MANOVRA: TAGLIATI 100MILA POSTI ALLA SCUOLA, PAURA PER I PRECARI
Data: Giovedì, 19 giugno 2008 ore 00:49:02 CEST
Argomento: Comunicati


per i dipendenti in esubero che non vogliono trasferirsi rischio licenziamento
Manovra, via in 100mila dalla scuola

Ddl di Brunetta: prevista una maxiriduzione del personale scolastico e provvedimenti contro i fannulloni

ROMA - Licenziamento dei fannulloni, premi al merito, lotta senza quartiere all'assenteismo, qualità dei servizi, dirigenti-manager, mobilità: sono solo alcune delle novità della rivoluzione Brunetta che il ministro della Funzione Pubblica presenterà mercoledi in consiglio dei ministri. Un disegno di legge delega composto da sette articoli e che rappresenterà uno degli allegati alla manovra economica.  Secondo il provvedimento, chi presenterà certificati falsi o timbrerà il cartellino lasciando poi l'ufficio non solo si macchierà del reato di truffa aggravata e potrà essere licenziato, ma si vedrà pure decurtare lo stipendio. Non solo: il ministero sta lavorando anche a rendere più incisivi i controlli medici durante i periodi di assenza per malattia del dipendente con un ampliamento della fascia oraria delle visite al mattina e al pomeriggio e pure nei giorni di festa. La misura potrebbe essere anticipata nel decreto Tremonti insieme ai tagli di spesa che, secondo indiscrezioni, dovrebbero ammontare nel pubblico impiego a 3 miliardi.

TAGLI ALLA SCUOLA - Il maggior sacrificio toccherebbe alla scuola con una riduzione di personale di 100 mila unità, ma ci sarebbe anche una stretta sulle consulenze, un blocco del turn over più rigido, mentre per molti precari i sindacati temono il licenziamento. In particolare, si registra l'allarme della Cgil sui tagli complessivi della manovra che porterebbero «il paese in ginocchio». Una rivoluzione, dunque, quella di Brunetta destinata ad incidere profondamente sul settore se riuscirà ad andare in porto. Un lavoro che continuerà nel tempo: il governo, infatti, con il provvedimento di mercoledi chiederà al parlamento la delega ad adottare entro un anno uno o più decreti per riformare il lavoro pubblico.

FANNULLONI LICENZIATI - È uno dei cavalli di battaglia di Brunetta. La convinzione è che per potenziare l'efficienza degli uffici bisogna combattere la scarsa produttività. Si tratta di semplificare e accelerare il procedimento disciplinare. Va in questo senso l'idea di prevedere la possibilità di licenziare il dipendente, nei confronti del quale è stato aperto un procedimento penale, anche prima di essere condannato. Finora era prevista solo la sospensione dal lavoro, ma continuava a percepire parte della retribuzione.

LOTTA ASSENTEISMO - Obiettivo: abbattere in tre anni i tassi di assenteismo nel settore pubblico per portarli al livello del privato. Chi presenterà certificati medici falsi e attesterà false presenze sarà tenuto all'obbligo al risarcimento del danno patrimoniale, pari al compenso corrisposto a titolo di retribuzione nei periodi per i quali sia stata accertata la mancata prestazione.

DIRIGENTI-MANAGER - La dirigenza avrà più autonomia, sarà più responsabilizzata, ma sarà anche la prima ad essere valutata. Solo un numero limitato di dirigenti, i più bravi a raggiungere gli obiettivi, percepiranno il salario accessorio. Tra le novità anche il concorso per i direttori generali ora, invece, incaricati dal ministro.

MOBILITÀ - Per i dipendenti in esubero che rifiutano di spostarsi, l'idea è di introdurre un sistema di rilevamento del personale eccedente «perchè non più funzionale alla struttura o perchè inutile sotto il profilo della competenza e della professionalita». In quest'ultima ipotesi, sarà collocato a disposizione, percepirà la sola retribuzione di base, sarà riqualificato e riassegnato ad altra amministrazione. Ma in caso di rifiuto, sarà licenziato.

STRETTA SU CONTRATTAZIONE - È prevista una regolamentazione con legge dell'organizzazione del lavoro, della valutazione del personale e del procedimento disciplinare. Per la contrattazione c'è il rigido rispetto dei vincoli di bilancio.







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