PASSATO E PRESENTE LEGGENDO DI STORIA:VITA DI UOMINI E DONNE
Data: Sabato, 09 agosto 2008 ore 12:05:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


PASSATO E PRESENTE LEGGENDO DI STORIA

Vita quotidiana di uomini e donne che ci hanno preceduto

di Giulia Pezzella*

Non molto tempo fa mi sono trovata a parlare con un gruppo di adolescenti della storia, del suo significato, del suo valore. Insomma, del perché è così importante studiarla. Ma soprattutto cercavo di spiegare loro che è bella, divertente e affascinante. Mi hanno chiesto come mai ho deciso di fare la storica. Sicuramente un elemento fondamentale nella mia scelta è stato l’aver incontrato sul mio cammino scolastico un’insegnante (l’apostrofo solamente rivela che è una donna!) eccezionale che mi ha fatto scoprire un mondo affascinante, che riusciva a soddisfare la mia curiosità. Prima di lei, però, c’era stata una maestra straordinaria che mi aveva insegnato alcuni concetti fondamentali. Riguardando i quaderni di allora, appare evidente come lei avesse scelto, come impostazione di base, la storia sociale per raccontare come si è sviluppata la storia dell’uomo dalle caverne ai grattacieli. Da allora, probabilmente, ha iniziato a formarsi – e successivamente a radicarsi – l’idea che leggere (studiare, ascoltare) di come vivevano gli uomini prima di noi fosse estremamente stimolante e istruttivo. Per riflettere sul passato non è sufficiente conoscere i grandi eventi. Bisogna saperli contestualizzare nella società che li ha prodotti.

È con particolare attenzione e curiosità che guardo le novità editoriali che raccontano ‘la vita quotidiana’ di chi, prima di noi, ha popolato la Terra.

Di facile lettura e ricco di informazioni è il libro di Alberto Angela Una giornata nell’antica Roma (Mondatori, 2007, pp. 334, € 17), uno dei successi editoriali dell’ultimo periodo natalizio.

Il motivo per cui ha incontrato il gusto di tanti lettori è che l’autore risponde in modo completo e con un linguaggio semplice ad alcune domande elementari che ci siamo posti in molti: come si svolgeva la giornata di un abitante dell’antica Roma? Cosa si provava a passeggiare per le strade della città? Che sapore aveva il cibo? Come era il latino parlato? Che negozi c’erano?

Alberto Angela risponde a queste e a molte altre domande accompagnando per mano il lettore nella Roma imperiale del II secolo d.C., per seguire ora dopo ora una giornata dei nostri celebri antenati.

Ventiquattro ore per esplorare i momenti chiave della giornata pubblica e privata dei cittadini della capitale, dai ricchi patrizi ai poveri plebei. I capitoli scandiscono il passare del tempo: ogni momento della giornata è dedicato ad attività diverse. Inizia con le fasi del risveglio in una casa patrizia, per scoprire i segreti della toilette del dominus e dell’abbigliamento e del trucco della padrona di casa, per poi uscire e andare per le strade della città che comincia ad animarsi, sulle tracce di uno schiavo che è addetto alla pulizia dei panni o seguendo il chiacchiericcio dei clienti di una bottega di barbiere. Il racconto si svolge in zone e ambienti diversi della città, entrando perfino nel Colosseo come spettatori e come gladiatori. Quanti, poi, sono curiosi di sapere quali fossero i costumi sessuali degli antichi romani, troveranno risposte alle loro domande nelle pagine dedicate alle feste e ai luoghi dedicati ai piaceri notturni.

Insomma, un libro piacevole, leggero, ma allo stesso tempo ricco di notizie che, facilmente, rimarranno impresse nella memoria…

Altro periodo, altro genere. Si presenta sicuramente come un libro per addetti ai lavori, cosa che spesso spaventa i lettori, quello di Giovanni Romero, Amori proibiti (Laterza, 2008, pp. 251, € 18).

Il libro racconta la storia di quello che avvenne in Italia tra il Cinquecento e il Seicento, quando convivere senza essere sposati diventò un delitto represso duramente dalle Curie vescovili, non dalle autorità statali. Migliaia di coppie di fatto furono multate, scomunicate, incarcerate e subirono irruzioni nelle loro case. Maggiori furono le pene che toccarono a chi voleva difendere il diritto a vivere una sessualità diversa dall’etica ufficiale: tale atteggiamento causava l’intervento dell’Inquisizione e l’inizio di un processo per eresia.

“Vescovi e inquisitori italiani del tardo Cinquecento si dedicarono al riordinamento della sessualità: gli uni a distruggere famiglie di fatto, gli altri a processare teorici degli amori proibiti”: l’autore ha ricostruito, attraverso una ricchissima documentazione inedita, quel periodo in cui l’intolleranza della Chiesa scavalcò le leggi dello Stato, entrando nella vita privata dei cittadini, processandoli e condannandoli.

Questo volume è interessante per più motivi: da una parte fa scoprire cose – poco note ai più – relative al come si viveva in Italia nel Cinquecento. Molti scopriranno come quel mondo fosse liberale e avanzato per quanto riguarda i costumi, soprattutto se si pensa a quanti dibattiti oggi si anno ancora sulle coppie di fatto. Ma allo stesso tempo si capisce da dove arrivano quelle resistenze che ancora molti manifestano. Dall’altra fa riflettere su cosa può succedere se la Chiesa interviene, con le sue manifestazioni di intolleranza, nella vita delle persone.

Infine, per concludere, si ricorda l’intramontabile Uomo medievale di Jacques Le Goff (Laterza, 19a 2002, pp. 424, € 11), un classico sempre utilissimo per parlare di un periodo di storia spesso difficile da raccontare. Magari l’estate può essere l’occasione per sfogliarlo di nuovo.

*Dottore di ricerca in Storia dei partiti e dei movimenti politici, ha lavorato sui temi relativi alla storia elettorale e sull’analisi dei testi legislativi. Collabora con la casa editrice Leonardo International.







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