicazione dei movimenti riguardanti il personale docente di scuola dell'infanzia (al 5 giugno) e di scuola elementare (al 25 giugno), quelli relativi al personale docente della scuola secondaria di II grado sono i primi ad essere pubblicati.
Il movimento, che riguarda sia i trasferimenti di sede sia i passaggi di ruolo, avranno effetto dal 1° settembre prossimo e non sono revocabili da parte dei docenti interessati.

 

25-26 maggio - Dopo feste, vacanze e ponti, ancora uno stop alle lezioni
Anche se se ne parla ormai da anni, non è ancora giunto il momento di svolgere le elezioni amministrative in edifici diversi da quelli scolastici. Ecco, quindi, un nuovo stop per le attività didattiche, che coinvolgerà buona parte degli studenti italiani.
Si voterà, fra l'altro, in Valle d'Aosta e Friuli per il rinnovo dei consigli regionali; a Massa Carrara, Roma, Benevento e Foggia per i consigli provinciali, in circa 500 Comuni (di cui 97 superiori a 15.000 abitanti) per l'elezione del Sindaco.
Le scuole sedi di seggio rimarranno chiuse dal sabato precedente le elezioni al martedì successivo, per consentire l'espletamento di tutte le procedure elettorali e per la sistemazione e pulizia dei locali.
Qualora i presidenti di regioni e province e i primi cittadini dei comuni interessati non fossero eletti al primo turno, una nuova chiusura interesserà le scuole per l'effettuazione dei ballottaggi (previsti per i giorni 8 e 9 giugno 2003). Poi, il 15 giugno, vi sarà il referendum sull'art. 18.

 

30 maggio - Borse di studio per AGGIORNAMENTI ALL'ESTERO
Il personale ispettivo, direttivo e docente di ruolo delle scuole di ogni ordine e grado può richiedere di partecipare a periodi di studio e di lavoro (generalmente non superiori a 5 giorni) in uno degli Stati membri del Consiglio d'Europa.
Il MIUR, con nota del 20 marzo 2003, ha invitato gli Uffici scolastici regionali a diffondere presso le istituzioni scolastiche la Circolare 782/01 che detta norme permanenti per la richiesta di borse di studio per brevi corsi di aggiornamento all'estero.
Per accedere ai corsi, finalizzati alla conoscenza dei sistemi scolastici e dei metodi di insegnamento europei mediante scambi di idee, informazioni e materiali didattici, occorre possedere una buona conoscenza, sia attiva che ricettiva, della lingua del Paese ospitante.
Le domande, corredate da un curriculum e vistate dall'autorità competente secondo le modalità previste dalla circolare, dovranno essere inoltrate entro il 30 maggio 2003 alla competente Direzione scolastica regionale che provvederà ad effettuare la selezione e a comunicare i nominativi dei candidati prescelti al MIUR.

 

31 maggio – Bandi ENAM per l'assistenza scolasticaCome ogni anno, l'ENAM ha pubblicato nel mese di aprile una serie di bandi per l'erogazione di fondi in materia di assistenza scolastica.
In particolare, i bandi riguardano:
- assegni per la frequenza di corsi di istruzione post-secondaria e corsi di laurea
- borse per la frequenza di corsi di istruzione post-secondaria e di corsi di laurea
- contributi formativi in favore di orfani ed equiparati e figli di iscritti portatori di handicap per la frequenza, nell'anno accademico 2002/03, di corsi di istruzione post-secondaria e corsi di laurea
- ammissione presso lo "studentato" di Ostia Lido (con allegato Regolamento della Casa dello studente di Ostia Lido, Roma)
- contributi per posti in convitti di elezione per la frequenza della scuola di base e della scuola secondaria di secondo grado.
Gli interessati dovranno produrre domanda presso una delle sedi territoriali dell'ENAM entro il prossimo 31 maggio. I bandi completi e i nuovi modelli di domanda per tutte le forme di assistenza sanitaria e previdenziale (validi a partire dal 1° maggio 2003) sono scaricabili dal sito www.enamonline.it

 

31 maggio – Termine per iscrizione a CORSI PER ADULTI (differito al 15 settembre)La circolare annuale per le iscrizioni aveva fissato al 31 maggio il termine ultimo per le iscrizioni ai corsi di istruzione per adulti, finalizzati al conseguimento di titolo di studio (licenza terza media), che si svolgono presso i Centri Territoriali Permanenti (CTP).
Con nota prot. n. 1106 del 17 aprile il MIUR ha disposto che il termine ultimo per tali iscrizioni sia prorogato a tutto il 15 settembre.
Per le iscrizioni ai corsi brevi modulari non viene invece fissato alcun termine di iscrizione; le date fissate dal ministero si riferiscono infatti ai corsi di durata annuale, con particolare riferimento soprattutto ai corsi per lavoratori, delle cosiddette 150 ore, per il conseguimento della licenza di scuola media.

 

3 giugno - Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale EDUCATIVOPer il 3 giugno sono previste le pubblicazioni dei trasferimenti dei docenti di scuola media e del personale educativo dei convitti.
Dopo il movimento del personale docente di scuola secondaria di II grado, si compie un altro passo avanti per la sistemazione del personale per l'anno scolastico 2003-2004.
Mancano ora solamente i movimenti dei docenti di scuola dell'infanzia e di scuola primaria la cui pubblicazione è stata rinviata a causa della riapertura delle iscrizioni legate agli anticipi, nonché quelli relativi al personale Ata.

