SCUOLA, ARRIVANO LE NOMINE
Data: Lunedì, 25 agosto 2008 ore 01:38:15 CEST
Argomento: Rassegna stampa


24.08.2008. Tensione tra vecchi supplenti e nuovi aspiranti In un’aula caldissima migliaia di docenti precari di sostegno hanno atteso ore per avere una nomina nelle scuole secondarie di primo grado. In questi casi basta poco per fare scoppiare la scintilla, così come è avvenuto venerdì scorso nell’aula delle convocazioni. La tensione è derivata dal fatto che i vecchi supplenti annuali speravano di conservare il posto di lavoro, mentre i nuovi inclusi nella graduatoria auspicavano di ottenere quanto meno delle ore di insegnamento per avere il punteggio ed il rimborso per le spese di viaggio, in caso di nomine in scuole distanti dal paese di residenza.

Malgrado le condizioni climatiche davvero proibitive, le operazioni sono state ultimate in tarda serata. Per la prima volta, dati i tagli di posti, sono state occupate cattedre in organico in istituti molto distanti. A Catania quest’anno gli aspiranti al sostegno sono stati più numerosi rispetto al passato considerato il fatto che molti docenti hanno conseguito il titolo nei mesi scorsi, per cui entro il 30 giugno scorso hanno presentato la documentazione per essere inclusi nell’elenco, facendo aumentare la concorrenza.

In totale, i docenti precari inclusi negli elenchi della scuola secondaria di primo grado sono ben 1306, le nomine fatte sono state 318; hanno maturato il diritto alla nomina i precari inclusi nell’elenco fino al 481 posto. Molti docenti quindi non hanno avuto la nomina e alcuni hanno perso il posto di lavoro. Le uniche speranze per un eventuale recupero restano le supplenze inferiori a sei ore, le cui nomine sono di competenza dei dirigenti scolastici, che recluteranno i nominativi dalle loro graduatorie di istituto. Prima di procedere alla assegnazione di queste supplenze, i capi di istituto dovranno interpellare i docenti di ruolo in organico nella stessa scuola, che potrebbero accettare le ore residue.

L’ufficio scolastico provinciale di Catania resta tra i più affollati d’Italia: molti docenti precari qualche anno addietro scelsero uffici scolastici del nord per essere inclusi nelle graduatorie ad esaurimento; numerosi precari sono stati immessi nei ruoli e quest’anno hanno avuto l’assegnazione provvisoria in istituti della provincia, in attesa del trasferimento definitivo in una scuola del Catanese, evitando così la "terribile code estive" per avere una supplenza annuale.

Intanto, ieri è iniziato il conferimento dei contratti a tempo determinato per il sostegno nelle scuole secondarie di secondo grado. Stesso caldo, stesso affollamento, stessa disperazione. Nella media superiore, contrariamente alla scuola secondaria di primo grado, dove vi è un’unica graduatoria. Gli elenchi sono quattro: area tecnica, area scientifica, umanistica e psicomotoria. Fino a tarda serata si è proceduto alle nomine dell’area tecnica ed umanistica, in totale circa 100 nomine. Anche nella media superiore vi sono meno posti rispetto allo scorso anno.

Il segretario provinciale dello Snals prof. Giovanni Tempera, ha dichiarato: «I tagli previsti sugli organici per il prossimo anno produrranno alla scuola catanese la conseguenza disastrosa che parecchi istituti scolastici avranno classi numerose, in alcuni casi fino a 30 alunni. Tali tagli hanno impedito l’apertura dei corsi serali, con conseguenze gravissime per l’immagine della scuola catanese. Nel sostegno nel prossimo anno scolastico si perdono 413 posti in deroga richiesti e certificati dalle scuole e rispetto al decorso anno scolastico 241.

E’ necessario - continua Tempera - una mobilitazione degli operatori scolastici e dei cittadini che non possono permettere che sulla scuola si abbatta la scure dei tagli, vanificando e mortificando il ruolo sociale e fondamentale che la scuola deve avere in una società in continua evoluzione. La scuola catanese - conclude il segretario dello Snals - come ha fatto egregiamente fino adesso è chiamata a svolgere un ruolo insostituibile di inserimento degli alunni diversamente abili nel circuito dell’apprendimento, onde consentire il raggiungimento dei percorsi formativi, capaci di alleviare il loro disagio sociale e quello delle famiglie».

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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