Il nuovo governo dei domini .IT
Data: Mercoledì, 07 maggio 2003 ore 07:31:41 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Tra le iniziative destinate a prendere forma nel corso dei sei mesi della presidenza italiana dell'Unione europea, una riguarda il futuro dei domini Internet italiani. Entro luglio dovrebbe diventare operativa la Fondazione Meucci, un ente a forte impronta e presenza governativa, legata in particolare al Ministero delle Comunicazioni, che si occuperà di definire le regole per la gestione dei domini italiani (quelli con suffisso .it, per intenderci).

Nella nuova fondazione convergeranno le principali funzioni che attualmente fanno capo alla Registration Authority e alla Naming Authority, braccio e mente della struttura che sovrintende ai nostri domini Web, diretta emanazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). In particolare, la prima può essere definita come l'organismo responsabile dell'assegnazione dei nomi, della gestione dei registri e del name server primario per il dominio di primo livello .it. Alla seconda compete stabilire le procedure operative e il regolamento in base al quale viene effettuata la registrazione dei domini italiani.

Accanto ai compiti più strettamente legati alla gestione, alla Fondazione Meucci spetterà la responsabilità degli interventi destinati a risolvere per via stragiudiziale i casi che rientrano nel cybersquatting o nel cybergrabbing, ovvero che riguardano le controversie per l'attribuzione degli indirizzi Web italiani. Per questi aspetti, la figura della Fondazione sarà paragonabile a quella di un gran giurì che siede accanto alla magistratura ordinaria competente nei gradi superiori di giudizio.

Gli organi della struttura - che avrà sede a Roma - saranno un consiglio di amministrazione e un comitato tecnico. Il primo eleggerà al suo interno il presidente, si occuperà della gestione amministrativa della fondazione e si comporrà di sette membri, in maggioranza di nomina governativa. L'altro organo sarà formato da quindici esperti di tecnologie provenienti dal mondo della ricerca e di Internet (provider, operatori del comparto, manteiner) che avranno il compito di scrivere le regole per l'assegnazione dei domini e per la gestione dei server in cui sono conservati gli indirizzi.

La fondazione, infine, non godrà di forme specifiche di supporto economico provenienti dall'esterno, bensì dovrà autofinanziarsi trovando i fondi necessari alla sua sopravvivenza da una parte dei costi di registrazione dei domini: grosso modo si tratterà di 5 euro l'anno per ogni indirizzo assegnato.

Alberto Vasari







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