Il provveditore facente funzioni, dott. Beniamino
Rametta, a conclusione della stipula
dei contratti a tempo determinato dei docenti
di sostegno e sulla continuità didattica o
meno degli insegnanti che nel decorso anno
scolastico hanno seguito alunni disabili, ha
detto che «la normativa vigente non prevede
la continuità didattica per tutti i docenti, ovviamente
compresi quelli di sostegno, per
cui detti alunni potrebbero non avere lo stesso
insegnante. Naturalmente, trattandosi di
alunni disabili, con particolari problemi sull’apprendimento,
sarebbe opportuno che
continuassero l’attività didattica con lo stesso
docente che ha iniziato una programmazione,
ha seguito una metodologia per un
gratificante loro inserimento nel contesto
della classe, pertanto sarebbe auspicabile
una disposizione legislativa in materia affinché
i docenti restino nella classe assegnata o
scelta per diritto di graduatoria per almeno
un triennio».
Intanto, il problema
degli insegnanti
di sostegno nella
nostra provincia è tutt’altro che risolto.
Le organizzazioni
sindacali continuano
a chiedere i 413
posti non assegnati
in deroga in considerazione
delle circa 250 nuove certificazioni
pervenute successivamente alla determinazione
degli organici. A tal proposito, i segretari
provinciali di Flc-Cgil (Fasciana), Cisl
(Fisichella), Uil (Zammataro), Snals (Tempera),
Cavallaro (Gilda), hanno organizzato per
venerdì, alle ore 10, un sit-in davanti alla Prefettura
finalizzato non solo a ottenere gli ulteriori
posti in deroga al fine di assicurare le
attività didattiche a tutti gli alunni disabili
che frequentano la scuola catanese, ma, nel
contempo, sensibilizzare l’opinione pubblica
trattandosi di un problema prettamente sociale.
Secondo le organizzazioni sindacali i tagli
produrranno la conseguenza disastrosa
che parecchi istituti scolastici avranno classi
numerose fino a superare i 30 alunni. A questo
punto, sicuramente non arriveranno i 413
posti, ma quanto meno un centinaio per recuperare
quei docenti non nominati che hanno
operato bene, dando un valido contributo
affinché la scuola etnea raggiungesse un ottimo
livello; sarebbe doveroso che detti insegnanti
rimanessero al loro posto per continuare
l’attività didattica per la formazione
degli alunni disabili e per il loro produttivo
inserimento nel contesto sociale.
L’auspicio, soprattutto per il sostegno, è
che non vi sia ogni anno il "balletto" di docenti,
che disorienta l’alunno disabile, il quale,
come dice Rametta, dovrebbe avere lo stesso
insegnante fino al completamento del corso
di studio. Da parte sua, il provveditore facente
funzione, collaborato dai funzionari e impiegati
dell’ufficio, sta seguendo tutte le operazioni
per un regolare inizio del nuovo anno
scolastico affinché sin dal prossimo primo
settembre, data di inizio del nuovo anno scolastico
per tutto il personale docente e non,
gli organici siano al completo per avviare
tutte le attività didattiche e organizzative da
realizzare nell’anno scolastico 2008-2009.
C’è da dire infine che, mentre l’ufficio scolastico
provinciale è impegnato nella stipula
dei contratti a tempo determinato, operazione
che si concluderà il 29 agosto per i docenti
e il 30 per il personale Ata, tutte le segreterie
delle scuole sono al lavoro per valutare
tutte le domande (circa 20.000) per l’inclusione
nella terza fascia del personale Ata,
presentate dagli interessati entro il 31 luglio
scorso. Dovranno essere approntate prima le
graduatorie provvisorie e, dopo l’esame di
eventuali ricorsi, quelle definitive.
In conclusione, i lavori preliminari al nuovo
anno scolastico procedono bene, l’unico
problema, molto importante da risolvere, è
quello di potenziare i posti di sostegno, ovviamente
prima del 31 agosto dal momento che,
dal primo settembre, tranne per gli alunni, ha
inizio ufficialmente il nuovo anno scolastico.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)