Il Ministro Gelmini a Radio anch'io. Tutta la trasmissione integrale da ascoltare
Data: Giovedì, 04 settembre 2008 ore 14:52:30 CEST
Argomento: Normativa Utile


Il tempo pieno non sarà toccato
Quanto al tempo pieno il ministro chiarisce che "la scelta delle 24-27-30 ore rimane inalterata. Si toglie solo la compresenza di più insegnanti". Ma, assicura Gelmini non verrà meno il tempo pieno. "Anzi - ribadisce- noi riusciremo, non spendendo piu' soldi ad aumentarlo e ad estenderlo ad un numero maggiore di classi, andando incontro alle esigenze delle famiglie. Chi dice che con il maestro unico verrà meno il tempo pieno fa una operazione di cattiva informazione". In ogni caso "dobbiamo sfatare il luogo comune che al
maggior numero di ore di lezione corrisponda una maggiore qualità della scuola. Non è immettendo nella scuola più soldi o più ore che si migliora la qualita"'. Si tratta , secondo Gelmini di "razionalizzare, soprattutto per le superiori, il numero delle ore, ma senza toccare il tempo pieno". Infine, affrontando il tema degli insegnanti di sostegno precisa che "il decreto non li tocca. Non c'è nessuna volontà di penalizzare gli studenti diversamente abili ed è grave che si strumentalizzi questo".
 
Roma  2 settembre 2008
Gelmini: maestro unico dal prossimo anno e solo in prima elementare
 Maria Stella GelminiIl ritorno del maestro unico sarà soft. "Dall'anno scolastico 2009-2010 sarà introdotto solo nella prima classe del ciclo e quindi entrerà a regime gradualmente". Lo ha precisato all'agenzia di stampa Ansa il ministro dell'Istruzione, Maria Stella Gelmini.

Il ministro ha anche assicurato che il tempo pieno non sarà toccato: "Non è affatto incompatibile con il ritorno del maestro unico".

"Aver introdotto un team di tre insegnanti non corrispondeva a esigenze pedagogiche e formative. Ho piuttosto l'impressione che sia servito soltanto a far aumentare il numero degli insegnanti. E la cosa mi pare piuttosto illogica visto che il numero dei bambini in classe durante gli anni e' diminuito
per il calo delle nascite".

"Una scuola che attualmente conta circa un milione e 300 mila dipendenti, un numero sproporzionato di personale, conseguenza anche di scelte come quella del team di insegnanti nel primo ciclo, e' una scuola che non ha futuro. Non ha futuro perché spende il 97% del proprio bilancio in stipendi, una spesa 'ingessata' che non consente al settore di rinnovarsi".

La Gelmini, infine, ha confermato l'intenzione di valorizzare la professione docente. "In prospettiva - ha detto - vorrei avere meno insegnanti ma meglio pagati".







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