I dirigenti scolastici delle scuole catanesi con molte
classi in organico da stamane potranno iniziare
la valutazione finale incominciando con gli alunni
delle classi terminali; questi ultimi, ottenuta l’ammissione
alle prove di esame, potranno affrontare
l’ex maturità pur senza superare i debiti.
Nel contempo, i capi di istituto hanno emanato
anche la circolare sugli scrutini degli alunni delle
classi intermedie, però sono in attesa di conoscere
le aggiornate decisioni che il ministro assumerà in
relazione all’ordinanza ministeriale 92, anche se, alla
luce del parere del Consiglio di Stato, che ha respinto
il ricorso dei Cobas contro l’ordinanza Fioroni,
non dovrebbe cambierà né la tempistica dei
corsi di recupero né le modalità connesse.
In ogni caso, c’è da dire che il ministro
sembra intenzionato, prossimamente,
a modificare l’attuale normativa
e addirittura ripristinare i vecchi
(ma sempre discutibili) esami di riparazione.
Come abbiamo pubblicato in altre
note, secondo le disposizioni precedenti,
i collegi dei docenti avrebbero
potuto ultimare i corsi di recupero entro
il 31 agosto, con possibilità per gli
alunni promossi con il debito di sostenere
gli esami a settembre. Da qui è
nato il problema scaturito dal fatto che le prove verrebbero
svolte nel nuovo anno scolastico, cioè si
tratterebbe di un’appendice del vecchio anno nel
nuovo. Questo ha suscitato delle perplessità nel
nuovo ministro Mariastella Gelmini, che è dell’idea
di concludere tutto entro il 31 agosto, prove comprese.
Detta decisione, però, sarebbe discutibile per
tanti motivi. I professori e dirigenti scolastici scelgono
il mese di agosto per le ferie che costituiscono
un loro diritto, soprattutto per il personale impegnato
con gli esami di Stato, la cui conclusione
avviene entro la prima metà del mese di luglio; per
non parlare poi delle famiglie degli alunni che proprio
in agosto scelgono il periodo delle ferie.
Inoltre,
gli alunni promossi con il debito avrebbero
poco tempo per affrontare una almeno decente
preparazione per poter superare i debiti. Pare che vi
sia un orientamento di ripristinare una vecchia disposizione
di completare i corsi di recupero entro
il mese di luglio, in questo caso i corsi sarebbero un
vero e proprio palliativo dal momento che in pochi
giorni sarebbe impossibile per gli alunni, i quali per
l’intero anno scolastico hanno evidenziato carenze
in italiano, latino e matematica, recuperare e diventare
’esperti’ in pochi giorni.
In merito a detto problema
il dirigente scolastico dell’istituto psico-pedagogico
di Acireale, prof. Alfio Mazzaglia, che dirige
una scuola con un notevole organico di alunni,
ha rilevato che «considerati tutti questi problemi
ormai a fine anno scolastico, bisognerà dare un taglio
netto, ritornare alla promozione con i debiti
sicché il ministero avrebbe tutto il tempo per riorganizzare
il sistema di recupero o ripristinare come
indica il ministro gli esami di riparazione».
Esami ’riparativi’ però che a nostro avviso costerebbero
parecchio alle famiglie per lezioni private
per i figli bocciati, con risultati sul loro apprendimento
quasi nulli. L’aggiunta dei fondi disposta
dal Ministro per i corsi di recupero sicuramente
darà più stimoli ai docenti impegnati nei corsi. C’è
da dire infatti che molti docenti dovranno avere i
soldi degli ultimi corsi.
MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)