Musica e emozioni
Data: Giovedì, 02 ottobre 2008 ore 15:34:12 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Musica e emozioni

Le nuove tecnologie permettono a chiunque di cimentarsi con la musica: tastiere che suonano da sole, basi midi preregistrate, computer... Impossibile distinguere chi suona per davvero e chi fa finta? Sembrerebbe di no. Uno studio condotto dal Max Planck Institute for Human Cognitive and Brain Sciences (MPIPF), ha dimostrato che anche per gli ascoltatori poco esperti esistono differenze rilevanti tra la percezione della musica eseguita elettronicamente e la stessa musica suonata da un uomo.

Vi sembra che il pianista dell'orchestrina sul mare faccia finta di suonare? Muove le mani a caso... e poi la musica è così... poco emozionante? Probabilmente avete indovinato! Anche se non lo sapete avete delle facoltà innate che vi aiutano a smascherare i falsi musicisti. Secondo recenti studi solo la musica eseguita da musicisti e non da computer sarebbe in grado di scatenare reazioni a livello celebrare e quindi emozioni.

Il test è stato eseguito su un campione di ascoltatori non musicisti sottoposti a brani di musica classica, cui è stata minitorata l'attività del cervello e il valore di conduttività elettrica della pelle. A dimostrare la correlazione tra stimoli musicali e attività celebrale, il sistema è stato in grado di rilevare prontamente le reazioni del cervello a cambi di tonalità o di accordi. In seguito è emerso un altro particolare interessante.

I segnali del cervello sono stati molto più intensi e definiti con musica suonata da musicisti reali piuttosto che nel caso degli stessi brani eseguiti dal computer: "Le reazioni emozionali a particolari passaggi musicali sono molto più forti quando vengono eseguite con espressione musicale" spiega il dottor Stefan Koelsch, "i musicisti possono amplificare il responso emozionale su determinati accordi grazie alle loro performance individuali".

Bella scoperta, direte voi... Invece no, è abbastanza tranquillizzante sapere che l'uomo ha dei mezzi naturali per difendersi dal rumore. Ora è scientificamente provato: siamo più ricettivi nei confronti di stimoli musicali provenienti da musicisti reali, che vivono con passione il rapporto con il loro strumento e sanno utilizzare tutti i colori della musica per raccontare storie ed emozioni.






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