ROMA.
18.06.2008. Notte prima degli esami, quella appena
trascorsa, per i maturandi 2007-2008. Oggi
è la giornata «clou» per circa 496.000 candidati
che si cimenteranno con la prima prova
scritta, il tema di italiano, uguale per tutti.
IL MESSAGGIO DEL MINISTRO. «Vi sono vicina
e vi faccio un grosso in bocca al lupo»: è il
messaggio del ministro dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca, Maria Stella Gelmini:
«Non voglio fare della retorica, e ricordare
solo che l’esame di maturità è una tappa
fondamentale nella crescita educativa, ma
anche umana, dei ragazzi. In questo momento
so bene che tra loro prevale l’agitazione e
la preoccupazione. È normale. Anche per me
è stato così. Ci tengo comunque a dire a tutti
i 500 mila ragazzi che solo loro vicina».
LA SCELTA DELLE PROVE. Le tracce sono state
individuate da una commissione di esperti,
che ha poi sottoposto una rosa di proposte
al ministro per la scelta finale (la selezione è
stata fatta dal ministro precedente).
GLI SCRITTI. Sono confermate le tipologie
adottate negli anni passati: analisi di un testo
letterario, produzione di un saggio breve o di
un articolo di giornale, tema di argomento
storico, tema di attualità. In calendario per
domani, la seconda prova scritta (quest’anno
greco per il classico e matematica per lo
scientifico) mentre, con un week-end di riposo
in mezzo, il 23 giugno si tornerà in classe
per il terzo e ultimo scritto, il cosiddetto quizzone,
messo a punto dalle singole commissioni
esaminatrici.
GLI ORALI. Archiviati i tre scritti, la strada
per gli studenti comincia a essere in discesa.
Dopo la correzione dei compiti si passa, infatti,
ai colloqui svolti su argomenti di interesse multidisciplinare attinenti ai programmi e
al lavoro didattico dell’ultimo anno di corso.
È prevista la presentazione di una tesina redatta
nel formato preferito, anche multimediale,
e si potrà iniziare l’esame con un argomento
a scelta e, negli indirizzi pedagogicomusicali,
mediante l’esecuzione di un brano
musicale.
DEBITI. Poiché la riforma dell’esame di maturità
entrerà a pieno regime soltanto nel
2008-2009, quest’anno valgono ancora le disposizioni
transitorie. E dunque, in sede di
scrutinio finale, il consiglio di classe ha fatto
una valutazione complessiva dello studente
con la possibilità di decidere l’ammissione
anche di candidati che presentavano valutazioni
non sufficienti nelle singole discipline,
tenendo conto degli sforzi compiuti per colmare
eventuali lacune.
I PUNTI. La commissione dispone di 45
punti per la valutazione delle prove scritte (ripartiti
in parti uguali tra le tre prove) e di 35
punti per i colloqui. Per superare l’esame è
sufficiente un punteggio minimo di 60/100.
Agli studenti superbrillanti che conseguono
il punteggio massimo di 100 punti potrà essere
concessa anche la lode.
(da www.lasicilia.it)
La minimaturità delle medie.
Prima prova nazionale. Una favola da analizzare e quiz matematici da risolvere
ROMA. Due fascicoletti di 9 pagine ciascuno uno per
l’italiano, l’altro per la matematica, più un foglio per
la valutazione destinato ai professori: si è «materializzata
» così la prima prova nazionale per l’esame di
terza media, unica e valida per tutta Italia, voluta dal
ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca a
completamento dei tradizionali «scritti» di italiano,
matematica, e lingue straniere (decisi dalle singole
scuole). A sostenere l’esame sono stati chiamati
557.265 candidati che si sono dovuti cimentare su
una favola («La volpe e il riccio», tratto da Raffaele La Capria, «Fiori giapponesi») per quanto riguarda la
comprensione di un testo (15 domande), mentre altri
10 quesiti erano destinati alla grammatica con argomenti
che spaziato dal verbo alla struttura della
frase. Per la prova di matematica, sono stati proposti
problemi di geometria con figure piane e solide,
prove di statistica, percentuali e frazioni.
Per gli studenti chiamati a questa sorta di «mini
maturità», la prova era «facile» per quanto riguardava
l’italiano, mentre è stata definita più «complessa»
la sezione destinata alla matematica. I quesiti, elaborati
dall’Invalsi, l’Istituto nazionale di valutazione,
erano a scelta multipla e a risposta aperta. Il giudizio
sarà strutturato in base al numero delle risposte.
Nella valutazione dell’esame, il peso della prova
nazionale sarà affidato agli insegnanti di ogni scuole,
decisione presa per quest’anno, vista la novità
della prova unica. Secondo il ministro dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca, Gelmini, la
prova nazionale degli esami di terza media «va nella
direzione dell’importanza della valutazione». «Per
la prima volta in Italia – ha detto ieri il ministro –
viene inserita in un esame di Stato una prova nazionale
preparata secondo modalità internazionali di
valutazione degli apprendimenti. Ciò permetterà di
integrare al giudizio degli insegnanti una forma di
valutazione esterna basata su test standardizzati. Un
sistema che può aiutare i nostri studenti anche a risalire
le classifiche Ocse Pisa».
Problemi di collegamento con il sito dell’Invalsi
sono stati segnalati da diverse scuole. Problemi,
causati da un guasto tecnico alla gestione dei server.
GIANCARLO COLOGGI (da
www.lasicilia.it)