''LA SCUOLA ELEMENTARE E' SICURAMENTE DI QUALITA' SUPERIORE ALLA SCUOLA MEDIA''
Data: Venerd́, 26 settembre 2008 ore 16:39:06 CEST
Argomento: Opinioni


n riferimento all'articolo di domenica 21  "LA SCUOLA ELEMENTARE: FIORE ALL'OCCHIELLO O PRIMO GRADINO DELLA DERIVA DELL'ISTRUZIONE ITALIANA?", chiarimenti e/o opinioni:da docente plurivalente non concordo.
Ex docente di scuola dell'infanzia per 12 anni ( 1980-1992), ex docente di scuola elementare ( 7 anni preruolo e 8 di ruolo, 1992-2000) in pieno regime di moduli; oggi docente di scuola media inferiore dal 2001, una che la scuola la conosce tutta, che può rivoltarla come un calzino, che può definirla con cognizioni di causa.
L'estensore dell'articolo cade in una retorica qualunquista e demagogica, quella che sente tradizionalmente denigrare la scuola precedente e addossarle tutti i mali della presente. Lo fanno anche alle superiori. Proprio come i vari governi addossano le loro malefatte ai retaggi dei governi precedenti. L'affermazione della collega che scrive la nota è sacrosanta, ma un pizzico di riflessione, una maggiore ampiezza di vedute, una conoscenza delle dinamiche di tutta l'età che va dai tre ai 13 anni non la farebbero cadere in un concetto trito e ritrito che anch'io sento spesso. Per tagliar corto affermo a ragion veduta che il segmento eccellente per eccellenza, chiedo scusa del bisticcio linguistico,  è quello della scuola dell'infanzia: non si discute, impegnativo, efficace, fantasioso, attento, fiore all'occhiello di qualsiasi scuola, anche dei Comprensivi,  unanimamente riconosciuto. Già lì sono bimbi scolarizzati, educati, relazionati, integrati. Stiamo ovviamente generalizzando. Poi c'è la scuola ex elementare: docenti più o meno preparati ma impegnati, volenterosi, efficaci, spesso appassionati, maestre/mamme protese tra efficienza professionale educativa ed emozioni affettive. Ragazzini seguiti, personalizzati, preparati, formati, ognuno in base alle attitudini innate o indotte in maggiore o minore estensione. Cosa poi succede?? Bisognerebbe entrare nella psicologia pedagogica. o viceversa, della mente e della personalità in fieri. Io ho provato a spiegarmi l'enigma dei comportamenti in regressione. Sembra che non siano mai stati a scuola, strillano, litigano, sono iperattivi, irrequieti ( alcuni ovviamente); io penso che provino a scrollarsi le regole di dosso, ci provano, fino a quando capiscono e gli si fa capire che ci sono quelle di prima e quelle nuove. Con un pò di pazienza vedi poi che sanno tante cose, che hanno imparato tanto, che puoi costruirci tanto se vuoi e sai farlo.  Lo confermo: la scuola primaria è senz'altro superiore di qualità alla scuola media, dove serpeggia  il lassismo, talvolta l'ignoranza ( visto che questa è la scuola delle discipline), dove l'organizzazione e farraginosa, tumultuosa... I moduli hanno imitato un pò l'organizzazione della scuola media, ma non sono riusciti a fare danno per una serie di ragioni, anzi hanno funzionato benissimo dopo una prima stagione di paure, incertezze, rifiuti...e pensionamenti. Mi trovo spesso a fare di queste prese di posizione. Perchè, allora, ho cambiato. Mi sembra l'unica  carriera consentita nella scuola, l'ho fatta, sarei arrivata ancora oltre, ma di certo non ho cambiato in meglio nella sostanza.
Maria Caleo






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