ROMA. 19.09.2008. Ritorno degli «anticipi» nella
scuola dell’infanzia, maestro unico alle
elementari, riduzione delle ore di lezione
negli istituti tecnici e professionali:
sono alcuni degli interventi previsti nel
Piano programmatico per la scuola che il
ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini,
presenterà oggi ai sindacati. «Si
tratta di una proposta aperta al confronto
di tutti» ha già detto il ministro anticipando
che il «principio cardine» del piano
è l’individuazione di una spesa standard
per ogni studente, cioè il minimo
indispensabile per farlo andare a scuola
«non un euro di più e non uno di meno».
ANTICIPI ALL’ASILO. La riforma Moratti
aveva introdotto anticipi di iscrizione
anche nella scuola dell’infanzia oltre
che nella scuola primaria. Il governo Prodi
con la Finanziaria 2007 li aveva
abrogati e ora la Gelmini, secondo
le indiscrezioni sul piano
circolate in questi giorni, ne
prevede il ripristino.
SEZIONI PRIMAVERA.
Il servizio educativo per
bambini tra i due e i tre anni,
attualmente a gestione regionale,
viene confermato, prevedendo
anche che nelle aree montane
possano essere accolti piccoli
gruppi di bambini di due-tre anni anche
nelle scuole dell’infanzia.
MAESTRO UNICO. Oltre al maestro
unico per le classi delle elementari funzionanti
a 24 ore settimanali, nelle classi
funzionanti con orario più lungo viene
prevista la figura del docente con orario
prevalente. Non più compresenza degli
insegnanti dunque, ma - ha assicurato il
ministro - nessun attentato al tempo
pieno che non solo resterà ma potrebbe
essere addirittura esteso fino al 50% in
più. Il ministro ha anche ventilato la possibilità
di “riciclare” gli insegnanti di materie
umanistiche in esubero chiedendo
loro uno sforzo per apprendere l’insegnamento
di una lingua straniera.
PIÙ ISTITUTI COMPRENSIVI. Il piano
opera una scelta decisa a favore del modello
organizzativo degli istituti comprensivi,
quelli cioè che uniscono sotto
un’unica istituzione scolastica (e sotto
un unico preside) scuole dell’infanzia,
elementari e medie. Si ritiene che tali
istituti, che oggi rappresentano già circa
la metà delle istituzioni del primo ciclo,
favoriscano continuità e orientamento
scolastico.
MENO ORE DI LEZIONE. Gli istituti
tecnici e professionali passeranno a 32
ore settimanali (dalle attuali 36 in media)
e verranno riqualificati. Per essi, come
per i licei, il ministro Gelmini ha deciso
di avviare la riforma Moratti del secondo
ciclo dall’anno prossimo.
MENO INDIRIZZI ALLE SUPERIORI.
Gli indirizzi di studio alle superiori oggi
sono circa 900. Si interverrà soprattutto
negli istituti tecnici e professionali eliminando
le duplicazioni (come istituto tecnico
commerciale e istituto professionale
per il commercio). Inoltre, le classi di
concorso con una comune matrice culturale
e professionale, tipo matematica e
matematica applicata che oggi rappresentano
classi di concorso diverse, verranno
accorpate per aumentare la flessibilità
nell’impiego dei docenti.
SUPERIORI DI 4 ANNI. In futuro la
durata dell’intero percorso d’istruzione
potrebbe ridursi dai 13 anni attuali a 12
prevedendo la riduzione del ciclo delle
superiori dagli attuali cinque a quattro
anni. Il ministro ha assicurato che questo
accorciamento «è un tema non all’ordine
del giorno e non è presente nelle proposte
che il ministero presenterà al Parlamento
», ma nel piano pare si prospetti
comunque questa ipotesi pur precisando
che sarà da valutare in un tempo più
lungo e nelle sedi competenti.
TIZIANA CAROSELLI (da www.lasicilia.it)