IN DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA E CONTRO OGNI TENTATIVO DI SMANTELLARLA!
Data: Venerd́, 25 luglio 2008 ore 18:32:05 CEST
Argomento: Rassegna stampa


 

Il Comitato Precari - LIGURIA, attraverso la partecipazione diretta dei lettori ha voluto elaborare un manifesto per la scuola di tutti, da diffondere e condividere, nell'intento di coagulare il vario mondo associativo della Scuola intorno ad un unico insieme di valori. Il sito www.paolomalerba.it/precariamente che lo ospita rimarrà aperto per il tempo necessario alla sottoscrizione da parte dei lettori e delle associazioni che si riconosceranno in esso.
Ma eccovi il CIP: Resoconto del sit-in svolto il 23 luglio 2008 in p.zza Montecitorio e dell'audizione alla Camera
(da Orizzonte Scuola.it)

250 docenti precari, in rappresentanza dei 350.000 colleghi, hanno partecipato  al sit-in organizzato dai C.I.P., Comitati insegnanti precari, e dalla Rete docenti precari 11 luglio, in piazza Montecitorio, a Roma. >. Per questo i docenti precari hanno ribadito il loro no sia al piano dei tagli (8 miliardi di €, pari a 1/3 dell'intera manovra finanziaria e 130.000 posti), previsto dal D.L.112, sia al futuro sistema di reclutamento dei docenti, introdotto dal ddl 953 (Aprea). Questo provvedimento, basato sulla chiamata diretta dei presidi, introdurrà clientelismo e nepotismo in sostituzione delle vigenti graduatorie, basate su titoli ed esperienze didattiche acquisite negli anni dagli attuali aventi diritto.

All'iniziativa hanno partecipato tutte le associazioni di categoria già presenti all'incontro dell'11 luglio ed autrici del blog Rete docenti precari, la Cub Scuola, la Gilda degli Insegnanti, i Cobas, Cgil-Cisl-Uil, il Cidi, Rifondazione Comunista, Sinistra Democratica ed il Partito dei Comunisti Italiani. In piazza anche i rappresentanti d'opposizione della VII Commissione Cultura della Camera, Antonio Di Pietro e, per il Pd, Mariangela Bastico ed il ministro dell'istruzione del governo ombra, Maria Pia Caravaglia.

Una delegazione dei Cip e della Rete docenti precari è stata ricevuta alla Camera, in VII Commissione Cultura. La presidente, Valentina Aprea - alla presenza delle onorevoli Caterina Pes, Maria Coscia e Rosa De Pasquale – ha assicurato l'adozione di norme transitorie a salvaguardia dei diritti già acquisiti dai precari ed il mantenimento – qualunque sia il futuro sistema di reclutamento - della quota del 50% in favore degli attuali iscritti nelle graduatorie ad esaurimento. I Cip attendono provvedimenti concreti e sono disponibili al confronto e ai futuri incontri auspicati dall'on. Aprea.

La "Rete Docenti Precari 11 luglio" è un coordinamento formato da CIP - Comitato Insegnanti Precari (www.cipnazionale.it), Rete Precari SSIS, Forum Precari Scuola (bru64.altervista.org/forum/), SSIS-Bar, SSISMA, Orgoglio precario, CIPNA, MIDA, Comitato Precari Liguri (precariliguria.blog.kataweb.it), Precari Milano, ISP Toscana, Gruppo Precari Venezia e altri.
La protesta nasce dall'esigenza di opporsi alle politiche del Governo Berlusconi/Tremonti/Brunetta/Gelmini riguardanti il mondo della scuola.

Pur distinguendosi per la sua apartiticità, la Rete Docenti Precari 11 luglio ha raccolto l'adesione alla manifestazione da parte di Cobas Scuola, RDB, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Commissione Scuola Partito Socialista Genova e altri.

Inaspettata la presenza dell'On. Antonio di Pietro che ha rilasciato numerose dichiarazioni ed espresso solidarietà agli insegnanti precari. Erano presenti alla manifestazione la sottosegretaria all'istruzione del Governo Prodi, la senatrice Bastico (contestata dal gruppo dei Cobas), e il Ministro del Lavoro del governo Prodi Damiano.

