COLPO DI MANO DEL GOVERNO: MAESTRO UNICO PER DECRETO
Data: Marted́, 02 settembre 2008 ore 19:56:46 CEST
Argomento: Opinioni


Sarà pure che un maestro solo è meglio di tre. Ammettiamo pure che dal 1990 la scuola elementare è stata serbatoio di posti di lavoro. Sia concesso che la scuola italiana ha bisogno di una sfoltitina.
Ma non si fa così. Cioè decisioni così importanti non si prendono così, surrettiziamente, senza consultare nessuno, senza nulla concedere alla base, ai docenti che nella scuola operano.
Perchè è stato pubblicato ieri il  Decreto Legge n. 137, varato dal governo la scorsa settimana, e poi misteriosamente scomparso. Ed è stato introdotto, nell’articolo 4, l’insegnante unico nella scuola primaria. Però c’è una cosa scandalosa. Magari con un solo maestro la scuola elementare funziona meglio…ma, come ha ben sottolineato la Gilda, “ma non è mai capitato nella storia d’Italia che una riforma dell’ordinamento scolastico venisse varata con un decreto legge.”
Insomma qua c’è stato una sorta di colpo di mano, La questione del maestro unico, fosse buona o non la causa possiamo discuterne, è già stata formalmente definite per legge! E non c’è più molto da fare. Nel senso che dopo si può discutere, ma di qualcosa di già fatto! Il testo di quel provvedimento: «Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università» è stato ritoccato in tempo record  e ieri il presidente della Repubblica ha firmato il provvedimento.
Insomma si è trattato di un ritocchino piccolo piccolo…che creerà nella scuola primaria un terremoto! 
E Il corriere della sera in un interessante articolo precisa: “Il senso dell'integrazione è fin troppo chiaro: «Classi affidate a un unico insegnante e funzionanti con orario di ventiquattro ore settimanali». Si tratta di «paletti» che non potranno essere ignorati nelle prossime trattative tra ministro e sindacati dei prof. Secondo i dati del ministero dell'Istruzione le maestre assunte a tempo indeterminato sono 238 mila. Le classi ammontano a 137 mila 598: 33 mila 224 mila sono a tempo pieno e 104 mila 374 a tempo normale. L'adozione del maestro unico è destinata a ridurre il numero delle cattedre. In che tempi? Questo dipenderà dagli accordi tra i sindacati e il governo. «Abbiamo studiato un piano di razionalizzazione della spesa — ha dichiarato il ministro al settimanale Famiglia Cristiana — che ci consentirà di agire sul numero delle ore di lezione, che verrà abbassato. Così potremo far quadrare i conti e salvare le scuole di montagna. Ma attenzione: non agiremo in base a una logica di risparmio, ma di necessità, perché in questi anni, con le sperimentazioni e il prolungamento a oltranza dell'orario, abbiamo ottenuto tutt'altro che un aumento della qualità».
Insomma cambiare la scuola sì. Potarla un po’ sì. C’è tanta gente che lavora poco e guadagna troppo rispetto a preparazione e impegno. Ma da qui a imporre una riforma dell’ordinamento scolastico senza valide motivazioni pedagogiche no.
Contenimento della spesa sì. Riduzioni e trasformazioni dell’ordinamento scolastico italiano improvvise e radicali no.


Silvana La Porta


Eccovi anche l'interessante comunicato della Gilda







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