APPELLO ALLA GELMINI: NIENTE DICHIARAZIONI GENERICHE, SOLO FATTI!
Data: Domenica, 01 giugno 2008 ore 10:00:20 CEST
Argomento: Opinioni


APPELLO ALLA GELMINI: NIENTE DICHIARAZIONI GENERICHE, SOLO FATTI!



Capiamo che un ministro, tra le sue funzioni, ha anche quella  di rappresentanza. Capiamo che deve fare pubbliche apparizioni e dare di sé un’immagine il più possibile convincente. Capiamo anche che può essere interessante sentirlo parlare. E finalmente Maristella Gelmini parla. E partecipa. Si è recata infatti a Palermo per l’anniversario di Capaci e qualche giorno fa  ha partecipato alla “Festa di Primavera” dedicata all’ “Anno Internazionale del Pianeta Terra” che si è svolta al Quirinale alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano.
“Il grande interesse e la sensibilità del Presidente Napolitano per i temi della cultura ambientale – ha affermato il Ministro Gelmini – sono uno stimolo importante che ci incoraggia nella realizzazione di programmi e progetti capaci di riqualificare fortemente un insegnamento che ha assunto un ruolo strategico per la crescita della persona e la formazione del cittadino”.
Eccoci qua. Siamo alle solite. Cominciano le dichiarazioni riguardo alle varie “educazioni” che hanno in questi anni bombardato la scuola italiana. Educazione alla salute, alla legalità, poi quella stradale, alimentare, poi ancora quella ambientale. Tutte cose interessanti naturalmente. Che hanno avuto la funzione di far girare anche un mare di soldi attorno alla scuola con esperti, tutor, e figure varie. Ma questo sarebbe un altro capitolo. Comunque tutto fa parte della formazione di un individuo, ci mancherebbe. Anche conoscere un segnale stradale o le tecniche di smaltimento dei rifiuti.
Ma ascoltiamo ancora il ministro: “Siamo convinti – ha concluso - della necessità di valorizzare all’interno della nostra scuola lo studio dell’educazione civica che comprende anche l’educazione ambientale. Alla luce della tragica emergenza rifiuti che ha colpito la città di Napoli e la regione Campania, è necessario sviluppare progetti didattici che diano la possibilità agli studenti, soprattutto di questa regione, e sin dalla scuola primaria, di approfondire queste tematiche fondamentali per il futuro del nostro Paese”.
Dunque è l’educazione ambientale l’insegnamento addirittura strategico per il futuro della nostra nazione?
Caro ministro, ci ascolti: la scuola deve avere un solo obiettivo. Dare una solida cultura ai giovani. Dopo di che, ci creda, sarà una passeggiata per loro capire tutto il mondo che li circonda. Prima gli strumenti, poi i contenuti.
D’altronde poniamoci una domanda: se la scuola invasa dalle “educazioni” e dai forsennati progetti ha avuto i risultati che vediamo, qualcosa non ha funzionato.
Caro ministro, vada alla ricerca di questo quid, di questo anello che non tiene. Buon lavoro. Con buona pace della pur interessante educazione ambientale.

SILVANA LA PORTA






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