AD ASTA A LONDRA IL PREZZO PIU' ALTO PER OPERA PITTORE IMPRESSIONISTA FRANCESE
Data: Mercoledì, 25 giugno 2008 ore 16:46:40 CEST
Argomento: Rassegna stampa


L'opera - dipinta su una tela di un metro per 2 e dipinta da Monet (1840-1926) nel 1919, alla fine della sua carriera a Giveny - aveva un prezzo stimato tra i 23 e i 30 milioni di euro; e ha polverizzato il record precedente l'artista, stabilito a maggio da 'Le pont sur le chemin de fer d'Argenteuil' (Il ponte ferroviario ad Argenteuil) venduto a New York per 37 milioni di dollari.
Claude Monet inizia a dipingere molto presto. Ma è l'incontro con i giovani Renoir, Bazille e Sisley nell'atelier di Gleyre ad imprimere una svolta decisiva al suo stile.
Monet trascorre molto tempo a dipingere all'aperto in compagnia dei nuovi amici. Con loro si confronta e sperimenta. Come loro, conduce la quotidiana lotta per la sopravvivenza. Ma tutto è subordinato alla travolgente passione per la pittura. Questa passione non lo porta alla fama o alla ricchezza, ma alla nascita dell'Impressionismo, vale a dire, la più importante invenzione dell'arte dell'800.
È straordinario come alcuni giovani pittori abbiano potuto intraprendere una strada così personale e innovativa. Ma la cosa appare ancora più straordinario se si pensa all'ambiente in cui questi giovani hanno agito. Parigi nella seconda metà dell'800! Un luogo carico di pressioni, tensioni e anche esasperazioni. Un luogo, però, che offriva anche delle opportunità.

Claude Monet ha svolto un ruolo cardine nella vicenda dell'Impressionismo.
Attraverso l'analisi delle sue opere si possono conoscere le tappe cruciali nello sviluppo del movimento. Peraltro, mettendo a confronto le sue opere con quelle dei compagni, si possono capire le principali differenze e le loro rispettive personalità.(Da Quotidiano) M.AlloDal punto di vista dei soggetti, Monet presenta senza dubbio una particolarità. È la tendenza a ripetere lo stesso soggetto più volte, anche a brevissima distanza di tempo.
Questa tendenza nasce dall'interesse dell'artista per le modificazioni che il soggetto subisce, sotto l'effetto delle diverse ore del giorno e delle diverse condizioni meteorologiche.
In definitiva, il soggetto in se riveste per l'artista un'importanza limitato. Rappresenta il supporto che registra le trasformazioni della luce e del colore.
Già negli anni '70 Monet comincia a dipingere più volte lo stesso soggetto: ad esempio la stazione di Saint-Lazare. Ma dalla seconda metà degli anni '80 in poi, l'artista lavora quasi esclusivamente per cicli tematici.

Attratto dal naturalismo di Courbet e dei pittori di Barbizon, Monet matura il suo interesse per la luce lavorando "en plein air". Dipingendo sulle spiagge di Normandia o sulle rive della Senna, dove la luce non è univoca come negli atelier. Si accorge così che gli oggetti cambiano colore continuamente. Capisce di poter riprodurre sulla tela solo l'impressione visiva: non le cose come le conosce, ma le zone di colore come effettivamente si presentano. Alla ricerca di nuove soluzioni cromatiche, stende il colore a tocchi, con pennellate brevi e sciolte.

La scoperta dei quadri di Turner, avvenuta a Londra nel 1870, risulta fondamentale per l'evoluzione del suo stile. Inseguendo le atmosfere brumose dell'artista inglese, dipinge varie opere, tra cui Impression. Soleil levant, quella da cui deriverà la denominazione "impressionismo".
Da quel momento, Monet non cerca più di riprodurre la natura, ma di trasmettere sensazioni visive. Dipinge lo stesso tema, registrando le infinite varianti temporali.
Nonostante le difficoltà finanziarie, con imperturbabile tenacia Claude Monet sviluppa i suoi famosi cicli, dove la visione lucida della realtà gradatamente lascia posto all'emozione. Superato l'acceso cromatismo dei Pouple (Pioppi) e dei Meules (Covoni di fieno), la sua pittura comincia a sfaldarsi nella luce con le Cathédrale de Rouen (Cattedrali di Rouen) (1892-1894). Al volgere del secolo appaiono i Bassin aux nymphéas (laghetto con ninfee). Nei primi anni del '900 è la volta della serie di vedute londinesi con il Parlamento, Waterloo Bridge e Charing Cross Bridge nella nebbia. Negli stessi anni si dedica alle Nymphéas (Ninfee)(1899-1926) e alle Rose(1925-1926).
Ma non basta. Le ninfee sull'acqua hanno bisogno bisogno di più spazio. La tela comincia ad espandersi, ad abbracciare l'intero sguardo dell'osservatore. L'acqua diventa una specie di cosmo. Alla superficie le forme si sfaldano, trasformandosi in lontane parvenze. Monet dà l'impressione di giungere ad un passo dall'astrazione, come era avvenuto a Turner. Restano solo colore, luce, sensazioni. Una pittura quasi "informale"...







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