Riforma scuola, la sfida della Gelmini: Novità per tutte le classi, meno ore di lezioni e superiori con 4 anni
Data: Sabato, 20 settembre 2008 ore 09:11:39 CEST
Argomento: Rassegna stampa


ROMA. 19.09.2008. Ritorno degli «anticipi» nella scuola dell’infanzia, maestro unico alle elementari, riduzione delle ore di lezione negli istituti tecnici e professionali: sono alcuni degli interventi previsti nel Piano programmatico per la scuola che il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, presenterà oggi ai sindacati. «Si tratta di una proposta aperta al confronto di tutti» ha già detto il ministro anticipando che il «principio cardine» del piano è l’individuazione di una spesa standard per ogni studente, cioè il minimo indispensabile per farlo andare a scuola «non un euro di più e non uno di meno».

 ANTICIPI ALL’ASILO. La riforma Moratti aveva introdotto anticipi di iscrizione anche nella scuola dell’infanzia oltre che nella scuola primaria. Il governo Prodi con la Finanziaria 2007 li aveva abrogati e ora la Gelmini, secondo le indiscrezioni sul piano circolate in questi giorni, ne prevede il ripristino.

 SEZIONI PRIMAVERA. Il servizio educativo per bambini tra i due e i tre anni, attualmente a gestione regionale, viene confermato, prevedendo anche che nelle aree montane possano essere accolti piccoli gruppi di bambini di due-tre anni anche nelle scuole dell’infanzia.

 MAESTRO UNICO. Oltre al maestro unico per le classi delle elementari funzionanti a 24 ore settimanali, nelle classi funzionanti con orario più lungo viene prevista la figura del docente con orario prevalente. Non più compresenza degli insegnanti dunque, ma - ha assicurato il ministro - nessun attentato al tempo pieno che non solo resterà ma potrebbe essere addirittura esteso fino al 50% in più. Il ministro ha anche ventilato la possibilità di “riciclare” gli insegnanti di materie umanistiche in esubero chiedendo loro uno sforzo per apprendere l’insegnamento di una lingua straniera.

 PIÙ ISTITUTI COMPRENSIVI. Il piano opera una scelta decisa a favore del modello organizzativo degli istituti comprensivi, quelli cioè che uniscono sotto un’unica istituzione scolastica (e sotto un unico preside) scuole dell’infanzia, elementari e medie. Si ritiene che tali istituti, che oggi rappresentano già circa la metà delle istituzioni del primo ciclo, favoriscano continuità e orientamento scolastico.

 MENO ORE DI LEZIONE. Gli istituti tecnici e professionali passeranno a 32 ore settimanali (dalle attuali 36 in media) e verranno riqualificati. Per essi, come per i licei, il ministro Gelmini ha deciso di avviare la riforma Moratti del secondo ciclo dall’anno prossimo.

 MENO INDIRIZZI ALLE SUPERIORI. Gli indirizzi di studio alle superiori oggi sono circa 900. Si interverrà soprattutto negli istituti tecnici e professionali eliminando le duplicazioni (come istituto tecnico commerciale e istituto professionale per il commercio). Inoltre, le classi di concorso con una comune matrice culturale e professionale, tipo matematica e matematica applicata che oggi rappresentano classi di concorso diverse, verranno accorpate per aumentare la flessibilità nell’impiego dei docenti.

 SUPERIORI DI 4 ANNI. In futuro la durata dell’intero percorso d’istruzione potrebbe ridursi dai 13 anni attuali a 12 prevedendo la riduzione del ciclo delle superiori dagli attuali cinque a quattro anni. Il ministro ha assicurato che questo accorciamento «è un tema non all’ordine del giorno e non è presente nelle proposte che il ministero presenterà al Parlamento », ma nel piano pare si prospetti comunque questa ipotesi pur precisando che sarà da valutare in un tempo più lungo e nelle sedi competenti.

TIZIANA CAROSELLI (da www.lasicilia.it)







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