Centinaia d’insegnanti precari catanesi
giornalmente affollano gli uffici dell’ex
provveditorato agli studi e le segreterie
dei sindacati della scuola: in
pericolo, infatti, c’è il loro posto di lavoro.
In effetti, i molti tagli di cattedre
stanno creando allarmismo, dal momento
che rispetto al decorso anno
scolastico sarà molto esiguo il contingente
di posti che sarà assegnato a Catania
per l’immissione nei ruoli e, di
conseguenza, diminuiranno i posti destinati
alle supplenza annuale. Basti
pensare che il ministero ha attivato la
procedura per l’immissione nei ruoli a
livello nazionale di 25mila posti per i
docenti e 7.000 per il personale Ata,
per cui nella nostra provincia verrebbero
assegnati in tutti gli ordini di
scuola circa 450 posti, quantitativo di
gran lunga inferiore rispetto all’anno
scolastico 2007/2008.
Basti pensare che nella scuola secondaria
di secondo grado si prevedono
circa 150 immissioni nei ruoli, divisi
in ben 123 classi di concorso (1/2
posti per ogni classe concorsuale).
Sempre restando nella Media superiore,
i posti disponibili nella classe di
concorso di italiano e storia, sono solo
3, nella classe 051, 14: una situazione
davvero preoccupante che deriva dal
fatto che il rapporto alunno-classe è
del 22,40%, mentre a Siracusa è del
19,98%, cioè Catania ha il primato rispetto
alle altre province siciliane.
Conseguenze. In diversi istituti vi
saranno classi con oltre 30 alunni, confermate
in tale elevata consistenza,
mentre uno opportuno sdoppiamento
avrebbe determinato un incremento di
posti di lavoro per i docenti precari.
Una situazione davvero preoccupante
considerato che le graduatorie ad
esaurimento nella nostra provincia sono
tra le più affollate d’Italia. La prova
è data dal fatto che lo scorso anno molti
docenti precari catanesi hanno scelto
l’inclusione negli elenchi ad esaurimento
degli uffici scolastici provinciali
del nord ed hanno ottenuto il passaggio
nei ruoli. Situazione difficile anche
nel settore della scuola primaria,
dove i posti disponibili sono solo 19,
mentre lo scorso anno scolastico erano
circa 70. Tagli anche nella scuola secondaria
di primo grado, malgrado siano
di meno rispetto alla Media superiore.
Per esempio i posti disponibili
per le materie letterarie sono 117 ed il
rapporto alunno-classe è di 21,29%,
più disponibilità nella scuola dell’infanzia
(81 posti). Comunque, come abbiamo
pubblicato in altre occasioni,
dall’esame dell’organico di diritto la
diminuzione di posti nella nostra provincia
è la seguente: scuola primaria
143 posti in meno; secondaria di primo
grado, 82; secondaria di secondo
grado, 126; per un totale di 351. A livello
regionale i tagli di posti sono 1744. A
questi bisognerà aggiungere altri 700
soppressioni che saranno decretate
con l’organico di fatto, un centinaio
nella nostra provincia.
Tagli che, secondo
i sindacati della scuola, non sono
giustificati dal calo demografico,
ma, dalla nota ministeriale del 4 giugno
scorso, per conseguire risparmi
ed economie di bilancio. Si tratta per le
organizzazioni sindacali di «una scelta
irresponsabile in controtendenza con
le scelte e le indicazioni della comunità
europea che impedirà definitivamente
di conseguire gli obiettivi di Lisbona
entro il 2010 e ,ovviamente significa disinvestire sul futuro delle giovani
generazioni. La cosa più curiosa deriva
dal fatto che nella nostra provincia i
posti effettivamente vacanti sono circa
2500, mentre il contingente di immissioni
nei ruoli sarà come si è detto
molto esiguo, per cui la schiera dei
precari anziché diminuire aumenterà.
Infatti, il numero di classi nell’organico
di diritto nella Media di primo grado
nell’anno scolastico 2007-2008 era
di 1869, in quello del 2008-2009, 1841:
nella scuola secondaria di secondo
grado 2701 (2007-2008), 2645 (2008-
2009), contrazioni da attribuire solo in
parte al calo demografico.
Tagli che ovviamente incideranno
sull’apprendimento degli alunni e sull’offerta
formativa.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)
I TAGLI IN ITALIA -
LE RIDUZIONI MAGGIORI |
|
PROVINCIA |
POSTI
TAGLIATI |
DI CUI
DOCENTI |
1 |
NAPOLI |
6.665 |
4.124 |
2 |
ROMA |
6.400 |
3.892 |
3 |
MILANO |
5.677 |
3.451 |
4 |
TORINO |
3.615 |
2.149 |
5 |
BARI |
3.195 |
1.909 |
6 |
SALERNO |
2.588 |
1.565 |
7 |
PALERMO |
2.518 |
1.499 |
8 |
CATANIA |
2.354 |
1.420 |
9 |
CASERTA |
2.296 |
1.481 |
10 |
COSENZA |
1.917 |
1.153 |
I TAGLI IN SICILIA |
PROVINCIA |
INFANZIA |
PRIMARIA |
MEDIA |
SUPERIORI |
TOTALE DOCENTI |
ATA |
AGRIGENTO |
84 |
187 |
164 |
172 |
606 |
415 |
CALTANISSETTA |
57 |
128 |
108 |
119 |
412 |
266 |
CATANIA |
115 |
437 |
399 |
469 |
1.420 |
933 |
ENNA |
44 |
96 |
99 |
75 |
314 |
178 |
MESSINA |
106 |
370 |
302 |
235 |
1.013 |
594 |
PALERMO |
101 |
469 |
480 |
449 |
1.499 |
1.019 |
RAGUSA |
76 |
108 |
109 |
126 |
420 |
282 |
SIRACUSA |
83 |
149 |
136 |
202 |
571 |
366 |
TRAPANI |
55 |
195 |
204 |
174 |
627 |
396 |
|
Fonte: Elaborazione su dati
Governo e Ministero dell'Istruzione - P&G Infograph |