ALLARME NEL MONDO ARABO: 95 MILIONI DI ANALFABETI
Data: Giovedì, 11 settembre 2008 ore 22:57:37 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Con 95 milioni di analfabeti, di cui 75 milioni in età compresa tra i 15 e i 45 anni, il mondo arabo si conferma al primo posto nella classifica mondiale dei Paesi i cui cittadini non sanno né leggere né scrivere. Sono questi i dati impietosi presentati a Roma, nel corso del convegno sul tema «L’alfabetizzazione nel Mediterraneo», organizzato alla Camera dei Deputati nell’ambito delle celebrazioni per la Giornata mondiale per la lotta all’analfabetismo, indetta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura.

«Un cittadino su tre è analfabeta», ha ricordato il direttore dell’Organizzazione araba per l’educazione, le scienze e la cultura (Alesco), Mongi Bousnia. Si tratta, ha proseguito, del doppio della media mondiale (16%). Tra le cause principali di questo fenomeno, ha sottolineato Bousnia, sicuramente «l’eccessivo tasso di natalità, come dimostra la stretta correlazione tra crescita demografica esponenziale e aumento del tasso di illetterati (il 71%) nei cinque Stati più popolosi che fanno parte del gruppo dei 28 Paesi che compongono la Alesco».

«Nel corso degli ultimi trent’anni abbiamo fatto molti sforzi per ridurre il tasso di persone prive di istruzione, ma la strada è ancora molto lunga», ha detto Bousnia. In termini relativi, i dati parlano di un calo costante. Nel 1970, il tasso di adulti analfabeti dei Paesi arabi era del 75%, nel 1990 del 48,7%, nel 2000 del 39,9, mentre nel 2007 la media di illeterati in questa area del mondo si aggira attorno al 30%.

«Sradicare l’analfabetismo - ha ricordato il direttore della Alesco - è un modo per incrementare la sicurezza nell’area mediterranea». In questo, a suo dire, il ruolo della donna è fondamentale per lottare contro la mentalità dell’odio e della violenza che sono alla base del terrorismo. Bisogna però investire nei programmi di alfabetizzazione.

«Il presidente tunisino Ben Ali - ha ricordato Bousnia - ha lanciato un appello ai Paesi produttori di petrolio affinchè i loro governi destinino "un dollaro per ogni barile di greggio" in progetti per la lotta all’analfabetismo dei Paesi arabi». In Egitto, come ha spiegato Raafat Abdel Baki, delegato del ministero dell’Istruzione egiziano - intervenuto durante la giornata di studio organizzata dall’Unione Nazionale per la lotta contro l’Analfabetismo, dall’Osservatorio del Mediterraneo e dall’Università di Castel Sant’Angelo - è grazie alle Ong che la povera gente si avvicina all’istruzione. Con ben 17 milioni di analfabeti, l’Egitto è il Paese arabo con il maggior numero di illetterati.

CRISTIANA MISSORI (da www.lasicilia.it)







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