Le origini della trascorsa sperimentazione
Data: Mercoledì, 27 febbraio 2002 ore 19:39:24 CET
Argomento: Redazione


Origini

Origine della trascorsa sperimentazione

L'autonomia, presentandosi come riforma dell'intero sistema d'istruzione, condurrà rapidamente all'abbandono del modello verticistico e direttivo per uno orizzontale, formato da un insieme di comunità scolastiche destinate ad essere dirette protagoniste e responsabili dell'offerta formativa.

Ciò sta portando anche verso un radicale ripensamento dell'organizzazione del servizio dell'Amministrazione periferica, destinata in tempi brevissimi a costituirsi principalmente come una struttura di supporto tecnico, di consulenza e di sostegno dell'autonomia delle singole istituzioni scolastiche.

Non è quindi pensabile che, venendo a mancare il modello verticistico, l'autonomia didattica e amministrativa possa essere esercitata in situazione di isolamento. Confronti, scambi, accordi operativi fra scuole, rappresentano una condizione indispensabile per un'erogazione del servizio scolastico funzionale alle esigenze del territorio servito, per l'evoluzione della didattica, per il miglioramento dei servizi amministrativi.

In tale prospettiva, il D.M. n.251 del 29 maggio 1998, di cui la direttiva n.180 del 19 luglio 1999 ha prorogato l'efficacia per l'anno scolastico 1999/2000, all'art. 2 punto 4, puntualizza che le istituzioni scolastiche collocano le loro iniziative in una prospettiva di cooperazione con le altre unità scolastiche operanti sul territorio, favorendo l'organizzazione di reti di scuole in senso orizzontale e verticale anche sulla base di accordi, per la realizzazione di progetti comuni, di iniziative di formazione e di progetti per l'uso integrato delle risorse e dei servizi.

Nelle scuole della provincia di Catania è sempre più manifesta da parte dei Dirigenti Scolastici e dei Docenti la ricerca di occasioni d'incontro per acquisire solidi orientamenti per l'avvio concreto dell'autonomia scolastica. Le esigenze che emergono sono molteplici: accordi interpretativi sulle nuove normative, confronti su esperienze fatte, intese su linee organizzative, studio di progetti comuni e di piani consorziati di aggiornamento. Tale ricerca di collegamento, come nelle altre province, sta trovando la sua naturale evoluzione in una diffusa ricerca di costituzione di reti di scuole. Già sono in atto diverse iniziative di accordi di rete che utilizzano collegamenti telematici.

In questa fase iniziale il fenomeno è soggetto al pericolo di uno sviluppo disorganico e anche non funzionale alla fruibilità dei risultati dei progetti consorziati sul territorio provinciale, e un avvio non ordinato potrebbe compromettere la diffusione razionale e controllata delle iniziative di rete.

È sembrato quindi utile uno studio per la ricerca di un modello di accordo di rete i cui risultati possano essere utilizzati, sul piano delle soluzioni tecnologiche e delle proposte organizzative, dalle scuole della provincia etnea.

In tale prospettiva è stato elaborato da un gruppo promotore, uno schema progettuale per avviare una sperimentazione, che coinvolgesse trenta scuole e l'Ufficio Scolastico Provinciale, centrata fondamentalmente su un accordo per la realizzazione di un'ampia offerta di informazione su tutto ciò che può essere reso pubblico, nel rispetto di standard concordati di qualità. Altri scopi non trascurabili della sperimentazione proposta riguardano gli scambi fra scuole, i gruppi di lavoro, l'adozione di architetture, semplici e funzionali, di gestione di dati e di consultazione.

Il progetto ha ricevuto l'apprezzamento ufficiale da parte dell'Ufficio di Coordinamento nazionale per l'Autonomia del MIUR








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