 

5 giugno – Pubblicazione TRASFERIMENTI docenti di SCUOLA dell'INFANZIAViene pubblicato il 5 giugno il movimento dei docenti di scuola dell'infanzia per l'anno scolastico 2003-2004, dopo il rinvio reso necessario per consentire di coordinare gli assestamenti di organico dovuti alla riapertura delle iscrizioni per gli anticipi nella scuola elementare.
Il rinvio della riapertura delle iscrizioni per la scuola dell'infanzia potrebbe determinare un ulteriore differimento della pubblicazione del movimento.
Per i docenti di scuola dell'infanzia e per quelli della scuola primaria potrebbe trattarsi dell'ultimo anno in cui il movimento è consentito liberamente per gli insegnanti. Per effetto della riforma i docenti avranno l'obbligo di permanere per alcuni anni nella stessa sede per garantire la continuità didattica.

 

7 giugno – Presentazione Progetti PON – Misura 6Il Programma Operativo Nazionale "La scuola per lo sviluppo" (PON), attivato con fondi europei, consente di attivare progetti finalizzati allo sviluppo e all'innovazione del sistema scolastico per il miglioramento dell'occupabilità dei giovani e degli adulti del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna Sicilia).
La cosiddetta Misura 6 riguarda il finanziamento di progetti di Istruzione permanente per gli anni 2003 e 2004, funzionali al rientro di adulti e giovani adulti nel sistema scolastico e del loro ingresso, o reingresso, nel mondo del lavoro.
I progetti, da elaborare secondo linee guida scaricabili dal sito www.istruzione.it/fondistrutturali, devono pervenire alle Direzioni scolastiche regionali competenti entro le ore 12 del 7 giugno 2003, utilizzando la modulistica e i formulari disponibili sul sito (si ricorda che è causa di inammissibilità la mancanza degli estremi della delibera di approvazione del progetto da parte del Collegio dei docenti e la firma del dirigente scolastico).

 

9 giugno – Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di SCUOLA MEDIAUn altro tassello della mobilità del personale scolastico per il prossimo anno scolastico va al suo posto con la pubblicazione dei trasferimenti dei docenti di scuola media, prevista, salvo nuova variazione, per il 9 giugno.
La data di pubblicazione, prevista dalla circolare ministeriale n. 38 dell'11 aprile scorso, ha modificato la precedente scadenza di pubblicazione.
Nel contempo la medesima circolare ha ridefinito la nuova data di comunicazione dei posti disponibili al CED per il 19 maggio, riaprendo conseguentemente i termini per l'eventuale revoca – entro il 9 maggio - delle domande di trasferimento già prodotte.

 

10 giugno – monitoraggio PIANI DELL'OFFERTA FORMATIVALa Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e l'Indire hanno concordato di effettuare un monitoraggio della quota oraria riservata alle istituzioni scolastiche ai sensi dell'art. 3 del DPR 275/99.
Pertanto, a partire dal 7 aprile e fino al 10 giugno 2003, le istituzioni scolastiche devono compilare un questionario on-line (disponibile sul sito www.indire.it/indaginepof) in cui dovranno essere indicate le modalità di utilizzo della quota oraria pari al 15% del monte ore annuale.
I docenti che parteciperanno al percorso formativo B del Piano Nazionale di Formazione sulle tecnologie troveranno un apposito modulo (il numero 8) dedicato a tale attività di monitoraggio e potranno esercitarsi sull'uso del programma destinato a raccogliere i dati della propria scuola.

 

16 giugno – Pubblicazione TRASFERIMENTI del personale ATA
Viene pubblicato il 16 giugno il movimento del personale Ata, relativamente ai collaboratori scolastici, agli assistenti tecnici e amministrativi e ai direttori dei servizi generali e amministrativi.
Oltre al personale che ha chiesto regolare movimento, i trasferimenti dovrebbero comprendere anche il personale Ata, già dichiarato inidoneo, che, per effetto della Finanziaria 2003 deve rientrare in servizio oppure chiedere di essere collocato in pensione.
I termini per la presentazione della domanda di trasferimento e di pensione erano stati riaperti a seguito dell'intesa raggiunta tra sindacati e MIUR in data 15 aprile, ed erano stati fissati al 30 aprile 2003, per consentire al personale dichiarato inidoneo, non soddisfatto della sede assegnata a seguito alla stipula del contratto di lavoro presso l'Ufficio scolastico regionale, di partecipare ai trasferimenti al fine di conseguire una destinazione più consona alle proprie condizioni di salute.

 

25 giugno – Pubblicazione TRASFERIMENTI dei docenti di scuola ELEMENTARE
Viene pubblicato il 25 giugno il movimento dei docenti di scuola elementare per l'anno scolastico 2003-2004, dopo il rinvio reso necessario per consentire gli assestamenti di organico dovuti alla riapertura delle iscrizioni per gli anticipi.
Per i docenti di scuola dell'infanzia e per quelli della scuola primaria potrebbe trattarsi dell'ultimo anno in cui il movimento è consentito liberamente per gli insegnanti. Per effetto della riforma i docenti avranno l'obbligo di permanere per alcuni anni nella stessa sede per garantire la continuità didattica.
Con questa pubblicazione dei trasferimenti dei docenti di elementare si conclude il movimento del personale scolastico per l'anno 2003-2004.

 



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