Maria Pia Garavaglia, ministro ombra dell'Istruzione, ha dichiarato: "Il governo Prodi aveva avviato un programma di assorbimento di 150.000 precari in 3 anni, il Ministro Gelmini ha firmato 25.000 assunzioni".

I docenti precari manifestano contro i tagli di: risorse, tempo scuola, personale, classi, docenti di sostegno, aule e per chiedere garanzie sulla qualità dell´offerta formativa della Scuola Pubblica Statale.

I docenti precari lottano per:
-) la difesa della Scuola Pubblica Statale, per una scuola di tutti e per tutti;
-) le immissioni in ruolo dei docenti su tutti i posti disponibili;
-) il mantenimento delle graduatorie ad esaurimento e per il loro completo svuotamento da compiersi mediante l´assunzione di tutti i docenti precari.

Solo così si cancellerà dalla scuola italiana la precarietà lavorativa e, di conseguenza, quella didattica che da sempre penalizza le aree geografiche e sociali più svantaggiate del Paese;
-) il riconoscimento ai docenti precari degli stessi diritti economici e di carriera dei docenti di ruolo e dei docenti di religione cattolica.

I docenti precari dicono: -) no al DDL 112 in via di dibattito in Parlamento;
-) no ai massicci tagli agli organici previsti dal governo
- tagli di circa 100mila docenti -, per una manovra di circa. 8 miliardi di euro, corrispondenti a ben un terzo dell'intera manovra economica dello Stato!

L'effetto di questi tagli ricade nell'immediato sul personale precario, ma ha devastanti effetti sulla scuola nel suo complesso;
-) no alla chiamata diretta dei docenti da parte dei Dirigenti scolastici che non garantisce il merito, ma favorisce clientelismo e nepotismo, ostacolando, di fatto, la libertà di insegnamento;
-) no al ddl Aprea n. 953 e a qualsiasi disegno di legge o normativa che leda i diritti acquisiti di centinaia di migliaia di docenti precari, minando alla base il sistema dell'istruzione pubblica, basato sulla libertà di insegnamento;
-) no all'aumento degli alunni per classe, qualità e meritocrazia non si ottengono stipando tanti alunni per classe quanti ne bastano per tagliare le cattedre;
-) no ai tagli sul sostegno, che compromettono l'integrazione scolastica dei diversamente abili;
-) no ai finanziamenti alle scuole private;
-) no ad ogni tentativo di privatizzazione della scuola pubblica e alla trasformazione delle scuole in fondazioni a capitale privato.

Il Comitato Precari Liguri ha partecipato all'iniziativa portando in dote il proprio "Manifesto per la Scuola di Tutti" (www.paolomalerba.it/precariamente/), sottoscritto on line da ormai un migliaio di persone (www.fasce.it/paolo/comitatiepetizioni/comitatoprecariliguri/) e un "decalogo di dieci piccole proposte concrete" (www.fasce.it/paolo/comitatiepetizioni/comitatoprecariliguri/decalogo.asp).


Oggi una consistente rappresentanza di precari e precarie della scuola ha denunciato, con un riuscito sit-in, la politica scolastica del governo e, in particolare, tagli dell'organico che colpiscono contemporaneamente il diritto dei cittadini ad una scuola pubblica di qualità e quello dei colleghi e delle colleghe precari, docenti ed ata, ad un lavoro stabile.

La CUB Scuola, nel dare una valutazione positiva della mobilitazione, sta già preparando, per la metà di settembre, una grande assemblea nazionale dei precari della scuola e del pubblico impiego.

Siamo, infatti, perfettamente consapevoli che, per battere l'attacco ai diritti sociali condotto dal governo e dal padronato, è necessaria una mobilitazione ampia da parte dei colleghi e delle colleghe più colpiti, i precari, ma che tutti i lavoratori della scuola e del settore pubblico debbano scendere in campo e che la mobilitazione debba vedere coinvolto l'assieme del movimento dei lavoratori.

Già il sindacalismo di base, unitariamente, ha indetto uno sciopero genetrale nazionale per la giornata del 17 ottobre. Questa scadenza sarà, per evidenti motivi, preceduta ed accompagnata da iniziative di categoria.

Per la CUB Scuola
il Coordinatore Nazionale
Cosimo Scarinzi







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