Sperando di non essere «beccata» in commissione
Data: Mercoledì, 18 giugno 2008 ore 20:03:29 CEST
Argomento: Rassegna stampa


«Salva: niente maturità, non sono in commissione. Guido piano, mi gusto le curve di questa collina inizio-estiva, fortuna di una scuola fuori città, paesino di cintura: finestrino giù, venticello fra i capelli lato sinistro. Salva. Non mi hanno beccata. E penso a un Becco Cosmico che per mia buona sorte in quel momento, credo, era voltato, non m’ha vista, ha beccato altri, mi spiace».

Questo l’incipit de "La gallina volante" (Guanda, pagg.216, euro 13.00), romanzo d’esordio (e sicuramente uno fra quelli di maggiore successo) di Paola Mastrocola, classe 1956, insegnante di lettere in un liceo scientifico di Torino. Un libro intelligente e avvincente che getta uno sguardo tenero e ironico sul mondo della scuola a cavallo fra le riforme.

«I miei amici insegnanti fanno tutti la maturità. Tutti nominati commissari, un po’ in giro dovunque. ’Vi hanno beccato, eh?’ dico gradassa. ’Possono beccare anche te, hai poco da fare la furba’. ’E’ vero, c’è ancora il pericolo delle nomine sostitutive, ma io mando il certificato medico’. ’Se tutti facessero così, Carla...’. Se tutti facessero così la scuola andrebbe a catafascio. Questo vogliono dirmi gli amici: che non si fa così. Con aria pacifica, per non infierire mi dicono: ’Sai a noi ci prende il senso del dovere’. ’A me no - rispondo - non so cosa farci’. Ma sento che non è una risposta. Oggi il giornale intitola: "Parte la maturità: gli insegnanti si ammalano".

Il titolo mi guarda dal sedile di destra. Vado a casa con la coda fra le gambe, e il vento, insopportabilmente più caldo, sui capelli a sinistra». Carla, la protagonista del romanzo, proprio come Paola Mastrocola, è insegnante di lettere in un liceo di Torino. E a parte le meditazioni sugli esami di maturità racconta le vicende di un intero anno scolastico. Un anno scandito dai problemi quotidiani che ogni insegnante deve affrontare, dalla compilazione dei registri, alla stesura della programmazione, dagli scrutini ai consigli coi genitori, dalle meditazioni sulla forza di cui la categoria-insegnanti disporrebbe se solo ne avesse il coraggio, al rapporto profondo che instaura con una sua allieva particolarmente sensibile e intelligente. Un libro divertente, delicato e sottile. Una storia che fra sogni nel cassetto (quello di far volare una gallina, sia realmente sia come metafora per indicare gli studenti) e quotidianità lavorativa giunge, inevitabilmente a conclusione.

L’estate è di nuovo alle porte e la gallina Corvetta ha vinto il premio dell’Associazione internazionale allevamento polli e affini: «Vedo Barba entrare trafelato in segreteria, avvicinarsi e porgermi un foglio, con le mani al cielo come a dire ’mi-dispiace-tanto-ma-io-non-c’entro’. Leggo in fretta, è una sola riga: "Nomina commissario italiano e storia Esami di Maturità. Presentarsi il 21 giugno ore 8,30" (...)». «Mi spiace, professoressa, stavolta l’hanno proprio beccata».

C.C. (da www.lasicilia.it)







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