Lettera al Cavaliere sull’incubo del dissesto
Data: Lunedì, 08 settembre 2008 ore 08:05:00 CEST
Argomento: Opinioni


«Lettera al Cavaliere sull’incubo del dissesto» (La Sicilia 07 settembre 2008)
Cavaliere, ci aiuti, siamo rimasti senza soldi. Ce lo faccia questo assegno da 200.000.000 di euro, ne abbiamo veramente bisogno.
In effetti ce ne occorrerebbero molti di più, almeno il triplo, ma intanto con questo primo versamento potremmo ripartire, rimettere in moto la macchina.
Del resto, rimanga inter nos, non sono neppure soldi suoi, non le costa niente. Tutti gli italiani saranno felicissimi di aiutare noi catanesi, cosa importa se anche altri enti locali sono in difficoltà.
Ma poi, a chi dobbiamo dare conto? Lei sa come  fare: basta riunire il Consiglio dei ministri e fare un bel decreto a favore di Catania.
Con tutto il rispetto, non sarebbe la prima volta che i suoi governi abbiano fatto una legge a favore di qualcuno.
Lungi da me fare nomi, siciliano sono.
A proposito, qui lei di amici ne ha tantissimi, anzi siamo tutti amici suoi.
Si figuri che nelle ultime consultazioni elettorali, la sinistra è praticamente sparita. Una vera è propria pulizia etnica, altro che opposizione.
Meritiamo o no una ricompensa?
Lo so cosa sta pensando. Che una volta ricevuti i soldi, li scialacqueremo in un baleno e saremo di nuovo a bussare alla sua porta.
No Presidente, non sarà così. Noi li spenderemo con coscienza fino all’ultimo centesimo.
Verranno distribuiti secondo un ordine rigoroso di fedel.., pardòn, di priorità per il bene supremo dei cittadini.
Rimaniamo quindi in fiduciosa attesa del bonifico.
Se per sventurato caso questo non dovesse arrivare, e a Catania venisse dichiarato il dissesto, Lei non si preoccupi, il nostro affetto rimarrà immutato.
I catanesi riconoscono i meriti e le qualità di chi li governa. Alle prossime elezioni la voteremo lo stesso con entusiasmo.
Se non ci crede, lo chieda al suo medico di fiducia.
GIOVANNI ORTOLEVA





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