INTERVISTA ALLA PETRUZZI, L'ISPETTRICE RIMOSSA DAL MINISTRO
Data: Venerd́, 20 giugno 2008 ore 09:21:41 CEST
Argomento: Comunicati


Caterina Petruzzi, la coordinatrice dell'équipe di selezione delle prove
 è stata rimossa ieri.
"Mi hanno ghigliottinata
 ma sono gli altri a sbagliare".

Su "Ossi di Seppia" avevo ragione io
 e ho mandato una nota al Ministero: mai resa pubblica
 Il lavoro di preparazione è lungo e complicato.
 Da più di 40 anni mi dedico ai testi

Mario Reggio la Repubblica 20.6.2008
ROMA - «Mi hanno ghigliottinata, ma non sono risentita. Mi sento serena. Ho ricevuto tantissime telefonate di sostegno. La scorrettezza che è stata commessa nei miei confronti si ritorce su chi l'ha fatta». Caterina Petruzzi, 67 anni, tarantina, figura storica del ministero della Pubblica Istruzione, ieri sera ha chiuso per l'ultima volta alle sue spalle la porta blindata del bunker al piano seminterrato di viale Trastevere dove ha trascorso gli ultimi 15 anni della sua vita come coordinatrice dell'équipe di selezione delle prove della maturità.
Ha pagato per l'errore su Montale?
«Ma quale errore. Avevo preparato una nota per il ministro che è rimasta lettera morta. La lirica di Montale, originariamente, era ispirata al ballerino russo che aveva colpito il poeta per le sue movenze femminee. Nell'ultima versione di "Ossi di Seppia" Montale ha tolto tutte le dediche ed ha esaltato il ruolo salvifico dell'amore assoluto di cui è capace solo una donna. L'uomo non è il maschio, ma l'essere umano».
Eppure la compagna di Montale e molti critici letterari contestano la sua versione.
«So quello che dico. Altri forse parlano senza sapere. Da più di quaranta anni mi dedico allo studio dei testi. Dopo la laurea in Greco all'università di Bari mi sono specializzata in Bibliografia alla Biblioteca Vaticana e lì ho maturato una particolare sensibilità alle fonti letterarie, storiche e filosofiche. Nessuno conosce l'immane lavoro relativo alla scelta, controllo, valutazione delle proposte, il compito principale di chi coordina l'équipe di ispettori che elabora le ipotesi di prove scritte della maturità, assieme a quello della segretezza. Ed io l'ho fatto per quindici anni. Solo per lo scritto d'italiano vengono mobilitati 40 ispettori. Si studiano i risultati delle tracce dell'anno precedente, in sostanza come hanno risposto gli studenti. Poi ci si mette al lavoro. Il primo incontro, di solito, si tiene all'Accademia della Crusca di Firenze, Gli ispettori sono specializzati in italiano, storia, filosofia ed arte. Ognuno elabora le sue proposte, corredate dalla bibliografia, io le seleziono, le studio, controllo le fonti, poi le presento al ministro. Quest'anno a Fioroni ne ho consegnate circa duecento. Ma nessuno degli ispettori sapeva le proposte dei colleghi. Poi il ministro sceglie».
Lo stesso per la seconda prova?
«Abbiamo 812 indirizzi nelle scuole superiori, che abbiamo sintetizzato in 700 prove scritte. Più la traduzione in tedesco per Bolzano ed in Sloveno per Trieste e Gorizia. Nessuno si rende conto di cosa significa chiudere la partita entro il mese di marzo di ogni anno».
Per quanti anni ha coordinato l'équipe?
«Il primo incarico è stato nel ‘93, ministro dell'Istruzione era Rosa Russo Jervolino, poi confermato da tutti quelli che si sono susseguiti. Con Luigi Berlinguer ho lavorato alle nuove prove d'esame. Letizia Moratti mi propose per la Croce della Repubblica per la cultura. La medaglia d'oro mi venne consegnata nel 2003 dal presidente Ciampi. Dal 1 settembre 2007 sono in pensione, ma il ministro Fioroni mi pregò di restare. Il decreto non venne firmato e io ho lavorato gratis. Ma non pretendo nulla, amo ed ho sempre amato la scuola. Da quando mi sono laureata in Greco a Bari fino ad oggi».
 







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