Tagli ministeriali e classi affollate. Catania tra le prime dieci d’Italia
Data: Giovedì, 03 luglio 2008 ore 15:27:31 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Centinaia d’insegnanti precari catanesi giornalmente affollano gli uffici dell’ex provveditorato agli studi e le segreterie dei sindacati della scuola: in pericolo, infatti, c’è il loro posto di lavoro. In effetti, i molti tagli di cattedre stanno creando allarmismo, dal momento che rispetto al decorso anno scolastico sarà molto esiguo il contingente di posti che sarà assegnato a Catania per l’immissione nei ruoli e, di conseguenza, diminuiranno i posti destinati alle supplenza annuale. Basti pensare che il ministero ha attivato la procedura per l’immissione nei ruoli a livello nazionale di 25mila posti per i docenti e 7.000 per il personale Ata, per cui nella nostra provincia verrebbero assegnati in tutti gli ordini di scuola circa 450 posti, quantitativo di gran lunga inferiore rispetto all’anno scolastico 2007/2008.

Basti pensare che nella scuola secondaria di secondo grado si prevedono circa 150 immissioni nei ruoli, divisi in ben 123 classi di concorso (1/2 posti per ogni classe concorsuale). Sempre restando nella Media superiore, i posti disponibili nella classe di concorso di italiano e storia, sono solo 3, nella classe 051, 14: una situazione davvero preoccupante che deriva dal fatto che il rapporto alunno-classe è del 22,40%, mentre a Siracusa è del 19,98%, cioè Catania ha il primato rispetto alle altre province siciliane.

Conseguenze. In diversi istituti vi saranno classi con oltre 30 alunni, confermate in tale elevata consistenza, mentre uno opportuno sdoppiamento avrebbe determinato un incremento di posti di lavoro per i docenti precari. Una situazione davvero preoccupante considerato che le graduatorie ad esaurimento nella nostra provincia sono tra le più affollate d’Italia. La prova è data dal fatto che lo scorso anno molti docenti precari catanesi hanno scelto l’inclusione negli elenchi ad esaurimento degli uffici scolastici provinciali del nord ed hanno ottenuto il passaggio nei ruoli. Situazione difficile anche nel settore della scuola primaria, dove i posti disponibili sono solo 19, mentre lo scorso anno scolastico erano circa 70. Tagli anche nella scuola secondaria di primo grado, malgrado siano di meno rispetto alla Media superiore.

Per esempio i posti disponibili per le materie letterarie sono 117 ed il rapporto alunno-classe è di 21,29%, più disponibilità nella scuola dell’infanzia (81 posti). Comunque, come abbiamo pubblicato in altre occasioni, dall’esame dell’organico di diritto la diminuzione di posti nella nostra provincia è la seguente: scuola primaria 143 posti in meno; secondaria di primo grado, 82; secondaria di secondo grado, 126; per un totale di 351. A livello regionale i tagli di posti sono 1744. A questi bisognerà aggiungere altri 700 soppressioni che saranno decretate con l’organico di fatto, un centinaio nella nostra provincia.

Tagli che, secondo i sindacati della scuola, non sono giustificati dal calo demografico, ma, dalla nota ministeriale del 4 giugno scorso, per conseguire risparmi ed economie di bilancio. Si tratta per le organizzazioni sindacali di «una scelta irresponsabile in controtendenza con le scelte e le indicazioni della comunità europea che impedirà definitivamente di conseguire gli obiettivi di Lisbona entro il 2010 e ,ovviamente significa disinvestire sul futuro delle giovani generazioni. La cosa più curiosa deriva dal fatto che nella nostra provincia i posti effettivamente vacanti sono circa 2500, mentre il contingente di immissioni nei ruoli sarà come si è detto molto esiguo, per cui la schiera dei precari anziché diminuire aumenterà.

Infatti, il numero di classi nell’organico di diritto nella Media di primo grado nell’anno scolastico 2007-2008 era di 1869, in quello del 2008-2009, 1841: nella scuola secondaria di secondo grado 2701 (2007-2008), 2645 (2008- 2009), contrazioni da attribuire solo in parte al calo demografico. Tagli che ovviamente incideranno sull’apprendimento degli alunni e sull’offerta formativa.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)

 

 

I TAGLI IN ITALIA  - LE RIDUZIONI MAGGIORI
   PROVINCIA  POSTI TAGLIATI  DI CUI DOCENTI
  1 NAPOLI 6.665 4.124
  2 ROMA 6.400 3.892
  3 MILANO 5.677 3.451
  4 TORINO 3.615 2.149
  5 BARI 3.195 1.909
  6 SALERNO 2.588 1.565
  7 PALERMO 2.518 1.499
  8 CATANIA 2.354 1.420
  9 CASERTA 2.296 1.481
10 COSENZA 1.917 1.153

 

I TAGLI IN SICILIA

PROVINCIA INFANZIA PRIMARIA MEDIA SUPERIORI TOTALE DOCENTI ATA
AGRIGENTO 84 187 164 172 606 415
CALTANISSETTA 57 128 108 119 412 266
CATANIA 115 437 399 469 1.420 933
ENNA 44 96 99 75 314 178
MESSINA 106 370 302 235 1.013 594
PALERMO 101 469 480 449 1.499 1.019
RAGUSA 76 108 109 126 420 282
SIRACUSA 83 149 136 202 571 366
TRAPANI 55 195 204 174 627 396
 
Fonte: Elaborazione su dati Governo e Ministero dell'Istruzione - P&G Infograph






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