Dall'Italia il browser dal volto umano
Data: Lunedì, 24 febbraio 2003 ore 08:30:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


"Il Web, solo il Web". Galeon, il browser di riferimento di Gnome, ambiente grafico di riferimento per il mondo Unix insieme a Kde - è nato all'insegna di questo motto.

Eppure, Marco Pesenti Gritti, che del progetto è stato mantainer, ha di recente puntato il dito contro le troppe funzioni di cui, a suo modo di vedere, il browser si è arricchito, e ha dato origine ad un nuovo progetto chiamato Epiphany.

Pesenti Gritti è uno studente di lettere e filosofia dell'Università di Milano, e la sua formazione ha influito sull'approccio adottato per il software prodotto. Mentre un informatico inizia l'analisi di un'interfaccia, dice, da un punto di vista tecnico, un approccio umanistico si basa sulle esigenze degli utenti e prova a fornire soluzioni plausibili.

Questi, dunque, i fondamenti su cui si baserà Epiphany. Epiphany deve essere il Safari di Gnome, ma basato su Gecko sostiene Pesenti Gritti a, ben delineando il bacino di utenza del nuovo browser.
Safari è il browser leggero concepito da Apple e basato su Khtml, molto più vicino al Konqueror di Kde che a Mozilla.

Quest'ultimo è basato su Gecko, il motore open source che dà vita anche a Galeon e a Phoenix, un progetto che nasce da Mozilla ed adotta Xul, una tecnologia affine a Xml, per favorirne il porting su più piattaforme.

Galeon, arrivato di recente alla versione 1.2.8 e 1.3.2 per Gnome 2, è certamente un browser di nicchia, ma presenta molte caratteristiche di sicuro interesse, che lo hanno reso il preferito di chi non ama l'approccio simile a Microsoft Internet Explorer di Mozilla. In ambito *nix, peraltro, non vi è un browser di riferimento così come accade in Windows: oltre a Mozilla, chi preferisce Kde a Gnome può contare su Konqueror; chi cerca una visualizzazione delle pagine accattivante ed è disposto a sorvolare sulla natura non libera del progetto (che contiene adware ed è a codice chiuso) utilizza Opera.

Ephipany, quindi, non nasce da un'esigenza in sé nuova; come tutti i progetti di software libero, molto del suo successo dipenderà dalla base di sviluppo, dalla qualità del codice prodotto e dal feedback degli utenti. Ma ha le carte in regola per ricevere tutti gli attestati di stima della sua musa ispiratrice, Galeon.

Guido Sintoni







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