I PROF DI RUOLO AI PRECARI: ''CHE ME NE IMPORTA A ME DEI TAGLI?''
Data: Sabato, 04 ottobre 2008 ore 16:17:51 CEST
Argomento: Opinioni


Gentilissima prof.ssa La Porta, noto con amarezza e sconcerto tutto quello che sta accadendo in Italia e soprattutto nella scuola. In questi giorni ci sono tante mobilitazioni contro il decreto Gelmini, ovviamente non tutti i telegiornali ne parlano, in particolar modo quelli delle reti MEDIASET, perché sappiamo benissimo che il PADRONE non permetterebbe mai che si parli contro il suo governo, ma la cosa che mi fa più impressione è che ci sono alcuni dirigenti scolastici della provincia catanese, che insabbiano le circolari e che non fanno sapere al personale docente e non docente, che ci sono in corso degli scioperi, mi riferisco a quello della COBAS di ieri. Nella mia parentela e nella mia lunga schiera di amici ci sono molti insegnanti e quando ho detto loro che giorno 3 u.s. ci sarebbe stato uno sciopero nazionale, loro sono caduti dalle nuvole dicendo che non era passata alcuna circolare e che non ne sapevano nulla, ovviamente era ormai troppo tardi per poter fare qualcosa quindi …. in determinate scuole non c’è stato alcuno sciopero perché non ne sapevano nulla …. A questo punto mi domando … chi riceve le varie informazioni nelle scuole dalle organizzazioni sindacali? … i dirigenti oppure il personale di segreteria? …. In questi giorni mi sono fatto portavoce e sto facendo una raccolta firma contro il maestro unico … sono rimasto allibito quando mi sono avvicinato ad alcuni colleghi ed ho chiesto loro di apporre una firma … la risposta? … cosa vuoi che me ne importi a me … “Io ormai sono di ruolo e col cavolo che mi buttano fuori” … stessa risposta da parte di alcune personcine che sono state graziate qualche anno fa, mi riferisco agli insegnanti di religione cattolica …. la loro risposta? … “Noi di religione non verremo toccati” …
Questa è la nostra scuola! …. questa è la scuola degli egoisti! … pensano solo a loro stessi, del resto sono già entrati e se ne fregano di coloro, che da anni buttano sangue dietro le cattedre, che aspettano ogni anno di essere convocati per avere un posto di lavoro, che hanno fatto grossi sacrifici per arrivare dove sono, che hanno lasciato la propria terra per poter accumulare punti, che attendono di essere collocati ed invece si sentono dire dal Premier … ci sarà il blocco del turn over … ovvero …. PRECARI TUTTI A CASA! …  
 






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