UNA STUDENTESSA SPECIALE
Maturanda di 86 anni sceglie tema su sms
Edith Linke: Montale con il suo mal di vivere non mi corrisponde. Meglio Internet. E poi, forse, l'Università
«Montale con il suo "mal di vivere" non mi corrisponde», ma Internet e gli sms telefonici sì: è il commento ai temi di maturità di una studentessa di 86 anni, Edith Linke, giunta in Italia nel 1946 da Teplice, in Boemia, la maturanda torinese che ha fatto più parlare di sè. È uscita serena dall'aula dove aveva appena sostenuto la prima prova, quella dello scritto d'italiano, e per nulla provata dalle cinque ore passate a scrivere di nuove forme di comunicazione, la traccia più gettonata tra i diciottenni dell'Istituto professionale Giulio. «Non ho avuto nessun problema ad affrontare la prova - racconta - la letteratura italiana è la materia che più mi piace, ma avrei preferito una traccia su Pascoli. Montale, con il suo "mal di vivere", non mi corrisponde».
Dei nuovi mezzi di comunicazione, nel suo tema, Edith ha elogiato la velocità, la praticità, la possibilità di averli con sè nei momenti di emergenza. «Conosco Internet e il telefono cellulare, anche se lo uso solo in montagna, dove manca la linea normale - racconta - ma so bene come funzionano gli sms». Ha scambiato le prime impressioni, fuori dall'istituto, con le allieve della scuola serale che l'hanno accompagnata in questa avventura e non perdono occasione per elogiarla. «È stata la nostra colonna d'Ercole - ha commentato Viviana - di fronte a un esempio simile qualsiasi nostra difficoltà sembrava una sciocchezza». Del resto, Edith è arrivata all'esame di maturità con il massimo dei crediti e senza mai perdere un giorno di scuola, dopo aver ottenuto la licenza media nello stesso istituto. «I suoi appunti, perfetti, circolavano spesso tra gli studenti e non ha mai risparmiato un aiuto ai compagni», aggiunge la vicepreside Maria Teresa Burzio.
Ha scelto l'indirizzo di Tecnico dei servizi sociali, perchè era l'unico che permettesse di accorpare i primi due anni. Lei di giorno studiava e la sera frequentava le lezioni, fino alle 23.15. Poi tornava a casa e cenava. «Alla mia età, conviene accelerare un pò i tempi» commenta divertita. Perfettamente inserita in classe, Edith non si è mai sentita anziana tra i compagni: «In classe c'erano persone di ogni età, tra cui molti stranieri che mi hanno accolta benissimo. Mi sono sempre sentita alunna tra gli alunni». Edith si prepara all'esame di Tecnica amministrativa di domani con tranquillità, l'unica preoccupazione è per la prova di matematica di lunedì. Dopo la maturità, ha in programma un anno sabbatico da dedicare alla cultura (ha fatto l'abbonamento per oltre cento musei del torinese) e alla ginnastica, ma non esclude di iscriversi anche all'università.
