DALL'ALBERO AL LABIRINTO
Data: Marted́, 06 maggio 2008 ore 16:54:08 CEST
Argomento: Rassegna stampa


 

  «Si deve smantellare la serietà degli avversari con il riso, e il riso avversare con la serietà.»
Umberto Eco

Dall'albero al labirinto. Saggi sulla storia della semiotica.Umberto Eco

Un saggio di Umberto Eco che analizza la storia della cultura umana. Una grande lezione di semiotica.
Umberto Eco raccoglie in questo volume (rielaborandoli ampiamente) una serie di studi sulla storia della semiotica e
della filosofia del linguaggio scritti negli ultimi anni. Tra argomenti curiosi e interrogativi che hanno fatto la storia della
filosofia occidentale, attraversa tutta la storia della nostra cultura, da Aristotele al pensiero debole di Vattimo, passando
per il Medioevo, la cabala, Marco Polo, Kant..(Da IBS) M.Allo

 

Umberto Eco (Alessandria, 5 gennaio 1932) è uno scrittore, filosofo e linguista italiano di fama internazionale. È
professore fuori ruolo di semiotica e presidente della Scuola Superiore di Studi Umanistici dell'Università di Bologna.
Saggista prolifico, ha scritto numerosi saggi di semiotica, estetica medievale, linguistica e filosofia, oltre a romanzi di
successo.
Eco in gioventù fu impegnato nella GIAC, l'allora ramo giovanile dell'Azione Cattolica: nei primi anni '50 fu chiamato tra i
responsabili nazionali del movimento studentesco dell'AC (progenitore dell'attuale MSAC). Nel 1954 abbandonò l'incarico
(così come avevano fatto Carlo Carretto e Mario Rossi) in polemica con Luigi Gedda e la sua politica associativa di
vicinanza alle destre.
Laureatosi in filosofia nel 1954 all'Università di Torino con Luigi Pareyson con una tesi sull'estetica di Tommaso d'Aquino,
in un primo tempo si interessò alla scolastica medievale. Successivamente si dedicò allo studio della cultura popolare
contemporanea e alla semiotica.
Dal 1959 al 1975 è stato consulente editoriale della casa editrice Bompiani.
Lavorò quindi per la RAI occupandosi dei programmi culturali della rete, esperienza lavorativa da cui trasse spunto per
molti scritti, tra cui il celebre articolo Fenomenologia di Mike Bongiorno.
Nel 1962 pubblicò il saggio Opera aperta che, con sorpresa dello stesso autore, ebbe notevole risonanza a livello
internazionale e diede le basi teoriche al Gruppo 63, movimento d'avanguardia italiano, che aveva come intento una
riformulazione dei criteri espressivi del romanzo. Nel 1963 iniziò anche la sua carriera universitaria, che negli anni gli farà
ottenere cattedre in diverse città italiane (Milano, Firenze e, infine, Bologna) dove è ordinario di semiotica.
Nel 1971 fondò Versus, una delle maggiori riviste italiane di semiotica, rimanendone direttore responsabile e membro del
comitato scientifico fino al giorno d'oggi.
Nel 1971 fu tra i firmatari del documento pubblicato sul settimanale L'espresso contro il commissario Luigi Calabresi e di
un altro pubblicato ad ottobre su Lotta Continua in cui esprimeva solidarietà verso alcuni militanti e direttori responsabili
del giornale inquisiti per istigazione a delinquere a causa del contenuto violento di alcuni articoli, impegnandosi a
«combattere un giorno con le armi in pugno contro lo Stato».
Nel 1980 esordì nella narrativa. Il suo primo romanzo, Il nome della rosa, riscontrò immediatamente un grande successo,
tanto da divenire un best-seller internazionale e essere quindi tradotto in quarantaquattro lingue.
Nel 1988 pubblicò il suo secondo romanzo, Il pendolo di Foucault, satira dell'interpretazione paranoica dei fatti veri o
leggendari della storia e delle sindromi del complotto. Questa critica dell'interpretazione incontrollata viene ripresa in
opere teoriche sulla ricezione (cfr. I limiti dell'interpretazione). Romanzi successivi: L'isola del giorno prima (1994),
Baudolino (2000), La misteriosa fiamma della regina Loana (2004).
Molte sono le sue opere sulle teorie della narrazione e la letteratura: Lector in fabula (1979), Sei passeggiate nei boschi
narrativi (1994) , Sulla letteratura (2002), Dire quasi la stessa cosa (2003), sulla traduzione. Durante tutta la sua carriera
ha collaborato anche con numerose testate giornalistiche quali La Stampa, La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il
Giorno, Il Manifesto, e a periodici come L'espresso (per il quale tiene una rubrica bisettimanale, La bustina di Minerva),
Quindici e Il Verri.
Riconoscimenti
Honorary Trustee of the James Joyce Association, Honorary President of the IASS/AIS. membro dell'Accademia delle
Scienze di Bologna, Academia Europea de Yuste, American Academy of Arts and Letters, Polish Academy of Arts and
Sciences, Orden pour le Merite für Wissenschaften und Künste, Fellow del St: Anne's College, Oxford, Cavaliere di Gran
Croce al Merito della Repubblica Italiana, Officier de la Legion d'Honneur. Ha ricevuto 33 lauree.







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