LA PROPOSTA DI UNA GRADUATORIA NAZIONALE PER IL RECLUTAMENTO
Data: Giovedì, 03 luglio 2008 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Opinioni


La proposta di una graduatoria nazionale per il reclutamento
Da dichiarazioni, sembrerebbe che le graduatorie ad esaurimento siano arrivate, con ogni probabilità, al loro capolinea; credo che la loro abolizione potrebbe entrare nel pacchetto di norme che questo governo varerà sul reclutamento degli insegnanti; intanto, in attesa degli effetti dell'andata a regime della cura di cavallo sulla scuola e sugli organici in particolare di Gelmini-Brunetta -Tremonti e dei prossimi pensionamenti, si potrebbe avere uno stop alle immissioni in ruolo già a partire dal 2009/2010 , in ogni caso sembra essere arrivato al capolinea l'attuale sistema a due canali di reclutamento (graduatorie. ad esaurimento provinciali e concorso DDG 1999 regionale) ed è sotto gli occhi di tutti la conferma della precarizzazione della professione in quanto il contratto, a tempo determinato, rappresenta una struttura più flessibile e a buon mercato, prova ne sia che quest'anno si assume solo sul 50% dei posti vacanti per il 2008/2009
Considerato che le graduatorie ad esaurimento sono graduatorie ormai blindate e che non è possibile affatto trasferirsi in altra provincia se non in coda e che l'ambito territoriale, ove poter essere in messi in ruolo è fin troppo esiguo (provincia), considerando che la blindatura ha determinato una carenza di insegnanti soprattutto nelle province del nord e una saturazione nelle province del sud, e che per l'esiguità di posti in alcune province inefficace è la permanenza nella graduatoria medesima ai fini dell'immissione in ruolo; per rendere le graduatorie, prima che esse scompaiano definitivamente, un strumento effettivo di stabilizzazione del posto di lavoro per precari con più anni di insegnamento nel loro curriculum , a mio avviso bisognerebbe immediatamente rendere valide le graduatorie ad esaurimento sul tutto il territorio nazionale, si tratterebbe di fondere le graduatorie provinciali e fare un'unica graduatoria nazionale, ovviamente per quanto riguarda le sole immissioni in ruolo, dando la possibilità agli interessati di scegliere su un ventaglio ampio di province, ovvero di scegliere ( a suo rischio e pericolo) anche solo la provincia di residenza.
Con gli attuali mezzi informatici che abbiamo a disposizione, la cosa si potrebbe fare rapidamente. Ovviamente per porre in atto questo progetto ci vuole un provvedimento legislativo, anche rischiando uno slittamento delle immissioni in ruolo.
 
Integrazione alla proposta:
Certo che l'idea progetto andrebbe perfezionata, all'immissione in ruolo dovrebbe esser messo in condizione: a) di scegliere su tutto il territorio nazionale; b) su un numero di province di suo interesse, C) solo sulla provincia di precedente inserimento; inoltre bisognerebbe permettere ai neo nominati , una volta avuta assegnata la provincia di titolarità, attribuita centralmente secondo la priorità espressa dall'aspirante, la possibilità di presentare subito l'assegnazione provvisoria interprovinciale, in deroga al CCNI , che oggi vieta ai neo immessi in ruolo l'assegnazione provvisoria nello stesso anno dell'immissione.
L'idea progetto è dettata da considerazioni realistiche, temendo che questo sia l'ultimo treno per il doppio canale di reclutamento. In ogni caso credo che questa metamorfosi delle graduatoria è di garanzia proprio per i precari storici, quelli che hanno diversi anni d'insegnamento e rischiano di restare precari a vita con punteggi altissimi, mentre altri precari con pochi anni d'insegnamento ,grazie alla loro collocazione geografica, entreranno nei ruoli.
 
Libero Tassella
30/06/2008
 






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