FIORONI: ECCO COME HO SALVATO...LA SCUOLA ITALIANA
Data: Marted́, 17 giugno 2008 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Opinioni


Allora stavolta partiamo da Nietzsche. Il nostro caro amico filosofo, il maestro del sospetto, il pensatore che diceva sempre di essere nato postumo faceva una famosa affermazione: non esistono i fatti, esistono solo intepretazioni. In effetti i fatti in sé sono stupidi, è l’interpretazione che li illumina e li chiarisce.
Ora apprendiamo che l’ex ministro Fioroni è contento. Lasciamo perdere il fattto che parla come se il ministro dell’istruzione fosse ancora lui e io, al posto della Gelmini, mi sarei pure risentita. Comunque grazie alla sua Ordinanza sul recupero dei debiti i ragazzi hanno studiato di più…al punto che, se l’anno scorso, il 42 % degli alunni era stato promosso con debito, quindi aveva insufficienze, adesso solo il 25 % degli alunni, almeno per quanto riguarda i dati delle province di Milano e Torino, sono stati sospesi, collocati nel limbo e, dopo il recupero, c’è da stare sicuri, saranno assunti in cielo.
Però questo è un fatto: l’anno scorso il 42 % dei ragazzi aveva insufficienze, adesso solo il 25 % ha insufficienze. Ma il fatto merita, come ben diceva Nietzsche, un’interpretazione, o anche più di una. Naturalmente l’ex ministro non esita ad affermare: “E’ tutto merito mio se ora nelle scuole si studia di più. Ora vorrei fare un appello ai genitori degli studenti perché non è più possibile che facciano i sindacalisti dei loro figli. Collaborino con la scuola per il loro bene e quello del Paese. Un asino con debiti da 4 in matematica che passa l’anno come il suo compagno di banco che in quella materia ha un 9 è un messaggio velenoso per tutta la società. Significa dire a quello del 9 che si va avanti benissimo facendo i furbi, e a quello del 4 che studiare non serve, meglio appunto fare il furbo. Nella scuola – conclude Fioroni - come nel resto del Paese il criterio dev’essere quello del merito".
E questo è un bel discorso. Ma i ragazzi hanno davvero studiato di più? Cioè lo spauracchio della promozione sospesa ha davvero sortito l’effetto “studio matto e disperatissimo”, un improvviso, repentino mutamento di rotta, una radicale trasformazione nella mente dei giovani, delle famiglie, dell’intera società?Ma questa è la prima interpretazione: Fioroni ha trovato una panacea, la scuola italiana è diventata più seria e rigorosa.
Poi però fa capolino un pensiero maligno, un diavoletto intrigante che avanza un’altra intepretazione dei fatti.
Punto numero uno: è molto probabile che quest’anno, col fatto della promozione sospesa, i docenti siano stati più di manica larga nell’attribuzione dei voti, al fine di lasciare sospesi solo ragazzi con le insufficienze più gravi. Quindi quell 25 % non è reale, bensì fittizio; probabilmente non è che I ragazzi hanno studiato di più, semplicemente si sono leggermente modificati I criteri. Magari le insufficienze effettive sono anche superiori al 42 %…
Punto numero due: per il 25 % la promozione è sospesa. E sui professori, nulla da dire? E qui Fioroni fa pensare che, con queste sospensioni della promozione, bisogna andarci piano, quando afferma: «Bisognerà monitorare bene il dato sui recuperi. Perché è chiaro che se in una classe di venti alunni oltre la metà è stata rimandata, poniamo, in matematica, vorrà dire che c’è anche un problema di professore. E i professori devono essere riqualificati, con aggiornamento professionale adeguato, rimettendosi a studiare davvero anche loro. Sui banchi del sapere, non sui siti Internet».
Eccoci alle solite: non è possibile che il problema sia che quei ragazzi non erano da liceo, ma la colpa è degli insegnanti. Se bocciano, non sono bravi loro, mica i ragazzi.
Punto numero tre: adesso parte un corsetto di 15 giorni, magari per due o tre discipline. I ragazzi non recuperano un bel niente. Ve lo figurate un recupero in lingua straniera? Non è solo un problema di conoscenze, ma soprattutto di competenze. E che vuoi fare con qualche oretta, in particolare in piena estate, e alla fine di un faticoso anno scolastico? Ma, malgrado ciò, il risultato quale sarà? Promossi. Bravi, hanno frequentato un corso, si sono impegnati, certo non sanno spiccicare una parola di inglese, non sanno tradurre dal latino, ma si sono impegnati.
In sintesi, tranne pochissimi  (poi vedremo la percentuale) tutti saranno ammessi alla classe successiva senza saperne molto di più rispetto alla fine dell’anno.
Punto numero quattro: stavolta senza debiti, perchè nessuno più deve avere debiti, nella scuola italiana. O meglio deve sembrare non averne.
Non vorremmo parere reazionari: ma davvero bisogna che tutto cambi, perchè tutto resti com’è. E i fatti sono davvero tanto ma tanto stupidi, caro Nietzsche, e hanno proprio bisogno di essere interpretati…


SILVANA LA PORTA






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