INCONTRO REGIONE-SINDACATI. LOMBARDO: «DA ROMA TAGLI SENZA CRITERIO»
Data: Sabato, 12 luglio 2008 ore 01:54:43 CEST
Argomento: Rassegna stampa


PALERMO. La Regione all’attacco del piano di tagli all’organico dei docenti siciliani previsto dal governo nazionale. A Palermo si sta studiando la possibilità di presentare ricorso per conflitto di competenze con lo Stato per bloccare la cancellazione di 796 posti da docente prevista per luglio. A confermarlo l’assessore al ramo, Antonello Antinoro.

Ieri nel corso dell’incontro a Palazzo d’Orleans con l’assessore ai Beni culturali e alla Pubblica istruzione, Antonello Antinoro, il capogruppo dell’Mpa all’Assemblea regionale siciliana, Lino Leanza, il dirigente generale del dipartimento della Pubblica istruzione, Patrizia Monterosso, e i vertici confederali di Cgil, Cisl, Uil e Snals, il governatore Raffaele Lombardo non ha usato mezzi termini e ha definito la decisione presa a Roma, contenuta in una nota del 4 giugno scorso, di sfoltire le fila dei professori e del personale tecnico amministrativo di 2 mila 521 unità «una manovra senza criterio».

Per Lombardo «le esigenze di razionalizzazione della spesa pubblica hanno determinato un eccessivo taglio di cattedre nell’ultimo biennio con conseguenze sicuramente svantaggiose per la scuola siciliana». Inoltre la violenza con la quale la scure del ministero si sta abbattendo sulla Sicilia non sarebbe giustificata dalla diminuzione della popolazione scolastica. A questo punto Lombardo snocciola i dati: «Nell’anno scolastico 2006-2007 - afferma Lombardo - gli alunni, nell’Isola, sono stati 826 mila e 999, le classi 40 mila e 462, con un decremento, rispetto all’anno precedente, di meno 10 mila e 780 alunni e con un taglio al personale docente di meno 341 unità; nell’anno scolastico 2007-2008 gli alunni sono stati 819 mila e 072, le classi 39 mila e 935, con un decremento di alunni pari a meno 7 mila e 927 unità e un taglio di meno mille e 405 unità di personale docente e amministrativo; per il 2008-2009, a fronte di 810 mila e 325 alunni, 39 mila e 263 classi, con un decremento previsto pari a 9 mila alunni, il taglio di personale docente e amministrativo previsto è, come già accennato, pari a meno 2 mila 521 unità È evidente – conclude Lombardo – la mancanza di un valido criterio, da parte del ministero, nell’operare i tagli sull’organico che, indubbiamente, non risultano proporzionati alla diminuzione della popolazione scolastica».

A Roma sbaglierebbero, per difetto, anche sulle previsione future relative alla popolazione scolastica. Gli alunni che frequenteranno le scuole di secondo grado, sostiene il presidente, saranno quasi 3 mila in più. «Se – osserva sempre Lombardo – la Regione Siciliana, da un lato, non ha competenze sugli organici della scuola, dall’altro lato è invece responsabile della razionalizzazione della rete scolastica. Questo secondo punto è tutt’altro che secondario perché l’organizzazione della rete scolastica – sottolinea il presidente – non può prescindere dalle dotazioni organiche del personale, che dovrebbero essere oggetto di informazione preventiva da parte del ministero».

L’assessore Antinoro ha ricordato che i 794 posti che saranno tagliati entro luglio interesseranno quasi esclusivamente i docenti di sostegno. «A pagare – spiega – saranno quindi gli studenti portatori di handicap, le loro famiglie e in generale, tutta la scuola». Lombardo ha, infine, incassato il plauso dei sindacati. I segretari della Cgil, Cisl e Uil regionali, Italo Tripi, Maurizio Bernava e Claudio Barone hanno parlato di «sintonia trovata con il presidente della Regione che apre buone prospettive di proficue relazioni sindacali ed è di buon auspicio per il proseguo del confronto su tutti gli altri argomenti».

ROBERTO VALGUARNERA (da www.lasicilia.it)







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