le strani dichiarazioni del movimento per l'autonomia
Data: Mercoledì, 06 agosto 2008 ore 08:00:59 CEST
Argomento: Opinioni


Appare strana la presa di posizione, apparsa su La Sicilia del 2 agosto scorso, dell’autorevole esponete dell’Mpa siciliano, on. Commercio, che chiede al minstro della Istruzione il motivo dei tanti tagli di cattedre nelle scuole siciliane che sarebbero devastanti per l’occupazione intellettuale. Strana perchè dovrebbe interrogare, non Gelmini, ma il ministro del tesoro Tremonti che ha imposto i tagli per risparmiare, basandosi per questo anche su uno strumentale (pubblicato sul Libro bianco di Prodi) e ambiguo sbilancio, rispetto alla media europea, del rapporto alunni/docente; e ancora più strana sembra, allorchè si deve registrare che nè lui nè altri esponenti del suo partito sono intervenuti in Parlamento prima che la finanziaria venisse votata, proponendo magarisoluzioni diverse. Se poi si considera che il suo stesso partito l’ha votata, avallando la fiducia al Governo di cui fa parte e al cui diktat non si è sottratto, le sue dichiarazioni appaiono quantomeno incomprensibili. E cogliamo pure un cenno di azzardato populismo nelle sue dichiarazioni, fidando magai nella buona fede dei lettori, quando vorrebbe attribure ruoli istituzionali alla Regione siciliana che in questa specifica materia non ha, visto che gli insegnanti sono a carico dello Stato che per loro spende il 97% dei fondi a disposizione del dicastero dell’Istruzione. E non solo, ma non si capisce come possa fare riferimento alla legge finanzaria del sanguinario Padoa Schioppa, quello delle tasse, che aveva però stanziato i fondi necessari per l’immissione il ruolo dei precari in tre anni attraverso la graduatiria a esaurimento, chidendo il suo rispetto e la sua riesumazione. E non solo ancora. Ma è da tempo che Tremonti, Gelmini e Aprea declamano tagli al personale della scuola, “tanto penosi quanto necessari”, e per questo hanno soppresso perfino il corso Ssis di quest’anno, proprio per non dare speranze ai nuovi laureati. Fra l’altro la riedizione della Legge 54 di riforma della scuola (riforma Moratti) prevede già tagli di materie e di ore soprattutto nei tecnici e nei professionali, per cui dovebbe, l’on. Commercio, chiedere pure la sua ulteriore abrogazione dal momento che la riforma Moratti è stata pensata anche per ridurre personale. Si ha la sensazione che l’esponente dell’Mpa voglia blandire la giusta indignazione dei precari e proporsi come loro paladino, quando invece il dato reale, apertamente sbandierato dai suoi alleati di Governo, è di tagliare e tagliare attraverso svariati meccanismi fra cui l’accorpamento delle classi e la definizione dell’organico sul numero complessivo degli alunni. Sicuramente ci auguriamo che la sua interpellanza al ministro ottenga l’esito sperato e cioè che la legge finanziaria del 2008 di Prodi venga riesumata e che i tagli nella sola (può essere mai?) Sicilia non siano attuati; ma se ciò non avvenisse apparebbe pure opportuno che lui e il suo Movimento prendano le dovute distanze dagli alleati o che, per un principio etico superiore, facciano pubblica autocritica per l’insuccesso.
PASQUALE ALMIRANTE






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