FALSE GRADUATORIE: LICENZIATI VENTI TRA INSEGNANTI E BIDELLI
Data: Domenica, 08 giugno 2008 ore 09:53:59 CEST
Argomento: Comunicati




Licenziati in venti tra docenti e bidelli
06-06-2008

 BIANCA DE FAZIO
 Dieci bidelli e altrettanti docenti sono già stati licenziati. E la stessa sorte toccherà forse alla talpa informatica che, dall´interno dell´ufficio dell´amministrazione scolastica, ha manomesso le graduatorie favorendo persone che non avevano diritto a essere assunte quest´anno. La Direzione scolastica regionale è alle prese con un´operazione di pulizia e di trasparenza.
 L´operazione, dopo le recenti denunce sulle graduatorie truccate, dopo l´intervento della Guardia di Finanza che ha sequestrato alcuni atti, ha puntato l´indice su un centinaio di persone. Si tratta di 42 insegnanti di scuola materna ed elementare e di circa 60 bidelli. Le cui posizioni il direttore Alberto Bottino sta passando al setaccio per verificare se è vero, come è già stato accertato per i licenziati, che hanno imbrogliato per scalare la graduatoria. Ma procediamo con ordine.
 Il caso bidelli, innanzitutto. La vicenda inizia nel 2000, quando si dà la possibilità di entrare nelle graduatorie (sin lì bloccate) a chi avesse lavorato 30 giorni nelle scuole statali. Le nuove graduatorie furono messe a punto nel 2004 (dopo varie correzioni). Ed è in questo interregno che qualcuno inserisce negli elenchi decine di persone che non ne hanno diritto. Una talpa lavora dall´interno degli uffici di via Ponte della Maddalena. Un impiegato esperto del sistema informatico, capace di manovrare senza essere immediatamente scoperto. «Tant´è, nelle scorse settimane, per rendere tutto più limpido - racconta Bottino - ho cambiato gli impiegati che lavoravano nell´ufficio addetto al personale Ata». Il direttore non lo dice, ma tra le righe si legge la decisione di spostare in ruoli meno "sensibili" i presunti responsabili dell´imbroglio, o almeno quelli che pur sapendo hanno taciuto. «E comunque - aggiunge Bottino - la cosa riguarda circa 60 posizioni a fronte di una graduatoria che ne conta 15 mila». Come dire che l´imbroglio è stato solo episodico.
 Una vicenda, questa dei collaboratori scolastici, sulla quale giusto ieri si è pronunciato anche l´Alto commissario per la prevenzione ed il contrasto della corruzione nella pubblica amministrazione. Parlando di «una situazione di scarsa trasparenza» addebitata soprattutto alla «carenza del sistema informatico centrale che non consente di verificare gli aggiornamenti effettuati a livello provinciale e quindi di evidenziare eventuali inserimenti "anomali"». È, questo, uno dei problemi riscontrati nell´accertamento della verità: il sistema informatico non conserva memoria dei vari passaggi e dunque non è facile risalire al momento in cui le posizioni dei bidelli in graduatoria sono state truccate.
Altra storia quella degli elenchi dei docenti. Sono 42 quelli che si sarebbero fatti accreditare punteggi non dovuti. «I nostri uffici - aggiunge Bottino - si sono accorti di una serie di anomalie: questi insegnanti, in particolare, si erano visti rettificare il punteggio, a loro vantaggio, senza presentare ricorso. Qualcuno è intervenuto sulle loro posizioni. E lo ha fatto scientificamente: ritoccando i punteggi giusto quanto bastava perché quei docenti fossero chiamati dalle scuole, ma scongiurando l´eventualità che ottenessero la nomina, per l´insegnamento, dai nostri uffici. In quest´ultimo caso l´imbroglio sarebbe stato troppo visibile». Uno stratagemma che non ha impedito a Bottino di accorgersi di quanto era accaduto. «Siamo risaliti alla password usata da chi ha manomesso le graduatorie. Ancora qualche giorno e scopriremo anche quale computer è stato usato. Poi consegnerò tutto alla magistratura».






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