ORDINANO LA PIZZA IN CLASSE, SOSPENSIONE PER TUTTI
Data: Venerd́, 23 maggio 2008 ore 00:05:00 CEST
Argomento: Comunicati


Ordinano la pizza in classe, sospensione per tutti

La preside del Volta: «C’era anche un’estranea» Una mamma: «Era meglio fargli pulire i corridoi»

PAVIA. Una bella pizza fumante tra amici, per chiudere al meglio la settimana. Ci sarebbe da dire: che bravi, altro che spinelli e superacolici. Peccato, però, che i dieci alunni del Volta, classe 3ª Fg, abbiano sbagliato tempi e, soprattutto, luogo. La pizza è infatti stata ordinata a scuola e consumata in classe. Una «bravata» che è costata un giorno di sospensione a tutti. La mamma di uno di loro, pur non contestando sostanzialmente i fatti, chiede che non ci siano conseguenze sulla pagella. La preside, più stupita che furiosa, allarga le braccia: «Non mi era mai capitata una cosa del genere».
I fatti risalgono a sabato 12 aprile. Suona la campanella delle 12.40. I ragazzi (di 16-17 anni) hanno fame e a qualcuno di loro viene un'idea brillante: «Ci facciamo una pizza?». Pare che alcuni alunni l'abbiano comunicato all'insegnante dell'ora precedente. «Credevo scherzassero», si giustificherà la docente. Il colpo di testa sarebbe stato favorito dal ritardo del professore dell'ora successiva (ma su questo le versioni sono divergenti). Fatto sta che dopo poco le pizze arrivano e uno dei dieci alunni presenti in aula le va a ritirare al cancello, pagando il dovuto. Poco dopo la festa viene «rovinata» dall'arrivo dell'insegnante: «Cosa state combinando?». Spunta anche una ragazza (secondo i bene informati l'amica del cuore di uno degli alunni), ma anche su questo le versioni divergono. Il tutto non finisce a tarallucci e vino, ma i ragazzi sono convocati davanti al consiglio disciplinare della scuola, il 5 maggio. Ammettono le proprie responsabilità, ma si giustificano, sostenendo che il professore (secondo loro non nuovo a comportamenti del genere) si sarebbe presentato in classe alle 13.10. Quanto alla ragazza, negano sia entrata in classe: «Resta il fatto che nel cambio d'ora hanno telefonato a una pizzeria e che le pizze sono entrate nella scuola - dice la preside dell'istituto Volta, Rosanna Lusignani - Si sono messi a mangiare tranquillamente. C'era poi anche un elemento estraneo». Per gli alunni la ragazza non sarebbe entrata in classe: «Le versioni non convergono - ammette la preside -, ma anche se non è entrata in classe la ragazza era nella scuola, seppure sui gradini esterni. Un episodio davvero sgradevole. Il professore in ritardo? A noi ha dichiarato che è arrivato alle 12.42, non mi risultano altri episodi di ritardo. Comunque quella classe ha creato spesso problemi». La madre di uno dei ragazzi, Emiliana Sacchi, però ci tiene a puntualizzare: «So che i ragazzi hanno sbagliato e che la classe è "difficile". Però non ritengo giusto lasciarli a casa. Era meglio dare un altro tipo di punizione, tipo dipingere o pulire la scuola. Tra l'altro nel pomeriggio del giorno di sospensione mio figlio doveva fare un corso di recupero ed è comunque andato a scuola. Quanto all'insegnante, ci eravamo lamentati di lui per iscritto all'Ufficio scolastico di Pavia. Il consiglio di disciplina, rivolgendosi al consiglio di classe, ha previsto la possibilità che ci sia un'espressa menzione del provvedimento disciplinare in pagella: spero che non avvenga. I ragazzi quest'anno finiranno il loro ciclo di studi, ottenendo la qualifica di operatore edile, e non sarebbe bello ritrovarsi con questa macchia per aver fatto una cosa stupida e sbagliata, ma a mio avviso meno grave di tanti altri comportamenti».







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