La riforma della scuola
Data: Luned́, 21 luglio 2008 ore 23:46:26 CEST
Argomento: Opinioni


"Dopo il federalismo - dice Bossi davanti ad alcune centinaia di sostenitori - bisogna passare anche alla riforma della scuola. Non possiamo lasciare martoriare i nostri figli da gente che non viene dal nord. Il problema della scuola è molto sentito perché tocca tutte le famiglie". "La Padania - aggiunge il ministro - è ormai nel cuore di tutti. Noi ai bambini lo insegnamo, fin da quando nascono, che non siamo schiavi e non lo siamo mai stati".

Il senatùr ha poi passato la parola a Paola Goisis, rappresentante della Lega nella commissione Cultura della Camera, che sta studiando una proposta di riforma dell'istruzione. "Dopo trent'anni di scuola di sinistra - dice Goisis - i nostri studenti sono disorientati, non sanno più cosa significa il rispetto delle istituzioni. Hanno bisogno di essere guidati dal nostro segretario e dai professori del Nord. Non è possibile che vengano da ogni parte a togliere lavoro agli insegnanti del nord. Nella nostra proposta di riforma abbiamo previsto l'obbligatorietà" di essere originari del nord. "Chi non conosce il Veneto non verrà ad insegnare nelle scuole del Veneto. I ragazzi sanno tutti i nomi dei sette Re di Roma, ma non sanno nemmeno cos'è un doge, che dettava legge in tutto il mondo orientale. Siamo pronti con la nostra proposta, quando Bossi ci darà il via noi siamo pronti".  Berlusconi tace e chi tace acconsente.







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