INSIPIENZA O PROVOCAZIONE? LA GELMINI FA DI TESTA SUA
Data: Sabato, 27 settembre 2008 ore 00:00:00 CEST
Argomento: Comunicati


La catena di spot pubblicitari propinatici a più riprese dal Ministro dell'Istruzione si è arricchita oggi di una nuova "perla" che ci lascia sconcertati e non fa altro che rafforzare la nostra volontà di reagire con forza e determinazione per contrastare un attacco insensato e spregiudicato contro la scuola, gli studenti, le famiglie e, in definitiva, contro il Paese.

Apprendiamo, infatti, dalla stampa che il Ministro Gelmini ha svelato, attraverso una corrispondenza privata con una "autorevole" rivista scolastica, i suoi "progetti" riguardo alla valorizzazione e allo sviluppo di carriera del personale.

Se la notizia riportata corrisponde al vero, il Ministro anticipa il "generoso" proposito di distribuire "premi di produttività" dell'ordine di grandezza di 7 mila euro l'anno, a partire dal 2010 -2011, a un numero di docenti inizialmente "più limitato" e progressivamente ad una percentuale più "rilevante", utilizzando risorse frutto di cannibalismo professionale e di macelleria sociale.

Ovviamente oscuri i criteri, le modalità e gli strumenti di individuazione dei destinatari del "beneficio", dovendo lo spot essenzialmente rispondere alle collaudate tecniche dell'"effetto annuncio", tecniche finora sconosciute - per doveroso rispetto istituzionale - agli Uffici Stampa di viale Trastevere.

Il Ministro, dunque, non sappiamo se per insipienza o per una deliberata provocazione, propone se stessa come authority salariale, sciolta da qualsiasi vincolo operativo e procedurale.

Il Ministro, indiscutibilmente, ha tutto il diritto di scegliersi i propri interlocutori, cui confidare la scuola che "ha in mente"; ma altrettanto indiscutibilmente dovrebbe sapere (e se non lo sa qualcuno avrebbe dovuto renderglielo noto) che l'attuale assetto delle relazioni sindacali prevede che il trattamento economico del personale della scuola deve necessariamente passare attraverso il confronto negoziale con le Organizzazioni Sindacali rappresentative del Comparto, cioè attraverso il Contratto.

E quale migliore occasione, allora, dell'incontro di venerdì scorso con le Organizzazioni Sindacali della scuola per esternare un tale "progetto", quando invece il Ministro si è limitato alla mera elencazioni dei titoli di un Piano del quale l'unica cosa che è risultata drammaticamente confermata è l'entità di una manovra di dismissione della nostra scuola pubblica, resa così più povera e meno qualificata?

Quanto lontane le dichiarazioni rese al Parlamento e quanto ingannevoli le rassicurazioni fornite e gli impegni assunti in quella Sede, anch'essa tradita come i 131.900 docenti e ATA ai quali sarà negato - per effetto di questo Piano - il diritto stesso al lavoro.

Roma, 22 settembre 2008

Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola







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