Libri di testo. L’iniziativa dell’ADOC: Class action contro gli editori
Data: Giovedì, 05 giugno 2008 ore 00:38:06 CEST
Argomento: Rassegna stampa


ROMA. L’Adoc ha promosso, a livello nazionale, la prima azione collettiva risarcitoria nei confronti delle case editrici segnalate dall’Agcom in relazione ai continui aumenti del costo dei testi scolastici.

«Ipotizziamo rimborsi oscillanti tra gli 80 e i 400 euro per famiglia - ha detto Carlo Pileri, presidente dell’Adoc - in base al numero dei figli e dei libri di testo acquistati.

Mentre per gli editori la class action potrebbe comportare un esborso economico intorno ai 90 milioni di euro, pari agli incassi non dovuti degli anni passati. Secondo le stime più credibili, l’aumento di prezzo è stato di circa il 10-15% l’anno. Solo nell’ultimo anno abbiamo registrato un rincaro medio del 12,4%, che ha comportato un aumento di spesa di circa 40 euro a famiglia. Cifre ingiustificabili, in contrasto con il diritto allo studio, che dovrebbe essere garantito a tutti e non essere considerato un lusso come avviene in Italia».

Il 13 settembre 2007 l’Agcom ha comunicato l’avvio dell’istruttoria nei confronti dell’Aie (Associazione Italiana Editori), ravvisando la violazione dell’art.2 della legge 287/90. All’Aie è stato contestato un comportamento anticoncorrenziale costituito dall’aver favorito un’intesa tra le principali case editrici del mercato dell’editoria scolastica. L’istruttoria si è conclusa senza l’applicazione di una sanzione ma ciò non escluderebbe la sussistenza dell’illecito, che potrà essere accertata e sanzionata dal giudice civile.

«Per aderire alla class action, è possibile scaricare i moduli sul sito dell’Associazione - ha aggiunto Pileri - è necessario poi recarsi presso uno degli sportelli Adoc, presenti su tutto il territorio nazionale, e firmare il mandato con firma autentica. Non è necessario che la firma sia autenticata dal notaio. L’innovazione della legge prevede la possibilità di delegare le Associazioni dei consumatori senza atto notarile e ulteriori spese».

Immediata la reazione dell’Associazione Italiana Editori. Il presidente Federico Motta ha definito l’eventualità di una class action «assolutamente fuori luogo e ai limiti della fantascienza».

(da www.lasicilia.it)







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