L’HOSTESS ALITALIA NON SI CONFRONTA…CON UN INSEGNANTE LICEALE…


Dunque stavo al computer e orecchiavo, senza guardarla, la trasmissione Ballarò. C’era come protagonista il caso Alitalia. Fin qui niente di strano. Brutta storia, angosciante, soprattutto per coloro che rischiano il posto di lavoro. Solo che a un certo punto Floris fa a una hostess dell’Alitalia intervistata una strana domanda: “ Quando le dicono che un insegnante liceale, magari lontano da casa,  guadagna quanto lei, cosa risponde?”
E qui distolgo lo sguardo dal computer e punto gli occhi al televisore. E te pareva, penso, che non si parlasse di scuola. Vediamo, penso, cosa dice ora l’hostess. Beh, la domanda è intrigante, certo un po’ malevola. Come si vedrà una hostess dell’Alitalia rispetto a un docente liceale, uno che ha studiato una vita, che si è spaccato con dieci, quindici anni (se va bene) di precariato, viaggiando di qua e di là per l’Italia, per arrivare dopo tanti sacrifici a guadagnare 1200, 1300 euro al mese? Certo l’hostess vola, ma ha parecchi giorni di riposo, è abbastanza tutelata…
L’hostess si inalbera, aggrotta le ciglia. Pare che le abbiano proposto un paragone immondo. E infine risponde: “Io non mi confronto con nessuno, non sono un dipendente statale, mi dispiace per l’insegnante. Sono una hostess, mi espongo alle radiazioni e mi confronto solo con le mie colleghe. Punto.”
Ora la risposta mi fa riflettere. Certo l’hostess fa i suoi sacrifici. Ma il problema non è questo. Il problema è che non ci ha calcolato. Floris le chiedeva di confrontarsi con un laureato professionista, ma niente. Peggio per l’insegnante. Poteva almeno dire che alle due categorie dovevano aumentare gli stipendi. Macchè. Nessuna considerazione. Spia della grande  importanza di cui godiamo nella società…non credete?

Silvana La Porta