La Gelmini va avanti con i tagli: «Venerdì il piano programmatico ai sindacati»
ROMA. 14.09.2008. Aumentano del 2% rispetto all’anno
scorso gli studenti bocciati nella
scuola secondaria superiore. Dopo le
prove di verifica di fine agosto il totale
dei respinti per l’anno 2007-2008 si è attestato
al 16,2% del totale, mentre nell’anno
scolastico 2006-2007 i bocciati
furono il 14,2%. Ad avere maggior difficoltà,
fa sapere viale Trastevere, sono
stati i ragazzi delle prime classi e quelli
degli istituti professionali.
Lo scoglio da superare resta in particolare
la prima classe. I ragazzini provenienti
dalla terza media scontano un forte
impatto con la scuola superiore: quest’anno,
il numero totale di bocciati al
primo anno di scuola superiore è cresciuto
di 3 punti, il 21,8 per cento contro
il 18,7 per cento dell’anno precedente.
È andata meglio invece nei licei (classici,
scientifici e socio-psico-pedagogici)
dove hanno mancato la promozione a
settembre 5 ragazzi su 100. Al 13,7% dei
non ammessi all’anno successivo si è
sommata dunque un’ulteriore percentuale
che ha fallito la prova d’appello di
settembre: sei rimandati su 100 non ce
l’hanno fatta. I dati snocciolati sembrano
attenuare i toni trionfalistici di qualche
mese fa che attribuivano agli esami di riparazione
– reintrodotti dall’ex ministro
della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni
e «approvati» in pieno dal successore,
Mariastella Gelmini – il merito di aver
aumentato il numero dei promossi. In
pratica si diceva che, con la spada di Damocle
dell’esame di riparazione sulla testa,
i ragazzi sarebbero stati spinti a studiare.
Ma non è stato così: i promossi sono
calati in 12 mesi dall’85,8 all’83,8%.
Ma il ministro Mariastella Gelmini va
avanti senza tentennamenti. «Venerdì
presenterò alle parti sociali un piano
programmatico attuativo della finanziaria
» per il settore scolastico, ha annunciato.
Per poi dar vita a un duello sul «progetto
scuola» alla festa dell’Udc, a Cianciano,
con il ministro ombra del Pd Mariapia
Garavaglia. Dal voto in condotta,
alla revisione della materie di insegnamento,
ai tagli al settore, la Gelmini ha
difeso la sua riforma. «Sette miliardi di
tagli in tre anni sono troppi», ha obiettato
la Garavaglia sollecitando il governo a
«venire in aula a parlare del progetto
scuola e non solo dei tagli». La Gelmini ha
annunciato anche il censimento degli
edifici scolastici, la creazione di una giornata
per il volontariato sul fronte dell’opposizione
al bullismo, poi ha assicurato
che il voto in condotta non sarà utilizzato
ideologicamente.
E domani prima campanella del nuovo
anno scolastico per la maggioranza
degli studenti.
ELISABETTA MARTORELLI
(da www.lasicilia.it)