Le novità negli scrutini. I dirigenti di alcuni istituti superiori spiegano come si stanno organizzando per la riforma dei debiti: corsi a seguire all
Data: Mercoledì, 07 maggio 2008 ore 00:37:16 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Tempo di fine anno scolastico, tempo di «resa dei conti», tempo di confusione. Quest’anno si sperimenta infatti sul campo la riforma del sistema dei debiti e dei crediti che, fin qui, assicura il ministro Fioroni, è stata fallimentare avendo aumentato e approfondito e non certamente colmato le carenze formative dei ragazzi italiani.

Da qui la disposizione: i debiti accumulati dallo studente vanno recuperati all’interno dello stesso anno scolastico attraverso dei corsi di recupero, cui seguirà una verifica. E siccome l’anno scolastico si conclude il 31 agosto tutto deve essere «compiuto» entro quella data.

Una riforma che «rivoluziona» dunque i tempi della scuola e che rischia di rivoluzionare l’estate degli studenti e delle loro famiglie, ma anche e soprattutto dei docenti che saranno costretti a rivedere i loro ritmi estivi. Una situazione che ogni scuola sta affrontando in maniera «personalizzata». Con tutti i problemi del caso.

«Abbiamo ragionato molto sulla sospensione del giudizio - spiega la dirigente del liceo socio-psicopedagogico Turrisi Colonna prof. Annamaria Di Falco - e su come fare. E abbiamo ascoltato anche le famiglie e le loro esigenze. Dunque i giudizi degli studenti che mostreranno delle lacune in un massimo di tre materie saranno lasciati in sospeso. Frequenteranno dal 24 giugno al 15 luglio dei corsi di recupero al termine dei quali, dal 15 al 19 luglio si svolgeranno le verifiche e si procederà alle integrazioni. In quel periodo la scuola rimarrà aperta tutto il giorno come punto di riferimento per gli studenti. I corsi - aggiunge - saranno mattutini o pomeridiani se i docenti saranno impegnati con i concomitanti esami di maturità. E, naturalmente, si tratterà di corsi con un taglio particolare, con tecniche di insegnamento diverso rispetto a quelle curricolari.

Secondo me, infatti per recuperare un debito è più importante il modo del tempo. Se mi aspetto più bocciati o, al contrario, più promossi? Credo che nella nostra scuola non prevarranno nè il rigore immotivato, nè il buonismo».

Ha le idee chiare, ma ancora attende per fissare date e modalità il dirigente del liceo classico Spedalieri prof. Gaetano Circià. «Gli scrutini si svolgeranno regolarmente - dice - e poi vedremo: il criterio è quello di sospendere il giudizio per coloro che si portano un massimo di tre debiti. Le modalità dei recuperi, che saranno decise dal Collegio dei docenti, anche se sarò io ad organizzarli, dipenderanno dal numero di alunni "sospesi" e anche dalla disponibilità dei docenti ai quali i corsi non si possono imporre. Se gli studenti saranno pochi ci arrangeremo con le nostre risorse, se saranno molti vedremo, magari ricorrendo a docenti esterni, anche se i corsi già svolti durante l’anno sono stati tenuti esclusivamente dai nostri docenti interni. La mia stima, comunque, è che questa novità farà aumentare gli studenti bocciati a giugno».

Teme problemi organizzativi il dirigente del Liceo Artistico, il prof. Giovanni Previtera. «A fronte di coloro che, avendo maturato debiti in più di tre discipline saranno promossi con riserva c’è da costruire - e lo dico da datore di lavoro - un percorso estivo che tenga conto del periodo: le ferie sono un diritto e vanno garantite a tutti, anche ai docenti e anche alle famiglie che investono nell’organizzazione delle vacanze. Per questo pensiamo di svolgere i corsi di recupero fra fine giugno e inizio luglio, permettere poi lo studio individuale e svolgere le verifiche lunedì 1°settembre.

Anche se sono convinto che ci saranno più bocciati a giugno, quasi una reazione fisiologica alla mancata risposta da parte degli alunni agli interventi di recupero effettuati negli scorsi anni. Sa che ci sono stati corsi attivati e non frequentati?».

«Sa qual è il problema? - chiede il dirigente del comprensivo Vaccarini, il prof. Corrado Camarda - E’ che la stragrande maggioranza delle insufficienze non è determinata da incapacità ma da superficialità e menefreghismo degli studenti. Ecco perchè è assurdo pensare che altri, i docenti, facciano in un momento scomodo quelli che i diretti interessati, gli studenti non hanno voluto fare a tempo debito.

