Un
gruppo di scienziati della Queen's
University in Canada ha scoperto sul fondo di 50 laghi artici segni
inconfondibili dei mutamenti climatici in atto nell'America settentrionale.
Usando tecniche innovative che permettono di ottenere informazioni dalle alghe
fossilizzate nei sedimenti in fondo ai laghi, i ricercatori hanno trovato segni
di marcati cambiamenti ambientali in diversi laghi, di profondità e
composizione differente, all'interno di una regione che si snoda per 750
chilometri lungo il limite della vegetazione.
“Abbiamo ricostruito un significativo mutamento nell'ecologia di questi
laghi negli ultimi due secoli - hanno spiegato il paleolimnologo John Smol e i
suoi colleghi - che è consistente con condizioni ambientali più calde. Poiché
l'Artico è un ambiente molto vulnerabile ed è di solito la prima area del
continente a mostrare segni di cambiamenti ambientali, può essere usato come un
indicatore per predire quello che avverrà altrove. Si tratta di segnali
importanti che dovrebbero metterci in guardia”. Lo studio sarà pubblicato sul
numero di aprile della rivista “Arctic,
Antarctic, and Alpine Research”.
L'esame delle alghe fossili ha mostrato come l'habitat acquatico di oggi sia
differente da quello di duecento anni fa. I laghi presentano una minor copertura
di ghiaccio e stagioni di crescita più lunghe che in qualche modo alterano
importanti proprietà dell'acqua come la disponibilità di luce e il modo di
stratificazione.
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