ESAMI CON «DEBITI». «Per il recupero occorre riorganizzare tempi e modalità»
Data: Sabato, 07 giugno 2008 ore 18:48:12 CEST
Argomento: Rassegna stampa


I dirigenti scolastici delle scuole catanesi con molte classi in organico da stamane potranno iniziare la valutazione finale incominciando con gli alunni delle classi terminali; questi ultimi, ottenuta l’ammissione alle prove di esame, potranno affrontare l’ex maturità pur senza superare i debiti.

Nel contempo, i capi di istituto hanno emanato anche la circolare sugli scrutini degli alunni delle classi intermedie, però sono in attesa di conoscere le aggiornate decisioni che il ministro assumerà in relazione all’ordinanza ministeriale 92, anche se, alla luce del parere del Consiglio di Stato, che ha respinto il ricorso dei Cobas contro l’ordinanza Fioroni, non dovrebbe cambierà né la tempistica dei corsi di recupero né le modalità connesse. In ogni caso, c’è da dire che il ministro sembra intenzionato, prossimamente, a modificare l’attuale normativa e addirittura ripristinare i vecchi (ma sempre discutibili) esami di riparazione.

Come abbiamo pubblicato in altre note, secondo le disposizioni precedenti, i collegi dei docenti avrebbero potuto ultimare i corsi di recupero entro il 31 agosto, con possibilità per gli alunni promossi con il debito di sostenere gli esami a settembre. Da qui è nato il problema scaturito dal fatto che le prove verrebbero svolte nel nuovo anno scolastico, cioè si tratterebbe di un’appendice del vecchio anno nel nuovo. Questo ha suscitato delle perplessità nel nuovo ministro Mariastella Gelmini, che è dell’idea di concludere tutto entro il 31 agosto, prove comprese.

Detta decisione, però, sarebbe discutibile per tanti motivi. I professori e dirigenti scolastici scelgono il mese di agosto per le ferie che costituiscono un loro diritto, soprattutto per il personale impegnato con gli esami di Stato, la cui conclusione avviene entro la prima metà del mese di luglio; per non parlare poi delle famiglie degli alunni che proprio in agosto scelgono il periodo delle ferie.

Inoltre, gli alunni promossi con il debito avrebbero poco tempo per affrontare una almeno decente preparazione per poter superare i debiti. Pare che vi sia un orientamento di ripristinare una vecchia disposizione di completare i corsi di recupero entro il mese di luglio, in questo caso i corsi sarebbero un vero e proprio palliativo dal momento che in pochi giorni sarebbe impossibile per gli alunni, i quali per l’intero anno scolastico hanno evidenziato carenze in italiano, latino e matematica, recuperare e diventare ’esperti’ in pochi giorni.

In merito a detto problema il dirigente scolastico dell’istituto psico-pedagogico di Acireale, prof. Alfio Mazzaglia, che dirige una scuola con un notevole organico di alunni, ha rilevato che «considerati tutti questi problemi ormai a fine anno scolastico, bisognerà dare un taglio netto, ritornare alla promozione con i debiti sicché il ministero avrebbe tutto il tempo per riorganizzare il sistema di recupero o ripristinare come indica il ministro gli esami di riparazione».

Esami ’riparativi’ però che a nostro avviso costerebbero parecchio alle famiglie per lezioni private per i figli bocciati, con risultati sul loro apprendimento quasi nulli. L’aggiunta dei fondi disposta dal Ministro per i corsi di recupero sicuramente darà più stimoli ai docenti impegnati nei corsi. C’è da dire infatti che molti docenti dovranno avere i soldi degli ultimi corsi.

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







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