MA CHE COSA C'ENTRANO I BIDELLI CON I CARABINIERI?
Data: Mercoledì, 24 settembre 2008 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Comunicati


 Le scuole non sono caserme ma luoghi formativi per lo sviluppo della persona e dei diritti alla cittadinanza
23-09-2008

La notizia della Gelmini durante Porta a Porta secondo la quale i collaboratori scolastici, chiamati con una punta di disprezzo "bidelli", sarebbero troppi e anche di più dei carabinieri testimonia la superficialità nella conoscenza del Ministro e un'idea di scuola vecchia e trasmissiva.

Il Ministro ancora non sa che i cosiddetti "bidelli" collaborano con i docenti nel supporto all'attività didattica, all'handicap, alla sorveglianza e, oltre la tradizionale pulizia dei locali, svolgono una funzione importante nella prevenzione del fenomeno del bullismo.

Improprio deve essere considerato il paragone dei collaboratori scolastici con i carabinieri in quanto manda un messaggio culturale sbagliato e rappresenta una scuola repressiva e autoritaria.

Le scuole, infatti, non sono caserme ma luoghi formativi per lo sviluppo della persona e dei diritti alla cittadinanza.

Anche da questo episodio emerge un'idea di una scuola povera, ideologicamente trasmissiva, funzionante con pochi insegnanti.

Di conseguenza gli altri lavoratori, in particolare i collaboratori scolastici, sarebbero inutili e quindi da tagliare.

La FLC è impegnata con una diffusa campagna informativa e con iniziative nelle scuole per contrastare questo disegno che porta allo stravolgimento della scuola pubblica.

Roma, 23 settembre 2008






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