INTERVISTA A ROMANO LUPERINI SUL ''GATTOPARDO''
Data: Venerd́, 13 giugno 2008 ore 09:45:39 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Alla sua uscita fu tacciato di reazionarietà e additato come opera  obsoleta dalla critica marxista. Eppure individuò delle costanti della storia italiana, con una comprensione acuta dei mali che affliggevano e, ancora oggi, affliggono la nostra nazione.
E oggi? Che ne è del “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa? Possiamo considerarlo un romanzo caduto nel dimenticatoio, senza più alcuna forza vitale? Abbiamo rivolto a tal proposito qualche domanda al Prof. Romano Luperini, uno dei maggiori critici letterari italiani e docente universitario a Siena.
D. Prof. Luperini,  Il gattopardo è un romanzo dimenticato? Aveva ragione Vittorini a non vedere in esso grandi possibilità future?
R. Il gattopardo non è affatto un romanzo dimenticato. Sia per effetto del film di Visconti, sia per virtù proprie è uno dei romanzi italiani del Novecento più conosciuti all’estero. Come ha mostrato un grande critico e teorico della letteratura, Francesco Orlando (che di Tomasi di Lampedusa è nipote e batté a macchina il testo dettatogli dallo zio), è uno dei pochi romanzi europei che, nell’epoca del trionfo del romanzo borghese, rappresenti invece la decadenza della nobiltà dall’interno. Inoltre per noi italiani ha anche il merito di mostrare uno snodo storico di grande rilievo, il passaggio dal potere borbonico al regno d’Italia poco dopo la metà dell’Ottocento. Quanto al giudizio di Vittorini, esso a veder bene è più complesso di quanto si possa pensare. Recentemente il caso Gattopardo è stato studiato da Giancarlo Ferretti in un prezioso volumetto, La lunga corsa del Gattopardo, Aragno editore, e dunque possiamo saperne di più. Il giudizio iniziale di Vittorini non era del tutto negativo. Egli vide alcune potenzialità positive del romanzo e invitò l’editore Mondadori a esortare lo scrittore a rivedere il testo ma a non chiudere la possibilità di pubblicarlo. Escluse invece la possibilità di stamparlo nella sua collana, I gettoni, che privilegiava un indirizzo sperimentale. Da questo punto di vista, il romanzo gli pareva, in effetti, «vecchiotto» (cioè di impostazione ottocentesca). Ma Mondadori preferì dare un secco no (si era pronunciato negativamente anche Angelo Romanò, altro lettore editoriale). In un secondo tempo Vittorini intervenne di nuovo in una intervista dando un giudizio negativo più perentorio: oltre a essere «vecchiotto», il romanzo sarebbe stato “di destra”. Come è noto, nel frattempo l’opera era stata stampata da Feltrinelli su suggerimento di Bassani, era diventato un caso letterario, e prevalsero in Vittorini esigenze di battaglia politico-culturale.
D. Ma Vittorini aveva ragione o torto?
R. Nella sostanza aveva torto. A veder bene l’impostazione del romanzo non è affatto di tipo ottocentesco. Il trattamento del tempo risente della tradizione modernista e in particolare della lezione della Woolf. Direi che nel Gattopardo  si realizza piuttosto un incrocio di tendenze realistiche (e quindi apparentemente ottocentesche) e di tendenze invece moderniste ( quindi novecentesche). D’altronde Tomasi si era formato nel clima culturale degli anni Trenta in cui la principale rivista letteraria, «Solaria», aveva promosso la scoperta del romanzo modernista europeo (Proust, Svevo,Woolf ecc.). Ebbene, questa congiunzione (realismo-modernismo) è oggi quanto mai attuale soprattutto nella maggiore narrativa americana (Philip Roth, Cunningham).
D. Quale è insomma il suo giudizio sul romanzo?
R. Il gattopardo è un buon romanzo. Non un capolavoro assoluto, come ha sostenuto Orlando, ma un buon romanzo, il che non è poco in Italia dove i romanzi di valore si contano sulla punta di una mano o due. Può essere inserito in una linea che chiamerei di tradizione novecentesca. Riprende la lezione del romanzo storico siciliano, da Verga (Mastro-don Gesualdo) a De Roberto ((I viceré) e Pirandello (I vecchi e giovani), con una attenzione maggiore però per le sfumature psicologiche e le atmosfere di “decadenza”.


SILVANA LA PORTA






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