LA GELMINI E I DOCENTI DEL SUD: SOLO UNA MONTATURA GIORNALISTICA E POLITICA
Data: Mercoledì, 27 agosto 2008 ore 09:53:01 CEST
Argomento: Opinioni


Vi confesso che questo pezzo che sto per scrivere doveva avere un altro tono, un altro tema, un altro taglio. Perché, quando ho letto, nel roboante tam tam mediatico dei giornali, che Maristella Gelmini voleva organizzare dei corsi intensivi per risollevare la conoscenza delle mie materie, e conseguentemente risollevare le sorti della scuola meridionale, mi sono davvero seccata.
Ma come si permette, questa qua? Noi, i docenti meridionali, quelli che all’università e sui libri ci stanno molto più dei docenti settentrionali, trattati così, a pesci in faccia, messi alla berlina in tutta Italia, passati per ignoranti e responsabili dell’arretratezza della scuola italiana?
E fremevo, fremevo. Ho preso la penna, o meglio ho acceso il computer, ho aperto un bel foglio di Word…e mi sono fermata. Perché c’era qualcosa che non mi quadrava. E per vari motivi. Una donna avvocato, abbastanza esperta di politica, che fa una gaffe simile. Boh, qualcosa non mi quadrava. E poi una esponente del centro destra con tutti quei voti che il suo partito prende al sud…solo per intelligenza politica, anche se magari lo avesse pensato, che gli insegnanti meridionali fossero peggiori o meno preparati di quelli settentrionali, non l’avrebbe detto. Non così platealmente.
E così,  fidandomi assai poco dei giornali e della qualità dell’informazione in Italia, mi sono seduta e pazientemente mi sono sciroppata tutta l’intervista al ministro in duetto con Ernesto Galli della Loggia. Devo dire, e vi prego di ascoltarla tutta, che l’ho trovata innanzitutto globalmente interessante per i temi che sono stati dibattuti e per la modalità, pacata e lucida, con cui sono stati affrontati. Possiamo essere più o meno d’accordo, ma sono stati gettati sul tappeto argomenti fondamentali per il futuro della scuola italiana.
Poi sono andata al punto incriminato. Siamo circa a 30 minuti dall’inizio della trasmissione quando, a un’imbeccata di Della Loggia riguardo all’indiscutibile arretratezza dell’Università e della scuola al sud, la Gelmini dice testualmente: “Indubbiamente è un dato oggettivo il livello scadente della scuola nelle regioni del Sud. Non a caso noi quest’anno, in vista dei prossimi test OCSE Pisa 2009, andremo a fare dei corsi intensivi agli insegnanti in Sicilia, in Puglia, in Calabria e in Basilicata. Questo perché siamo perfettamente consapevoli che nella media le regioni del sud ci portano a uno scadimento del livello qualitativo della nostra scuola.”
Ora, ditemi un po’: dov’è che la Gelmini parla dell’ignoranza dei docenti meridionali? Solo chi ascolta in malafede può ricavare questo. Chi invece legge con occhi sgombri da pregiudizi capisce che il ministro voleva dire che, vista la condizione di oggettiva difficoltà nella quale operano i docenti nel Meridione, in vista delle prove OCSE PISA, sarebbe il caso di rivolgere l’attenzione ai poveri professori del sud, che si trovano a lavorare in ambienti deprivati e difficili. Ma solo per metterli in grado di condurre gli alunni ad affrontarle nel miglior modo possibile. Non per migliorare la conoscenza delle loro stesse discipline o pe rimputare a loro la disastrosa condizione della scuola in Sicilia o in Basilicata. Questo la Gelmini non l’ha mai detto né affermato. Non la facciamo così cretina.
Punto e basta. Solo la malafede dei giornalisti, ansiosi come sempre di fare ghiotti scoop a discapito del buon nome della scuola, e di certa cieca opposizione poteva creare lo scandalo di questi giorni. Ecco in quale nazione viviamo. In un paese in cui, invece di pensare ai reali problemi dell’istruzione, si parla per giorni e giorni di una stupidata. Senza alcun amore per la verità.


SILVANA LA PORTA








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