Per questo - continua - ci siamo organizzati così: gli scrutini delle prime quattro classi verranno fatti per tempo. Poi via ai corsi di recupero, anche ricorrendo a docenti esterni, con il 10 luglio come méta finale per le verifiche. Quel giorno sarà deciso l’organico di fatto e io devo essere sicuro dei numeri della mia scuola».

Controcorrente, infine il dirigente del popoloso istituto tecnico Cannizzaro, il prof. Salvatore Indelicato. «L’anno scolastico si chiude il 31 agosto, non dimentichiamolo e gli scrutini suppletivi si svolgeranno dal 20 al 31 agosto. I corsi e la preparazione individuale si svolgeranno dal 19 maggio al 20 agosto. E non mi venite a dire che ci sono problemi di ferie per il personale. L’estate è una consuetudine, ma le ferie possono essere prese anche a Natale o a Pasqua. Il problema è che non abbiamo facoltà di imporre ai docenti i corsi di recupero, ed è scandaloso.

Anche se i corsi sono obbligatori per gli studenti con debiti. Anche se ci sono fondi per finanziarli. Sa come finirà quest’anno? Tutti bocciati o tutti promossi, o quasi».

ROSSELLA JANNELLO  (da www.lasicilia.it)

 

 

 

I PROBLEMI ATTUATIVI DELLA CIRCOLARE N°92: Si aspettano i fondi per pagare i docenti

 

Tutte le scuole medie superiori sono dunque impegnate nel dare corso alla circolare ministeriale 92 e nel programmare i corsi di recupero che dovranno frequentare gli alunni con la «sospensione del giudizio».

Una organizzazione problematica anche per l’aspetto economico; molti docenti devono ancora essere retribuiti per il lavoro svolto nella prima tornata dei corsi che si sono conclusi verso marzo. Il Ministero assegnò alle scuole solo circa 30mila euro, senz’altro insufficienti per la bisogna.

I corsi estivi, che saranno decisi dai Consigli di classe, saranno programmati in molte scuola dopo gli scritti degli esami di Stato, appunto per non intralciare i lavori delle commissioni dell’ex maturità. La prima fase dei corsi dovrebbe concludersi tra il 15 e i 20 luglio, mentre le prove conclusive sull’accertamento del recupero dovrebbero farsi all’inizio di settembre per assicurare il periodo di ferie ai docenti e alle famiglie degli alunni e nel contempo dare maggiore spazio agli studenti, per perfezionare la loro preparazione in vista della prova finale. Come si è detto dovranno frequentarli obbligatoriamente gli studenti che allo scrutinio finale riporteranno dei debiti fino a tre materie.

I corsi in teoria potrebbero essere organizzati dalle stesse famiglie degli studenti, dandone comunicazione alle scuole. Le prove finali però dovranno essere sostenute negli istituti di frequenza.

In linea di massima saranno gli stessi docenti a svolgerle, tranne rifiuti, e saranno retribuiti con 50 euro lorde, che con la trattenute diverranno circa 35 euro, retribuzione molto esigua fra l’altro come si è detto.

«La struttura complessiva di questo sistema di debiti e di prove di recupero - conferma il dirigente scolastico dell’istituto psicopedagico Regina Elena di Acireale, prof. Alfio Mazzaglia - - è carente in soprattutto in relazione all’organizzazione dei corsi che forzatamente si dovranno fare nelle scuole, nel momento che verranno a sovraccaricarsi di diversi incombenze, non sempre conciliabili.

Inoltre esiste il dubbio fondato che i fondi stanziati dal Ministero risultino insufficienti rispetto al fabbisogno delle scuole. Inoltre a mio avviso 15 ore previste dalla normativa per ogni corso di recupero sono pochissime al fine di realizzare l’effettivo recupero.

Altro problema che si presenterà a settembre - conclude - è quello di una possibile modifica dell’organico, derivante dai risultati definitivi dello scrutinio. Si aggiunga - rileva Mazzaglia - che le scuole oltre ad informare le famiglie dovranno provvedere sia ai tempi di svolgimento dei corsi, sia nelle prove finali di recupero. E i docenti che saranno trasferiti o andranno in pensione, i quali dovranno essere richiamati per lo scrutinio definitivo con ulteriori oneri».

MARIO CASTRO (da www.lasicilia.it)







Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-10744.html